Capitolo 26

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Si può destare una persona, a tal punto da non poterlo tollerare più o addirittura vorlerlo vedere sparire dalla faccia della terra?

Beh, io si.

Lo guardai sfidare con lo sguardo Jorge, quasi a ridere di lui.

"Sai devo ammettere che la tua ragazza bacia una meraviglia, per non parlare del suo culo..."

Jorge strinse i pugni avanzando verso di lui. Io lo bloccai posandogli una mano sul petto. "No".

"Stai scherzando spero, mi sta provocando. Lascia che gli spezzi le ossa". Rispose lui alterato, ringhiando nella direzione di Justin.

Guardai Justin più arrabbiata. "Cosa avevi detto, quando ci siamo incontrati? Che non credevi che ero fidanzata". Mi avvicinai a lui assottigliando gli occhi. "Beh ora c'è l'hai davanti in carne ed ossa".

Lui abbassò il viso in modo che fosse alla mia altezza. "Dolcezza, questo non cambia nulla. Ti voglio comunque tutta per me". Sorrise beffardo appoggiandomi una mano sulla guancia.

Io allontanai la sua mano dal suo viso e la strinsi il più forte che potei. Se pensa che sono disposta a portare avanti questo giochetto...si sbaglia. "Ascoltami bene, perché sarà l'ultima volta che te lo dico." Strinsi ancora di più la sua mano, provocandogli una smorfia di dolore. "Io non ti voglio. Ho un ragazzo e non sono disposta a lasciarlo per te".

Mollai la presa e subito lui se la portò al petto accarezzandola. "Stai scherzando spero. Nessuna ragazza mi ha mai rifiutato".

Io risi alla sua affermazione e poi presi sotto braccio Jay per andarcene. "Beh io sì".

" 'Fanculo. Però ieri sera non ti lamentai, mentre gemivi al mio orecchio, eh?"

In un attimo Jorge si allontanò da me e gli tirò un pugno in pieno viso. Probabilmente gli avrà rotto il naso.

Non provai assolutamente nessuna compassione. Un essere come lui non se la merita. Mi ha solo creato problemi su problemi.

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Aprii la porta della mia camera. "Sono esausta". Constatai quando anche Jorge mi raggiunse e chiuse la porta.

"Ah si?"

Senza preavviso mi ritrovai tra le sue braccia e con la schiena contro il suo petto. Sospirai a quel contatto.

Spostò da un lato i miei capelli e poi posò le sue labbra sul mio collo, attaccandolo. Rilasciai un gemito e conficcai le unghie nel braccio di Jorge che era stretto intorno ai miei fianchi.

"Sono stati i cinque giorni più lunghi di tutta la mia vita". Soffiò sul mio collo.

Una sua mano risalì e strinse tra le dita il mio seno. Gemetti dal piacere. Dovevo trattenermi dal gridare dal piacere. E se Jess dovesse tornare in camera?
Improvvisamente mi fece voltare nella sua direzione. Una sua mano intrappolò i miei capelli tirandoli, in modo che lo guardassi e poi le sue labbra furono sulle mie.

Gli gettai le braccia al collo e ricambiai quel bacio, che stava diventando sempre più aggressivo. Lo spinsi contro la parete e gli morsi il labbro inferiore. Avevo così tanta voglia di lui.

Lui sorrise contro le mie labbra. "Ma non eri stanca?" Le sue mani scesero fino a stingere il mio sedere.

"Non più". Risposi ansimando.

Irresistibile Blanco 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora