Entrò nella sala come se fosse stato un re.
Dietro di lui entrarono anche tutti i suoi amici.Tutte la ragazze presenti, si voltarono a guardarli, e alcune di queste si sistemarono i capelli o addirittura aprirono qualche bottone in più della loro camicetta.
Quando il suo sguardo intercettò il mio, le sue labbra formarono un ghigno malizioso e mi salutò con gesto della mano.
Io mi rivoltai furiosa. Che cavolo ci faceva Justin qui?
"Quel bastardo ha pure il coraggio di presentarsi qui. Ridicolo". Jess riprese a mangiare e ignorò il gruppo di ragazzi che prese posto al tavolo proprio vicino al nostro.
Il biondino del gruppo lasciò un bigliettino a Jo, prima di sedersi. Lei lanciò uno sguardo a lui e poi al pezzo di carta che poi prese e nascose nella borsa.
"Adesso basta!" Il telefono di Lisa suonò un'altra volta facendola irritare.
"Ancora Brad?" Chiese Jess che guardò dall'altra parte della sala. Dove effettivamente c'era il diretto interessato con il cellulare in mano. "Secondo me è interessato a te". Continuò Jess ridendo.
Lisa mise il silenzioso e ripose il telefono in tasca. "Beh...io no".
Josephine la derise. "Come mai hai esitato?"
Cosa che la fece irritare di più. "Sentite: possiamo chiudere qui l'argomento?" Poi all'improvviso si alzò in piedi. "Anzi sapete cosa? Si sta facendo tardi. Io vado a dormire".
Noi tre ci misimo a ridere, per la sua reazione e la seguimmo nelle nostre rispettive camere.
"Ragazzi vi chiedo gentilmente di non allontanarvi dal gruppo". Seguimmo la signora Harolds verso il parco.
Per tutta la giornata abbiamo visitato musei. E non era ancora finita, perché nel pomeriggio avremmo dovuto visitare anche una università.
Ora ci stavamo dirigendo verso un piccolo parchetto dove avremmo mangiato il nostro pranzo al sacco.Eravamo già al quarto giorno. Mancavano solo tre giorni e saremmo tornati a New York.
Per mia fortuna, Justin, non aveva fatto niente per importunarmi. Mi osservava soltanto, quando eravamo nella stessa stanza.
Ma io non mi fiderei troppo. Dal modo in cui mi sorride ha sicuramente qualcosa in mente."Sto morendo di fame!" Si lamentò Lisa dietro di me. "È da quasi un'ora che stiamo camminando. Il mio stomaco reclama cibo". Fece una faccia sofferente, toccandosi lo stomaco.
"Mancano ancora dieci minuti. Stai tranquilla". La informò Jess, che si stava legando la lunga chioma corvina in una coda alta.
Effettivamente oggi faceva molto caldo, menomale che mi li ero legati prima di scendere."Ma io non c'è la faccio più!" Si lamentò lei in risposta.
"Bene ragazzi siamo arrivati. Prendete un tavolo e mi raccomando evitate fare troppo baccano." Ci avvertì per poi andarsi a sedere con gli altri professori.
"Ragazze! Sedetevi qui!" Lodo. La trovammo seduta, in compagnia di Bella ovviamente, ad un tavolino proprio vicino a quello di Brad e i suoi amici.
Infatti, quando Lisa se ne accorse sbuffò incrociando le braccia."Ma perché non gli dai una possibilità?" Josephine li guardò entrambi facendo una faccina innamorata.
Brad non le tolse gli occhi di dosso, era davvero una cosa carina.Ci sedemmo tutte quante, mentre Lisa rispose: "Mai".
Tirai fuori il mio delizioso panino al tonno e insalata.
"Ew. Come fa a piacerti il tonno".
Guardai Bella dopo aver dato un morso al panino. Aveva una smorfia disgustata nel guardarlo.
"Potrei chiederti la stessa cosa". Il suo panino era ripieno di salmone e pezzetti di olive.
"È quello che le stavo dicendo io prima." Mi diede corda Lodo, ridendo sotto i baffi.
Bella le mandò un'occhiataccia. "Ma tu da che parte stai, scusa?".
Tutte quante risero."Comunque, cambiando argomento. Questa gita è fantastica, finalmente posso passare del tempo per me e con la mia famiglia. Ma adesso però sento la mancanza di New York. Di casa". Si rattristò. So che in particolare si sta riferendo a Saul.
L'altra sera abbiamo fatto una chiamata a tre. Bella ci ha raccontato che dopo la laurea, Saul ha intenzione di portarla con se per andare a vivere insieme."Anche io in realtà". Lisa fece girare la cannuccia nel bicchiere, contenente la sua adorata aranciata. "La mia sorellina ieri mi ha chiamato. Mi ha fatto sentire male: stava piangendo e continuava a chiedermi quando sarei tornata a casa."
"Hai una sorellina? Quanti anni ha?"
Un po' la capisco. Ieri pomeriggio in spiaggia ho messaggiato con Ruggero, non ho mai riso così tanto in vita mia. Questo mi ha fatto capire quanto sono legata al mio fratellone.
Le si illuminarono gli occhi. Si vede che adora sua sorella. "Ha sei anni. Si chiama Dakota".
"Uffa. Ma sono l'unica qui che è figlia unica qua?" Domandò Jo rattristata.
"No, per niente". Lodo alzò la mano."E tu Jess?" Guardai la ragazza sorridermi. "Io ho un fratello è una sorella più grandi di me e una sorellina più piccola".
"Wow. Hai davvero una famiglia molto grande". Commentai.
"Eh già. Mia sorella maggiore è già sposata, si chiama Ashley". Stava per continuare ma Jo la interruppe. "E vai d'accordo con tuo cognato?".
Lei alzò le sopracciglia. "Con Robert? Abbastanza. Ma io l'avrò visto al massimo quattro volte."
Poi ci disse di suo fratello, Reece, che era il solito farfallone. Non amava le responsabilità. E infine della sua piccolina Crystal, ha otto anni ed è particolarmente legata a Jess.
Mi piace molto che abbiamo aperto l'argomento famiglia, a cui a quanto vedo ognuna di noi è particolarmente legata.
Poi alla fine parlai anch'io del mio adorato Ruggi. Alla quale vidi Jo molto interessata. Adesso che ci penso, a mio fratello piacciono molto le rosse. Sarebbe la volta buona che si trovi una fidanzata fissa."Ragazze ho un'idea!" Jess attirò la nostra attenzione. "Stasera i professori ci lasciano liberi. Perché non andiamo in un locale a divertirci?".
"Pienamente d'accordo. E voi?" Ci chiese Lisa. Tutte annuimmo.
Presi il cellulare, ma mi rattristai quando non notai nessun nuovo messaggio da parte sua. È da ieri pomeriggio che non lo sento, e la cosa mi preoccupa un po'.
"Bella, tu per caso hai sentito Jay?" Chiedi alla ragazza al mio fianco. Lei tirò su le spalle.
"Adesso che mi ci fai pensare è da ieri che non lo sento".
Ok ora mi stavo preoccupando. Non aveva nemmeno chiamato sua sorella.
Il telefono mi vibrò tra le mani così abbassai lo sguardo.
Rimasi delusa quando vidi che il messaggio veniva da parte di uno sconosciuto.
Oggi sei davvero bellissima, baby X
Strinsi il cellulare. Non c'era bisogno di un genio per capire che il messaggio era da parte di Justin.
Quel bastardo era nei paraggi. Ma che altro vuole?
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Irresistibile Blanco 2
FanfictionNuove persone metteranno alla prova il loro amore. Riusciranno ad abbattere ogni ostacolo? -Siamo perennemente attratti da ciò che ci fa male. Fisicamente e mentalmente. E ne siamo perfettamente coscienti-