Capitolo 38

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Prima che iniziate a leggere volevo dirvi che a fine capitolo, nello spazio autrice, vi lascerò le immagini che rappresentano gli abiti che Jorge e Martina indossano durante il matrimonio.
Spero che il capitolo vi piaccia e grazie per essere arrivate fino a qui :)

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Song: Titanium - Madilyn Bailey

18 ottobre

Jorge.

Non avrei mai, e dico mai, creduto che anche io avrei raggiunto questo passo così importante.
Insomma ero conosciuto come quello che si scopava una ragazza diversa ogni giorno e poi quando si stancava trovava un nuovo giocattolino.

Ma poi due anni fa è cambiato tutto. È entrata lei nella mia vita.

Mi ricordo ancora la prima volta che l'ho vista: era piccola, innocente e spaesata nel mio enorme ufficio, ma poi si è rivelata anche una ragazza tosta e con una lingua tagliente. Aveva sempre la risposta pronta e non era ceduta al primo colpo alle mia avances.

Non vedo l'ora di vederla arrivare in tutto il suo splendore, percorrere la navata, raggiungermi e finalmente renderla mia moglie. Mia moglie. Mi piace già come suona.

"Ehi tesoro!"

Mi volto verso mia madre, che mi sta raggiungendo seguita da papà.

"Mamma. Come mai sei qui? Pensavo che volessi arrivare con Martina" le dico una volta che me la trovo davanti. La stringo in un'abbraccio, uno di quelli che oramai non le do da tempo, e poi le tengo le mani tra le mie.

"No. Aspetterò che arrivi in chiesa con le ragazze. Mi sembrava più giusto stare qui con te. Sono così contenta e orgogliosa di te figlio mio. Prima che Martina entrasse nella tua vita, io e tuo padre stavamo perdendo le speranze. Stavi letteralmente gettando la tua vita nello schifo più totale, e non avrei mai creduto che finalmente questo giorno sarebbe arrivato anche per te". I suoi occhi diventano lucidi mentre parla. "Cavolo, ora il lavoro della truccatrice è andato in fumo." Ridacchia asciugandosi le poche lacrime sotto gli occhi.

Sorrido alla scena e rafforzo la stretta sulla sua mano. "Grazie mamma, ti voglio bene".

Lei ricambia il sorriso e si allontana con papà una volta che si è congratulato anche lui con me.

Mi sistemo la giacca e sento già le mani tremarmi, sono troppo ansioso. Vorrei che lei fosse già qui.

Faccio vagare lo sguardo per la chiesa finché il mio migliore amico mi raggiunge vedendomi in preda all'ansia.

"Amico sta tranquillo sarà tutto fantastico" cerca di tranquillizzarmi Samuel.

"Lo so è solo che mi sembra ancora tutto surreale"

Poi però mi rendo conto di una cosa e gli poggio una mano sulla spalla. "Comunque volevo ringraziarti"

Lui si dimostra confuso di fronte al mio ringraziamento. "E di cosa scusa?"

"Sei mio amico da sempre e ormai sei come un fratello per me. Mi hai sempre sostenuto, quindi grazie per essere presente in un giorno come questo".

Irresistibile Blanco 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora