Capitolo 22

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Chiusi gli occhi con l'intento di riposare. Questa giornata è stata molto lunga e io non vedevo l'ora che finisse.

Alla fine Justin non si è fatto vedere, ma io continuavo a sentirmi costantemente osservata, ma ogni volta che mi guardavo intorno non vedevo nessuno fissarmi. È stato snervante.

Stavo finalmente per addormentarmi quando l'urlo di Jess infranse il mio sonno. "Che cavolo stai facendo?!"

Aprii gli occhi e me la trovai ai piedi del letto che mi guardava con le mani sui fianchi.

Io sbuffai. "Dormendo forse?". Risposi ironica e tornai a chiudere gli occhi. Ma ovviamente questo non è il suo stesso piano.

"Non provare a fare la sarcastica con me". Mi tolse le comode coperte di dosso, provocando un lamento da parte mia. "Forza alzati. Dobbiamo andare in discoteca con le altre."

Mi lamentai. Ma perché cavolo avevo accettato?

Stava per uscire, ma mi lanciò un'occhiataccia quando vide che mi ridistesi sul letto. "E muoviti!"

Le tirai dietro un cuscino e lei uscì dalla camera ridendo.

Stavo morendo dal sonno. Gli occhi mi si stavano chiudendo da soli, come cavolo potevo presentarmi in queste condizioni in una discoteca.

Andai in bagno e mi sciacquai il viso per svegliarmi. Mi diedi una veloce sistemata e poi tornai in camera per vestirmi.

Optai per qualcosa di semplice. Infondo non avevo nessuno per cui mettermi in tiro e per di più non ero neanche dell'umore per attirare l'attenzione.

Un vestitino turchese stretto in vita è lungo fino a metà coscia sarebbe andato più che bene: era senza spalline e con lo scollo a cuore; molto carino devo dire. Essendo nelle condizioni in cui ero decisi di mettermi delle scarpe basse.
Non era in mio programma ritrovarmi con la faccia per terra. Propio per niente.

Raggiungi Jess nella sua stanza e la trovai a guardare due gonne distese sul letto: una è nera e aderente, coprirà a malapena il culo. L'altra invece è leggermente più lunga e larga e di un bellissimo blu elettrico.

Distolse la sua attenzione dai due capi d'abbigliamento e analizzò il mio outfit, per poi guardarmi contrariata. "E questo sarebbe il tuo abbigliamento? Non ci siamo Martina."

Io la ignorai completamente e presi il mio cellulare. "Esattamente. E non ammetto obiezioni. Ti aspetto giù nella hall".

Lei fece roteare gli occhi e poi mi salutò.

Quando arrivai nella hall vidi metà della classe seduti sui divanetti a chiacchierare o bere qualcosa al bar. Dal modo in cui erano vestiti riuscì a dedurre che anche loro sarebbero andati in discoteca.

Nella stanza entrò anche Beth in compagnia delle sue amichette e, con mio grande stupore, al suo fianco c'era Justin. Che diavolo sta succedendo?

Vidi quest'ultimo guardandosi intorno. Mi stava cercando. Mi voltai subito e guardai il mio cellulare, così per distrarmi riprovai, per la centesima volta, a chiamare Jay.

Dopo il quinto trillo partì la segreteria telefonica. Chiusi la telefonata incazzanta e lanciai il telefono al mio fianco. Portai una mano sulla fronte per reggermi la testa.

Irresistibile Blanco 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora