Capitolo 15

1.8K 86 9
                                    

Oggi ho deciso di passare tutta la giornata in camera, in realtà non potrei avere altre opzioni.
Ieri mi sono raffreddata e ora sono costretta a passare tutta la mia giornata a letto.

Almeno però, potrò stare a tranquilla a studiare per il compito di domani, o almeno quasi tranquilla.
Mia madre sarà passata come tipo venti volte per sapere se avessi bisogno di qualcosa o se stavo migliorando.

Sono quasi due ore che studio questo stupido libro, ma mi ricordo mentalmente che se voglio diventare medico devo superare quel compito.
La cosa peggiore è che i miei genitori mi hanno avvisata che se questo compito va male, posso anche scordarmi la gita.

Qualcuno bussa alla mia porta è io sbuffo sonoramente. "Mamma, non ho bisogno di niente!".

"Non sono mamma". La chioma bruna di mio fratello sbuca dalla porta.

"Scusami, pensavo fossi lei". Chiude la porta e viene a sedersi sul mio letto. "Come mai sei già a casa?"

"Oggi mancava un professore quindi per non farci stare due a non fare niente, ci hanno rimandati a casa".

Spostai di lato il libro, concedendomi una pausa. Mi poso le mani sulle spalle cominciando a fare movimenti circolari col collo.

Ruggero fece una piccola risata. "Dovresti davvero prenderti una pausa. Perché non vieni giù a mangiare?". Propone.

In effetti il mio stomaco stava brontolando da un po'. "Mi piacerebbe ma sto troppo comoda qui sul letto".

Stavo per riprendere il libro di scienze-umane e cacciare mio fratello, quando all'improvviso le coperte mi furono tolte di dosso.
Gli lanciai un'occhiataccia cercando di riprenderle.

"Ruggero non scherzare".

"Infatti non sto scherzando piccolina. Se non hai intenzione di alzarti tu di tua volontà, lo farò io". Aggiunse risoluto.

Ma io sto così bene qui. Certe volte è peggio della mamma.
Decido di ignorarlo e riprendo a studiare.

Di colpo mi ritrovai in braccio a lui. Strinse la presa sotto le mie ginocchia per evitare che cadessi.

"Mettimi giù! Adesso!". Cominciai a ridere mentre scendemmo le scale.

"Ok". Mi lasciò andare solo quando arrivammo in cucina.
Sbuffai sedendomi.

"Ok che cosa vuoi mangiare?". Aprì l'anta del frigorifero tirandone fuori un succo di frutta.

Ci pensai su, avevo fame ma non così tanta. "Uhm...un panino".
Lui si voltò nella mia direzione guardandomi stranito.

"Stai scherzando spero". Tirò fuori le uova poggiandole sul bancone. "Piccolina, capisco che sei raffreddata ma questo non significa che tu non ti debba nutrire a dovere".

Mise la pentola sul fuoco e cominciò a cuocere le uova. Mio fratello era davvero un'ottimo cuoco, a volte anche più della mamma. "D'accordo prepara anche per me delle uova".

Mangiai con piacere appena mi porse il piatto. "Visto che avevi fame".

Lo ignorai e continuai a mangiare.

-

Un bel bagno caldo è propio quello di cui avevo bisogno.

Mi sollevai i capelli in una crocchia disordinata e giocai distrattamente con la schiuma.

Chiusi gli occhi lasciandomi andare ad un relax assoluto. Cavoli mi serviva propio.

"Questa è decisamente una visione sexy"

Mi sollevai di scatto aprendo gli occhi.
Mi voltai verso la porta notando Jorge sulla soglia della porta che faceva scorrere lo sguardo sul mio corpo.
Cercai di coprirmi con la schiuma il più possibile.
Da quanto tempo era lì?

"Che cavolo ci fai lì e da quanto? Esci subito!" Strillai.
So che mi ha già vista nuda ma c'è un limite a tutto.

Lui si limitò a ridere. "E perché mai sto così bene qui." Si avvicinò alla vasca sedendosi sul bordo. "Comunque mi ero preoccupato, ero passato a scuola per venire a prenderti ma poi mia sorella ha detto che sei rimasta a casa".

"Si, mi dispiace di non averti avvertita ma ero troppo stanca. Mi sono raffreddata e mia mamma mi ha rinchiusa in casa". Portai le ginocchia al petto e le abbracciai.

Un brivido partì per tutta la schiena, quando le sue dita fredde toccarono la mia spalla.

"Perché non mi hai parlato dell'ingaggio da modella?"

Rabbrividì. Non doveva venirlo a sapere così.

Irresistibile Blanco 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora