Capitolo 6

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Ruggero non è poi così male come pensavo.
Ormai abbiamo già fatto mezz'ora di viaggio e finalmente sono riuscito a fargli capire quanto ami sua sorella.
Ora finalmente ha smaltito la sua rabbia.

"Manca poco è arriviamo fuori al magazzino". Lo avverto abbassando il volume della musica, che lui rialza prontamente.

"Ok. Non vedo l'ora di spaccare la faccia a quel cretino." Dice facendo il gesto di tirare un pugno.

Allora vogliamo le stesse cose, Ruggero.

Finalmente arriviamo a destinazione.

C'è qualcosa di strano però: troppo silenzio.

Mi sarei aspettato almeno due o tre tizi armati ad aspettarci. Saul ormai si dovrebbe essere accorto della assenza di Lodovica e sicuramente avrà intuito che sarebbe andata a chiedere aiuto.

"Anche tu hai notato che questo silenzio è troppo strano, vero?"
"Sì"

Con cautela entriamo all'interno del magazzino, ma questo sembra essere disabitato.

All'improvviso dal lungo corridoio, appare un'uomo, avrà avuto sessant'anni, che ci sorrise in modo cordiale.

"Posso esservi d'aiuto?" Chiede raggiungendoci.
Io e Ruggero siamo sempre più straniti.

"In realtà noi ci aspettavamo di incontrare qualcun altro, signore"

"Se vi riferite al vecchio proprietario, Saul, in realtà è partito questa mattina presto" ci comunica dispiaciuto.

Io e Ruggero ci guardiamo spaventati e poi parliamo all'unisono. "Come partito?!".

"Si. Ha detto di aver avuto un problema ed è dovuto partire" Ci guarda dispiaciuto.

Questo non aiuta di certo, avrei dovuto immaginare che appena si sarebbe reso conto dell'assenza di Lodovica, sarebbe scappato.

"E lei saprebbe dirci dove è andato?" Domanda Ruggero.

"Siamo riusciti a sepere che andava in Canada. Ma non saprei dirvi dove precisamente".

Lo ringraziamo e usciamo dal l'edificio.

Tiro un forte calcio alla ruota dell'auto.
Ma perché tutta questa storia diventa sempre più complicata. Perché non posso riavere indietro mia sorella e la mia ragazza?
So di non essere perfetto, ma non è giusto che ci siano andate di mezzo loro.

Solo dopo qualche minuto mi rendo conto che Ruggero sta parlando al telefono.

Dopo aver terminato la chiamata si volta verso di me.

"Conosco qualcuno che può aiutarci a trovare Saul".

POV MARTINA

Arriviamo difronte ad una grande villa, e la mia unica una domanda è cosa diavolo ci facciamo qui.

"Ricordatevi cosa vi ho detto". Dice a denti stretti Saul mentre ci dirigiamo verso l'entrata.
Dio, che carattere ma non ha mai pensato di prendersi una bella tisana, oppure di scopare, secondo me è in astinenza da un po'.

Ci categoricamente vietato di fare la mossa sbagliata, cioè attirare l'attenzione per chiedere aiuto.
Ma la cosa più importante è che dovevamo stare zitte, potevamo solo parlare soltanto col suo permesso, perché siamo donne. In questo posto funziona così, ha detto.
Maschilisti!

Appena entriamo ci ritroviamo in un'enorme salone pieno di gente vestita in modo elegante.

"Blake, finalmente sei arrivato. Non vedevo l'ora di conoscerti".
Un'uomo che avrà avuto sui trent'anni stringe la mano Saul. Poi i suoi occhi color nocciola ai posano su di me e Bella.

"È queste signorine chi sarebbero?"
Intanto il suo sguardo si posa sui nostri corpi squadrandoci.
Pervertito del cavolo!

"Ben ti presento le mie adorate sorelline, Ginevra e Sophia".

"Incantano" dice baciando la mano ad entrambe.
Questo gesto sarebbe anche educato ed innocuo, se solo lui non avesse quasi succhiato un lembo di pelle, cercando di sembrare erotico.
Dio, mi sta salendo un conato di vomito.

L'uomo si allontana appena una donna lo richiama.

Io ne approfitto per avvicinarmi a Saul.
"Dove cavolo ci hai portate, quel tipo ci stava provando spudoratamente con noi. Per poco non mi succhiava la mano, era un pervertito del cavolo."

Lui subito guarda me e Bella.
"Scusate davvero, qui la maggior parte degli uomini sono così. Ma vi assicuro che non vi toccheranno nemmeno un capello". Ci sorrise per rassicurarci.

Molto strano questo suo comportamento. Ok ora sono più decisa che mai a voler sapere cosa c'è sotto.

"Devo andare al bagno, sai per caso dirmi dove si trova?" Domando poi. Ho bisogno di un posto tranquillo per pensare e rinfrescarmi.

"Si devi andare per di là, infondo al corridoio, ma ti avverto, guai se fai un passo falso".

"Sta tranquillo, sarò buona e non cercherò aiuto. Fratellone"

Lui stranamente sorride e prende sotto braccio Bella e si allontanano.

Sto per entrare nel bagno, quando vedo uscire dalla stanza qualcuno. Ha pelle scura ed indossa un abito elegante.
Mi sembra di averlo già visto e appena si volta verso di me ne ho la conferma.

"Samuel!"

Forse c'è ancora speranza.

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Ok finalmente sono riuscita ad aggiornare.

Sono profondamente dispiaciuta di non aver aggiornato prima, so di aver promesso che avrei postato dopo essere tornata dalle vacanze, ma quando sono tornata avevo molte cose da fare.

In più non mi arrivava un briciolo di ispirazione, così mi sono presa una pausa per riflettere e rimettere apposto le idee.

Voglio farvi un'anticipo il prossimo capitolo sarà l'ultimo riguardante il rapimento, quindi lo farò leggermente più lungo rispetto agli altri.
Secondo voi le salverà Jorge oppure Bella e Martina c'è la faranno da sole?

Ultima cosa; in un'altro capitolo vi ho mostrato due candidate per fare l'interprete di Isabella, e vi ho chiesto chi tra le due voi preferiste.
Alla fine ha avuto la maggioranza Vika Levina.

Il prossimo capitolo è già a buon punto, così per il prossimo aggiornamento non dovrete attendere molto😁

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Il prossimo capitolo è già a buon punto, così per il prossimo aggiornamento non dovrete attendere molto😁

Bene credo di averci detto tutto quello che avevo da dirvi, quindi tolgo il disturbo.

-Rita❤️

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