Capitolo 13

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POV ISABELLA

Mi sistemo il top rosa e poi controllo la mia figura nello specchio.

Mi passo le dita tra i capelli per renderli almeno presentabili e poi mi metto la borsetta in spalla.

Scendo al piano di sotto e trovo mio padre a braccia conserte.
Cavolo, pensavo di averla scampata.

"Ciao papà" Sforzo un sorriso avvicinandomi a lui.

"Non cercare di fare la furba con me signorina. Perché non mi hai detto che saresti uscita con quel tipo?" Il suo sguardo diventa duro.

Inizio a guardarmi i jeans, che in questo momento sono diventati molto interessanti.
Ma chi gliela detto?
Mamma mi aveva promesso che non l'avrebbe detto a nessuno.

"Allora?"

"Prima di tutto si chiama Saul, e poi non te l'ho detto propio perché sapevo che avresti reagito così".

"È ovvio che reagisca così! Ti ha rapita e non mi interessa se ora si sia pentito e che sia innamorato di te. Tu non ci uscirai". Mi sta gridando in faccia, non lo aveva mai fatto.

Senza attendere una mia risposta si chiude nel suo studio.

Devo escogitare qualcosa al più presto per uscire da qui, senza destare sospetta.
Ci sono!

Tiro fuori il telefono dalla borsa e compongo il numero.

"Pronto?"
"Martina ho bisogno di un favore, ti prego!"
"Dimmi pure"
"Potresti uscire con me. Adesso"

Ci sono attimi di silenzio poi mi risponde.

"Adesso? Ma non mi avevi detto che avresti passato la giornata con Saul?"
"Infatti erano questi i piani ma non so come mio padre è venuto a saperlo e quindi mi ha vietato di vederlo"
"Ok questo è un problema. Quindi il tuo piano sarebbe far credere a tuo padre che esci con me, ma in realtà starai con lui?"
"Esatto".

La sento sospirare.
So che le costa farlo, perché infondo sta andando anche contro la volontà di mio fratello. Nemmeno lui vuole che esca con Saul, almeno finché non avrà parlato con lui.

"D'accordo dammi due minuti e sono lì"
"Grazie davvero, ti devo un favore".

Chiudo la telefonata.
Ora non mi resta che attendere.

Mi torturo le mani da venti minuti attendendo la mia amica.
Finalmente sento il campanello suonare.
Mi alzo in piedi e raggiungo la porta ma, sfortunatamente, mio padre arriva prima di me.

"Dove credi di andare?"

Mi guarda male e poi apre la porta.
Martina appare sulla soglia mostrandoci un sorriso.

"Buongiorno signor Blanco".

Mio padre la guarda sorpreso, sicuramente non si aspettava fosse lei. Ben ti sta.

"Ti ho già detto di chiamarmi Miguel, tesoro. Comunque se sei qui per Jorge non è in casa." Le permette di entrare, e Martina mi guarda rassicurante.

"Lo so. Sono qui per Bella in realtà, volevamo andare a fare un po' di shopping." Spiega lei prendendomi sotto braccio. Cavoli è propio una brava attrice, io non sarei riuscita a mentire così bene.

Lui mi guarda attendendo una mia conferma.

"Vedi, visto che non mi hai permesso di uscire con Saul, ho chiesto a Martina di accompagnarmi. Non volevo passare il mio giorno libero in casa". Sto veramente sudando freddo.
Ti prego, fa che ci creda.

Irresistibile Blanco 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora