Capitolo 19

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Esistono  persone che amano viaggiare, persone che sono in grado di correre in aeroporto e senza alcun programma salire sul primo volo e atterrare in paesi sconosciuto anche a Google Maps, persone destinate a compiere un migliaio di chilometri durante la loro vita, persone che sentono il bisogno di fare lunghi viaggi in macchina perchè la considerano una specie di via di fuga.

E poi ci sono persone come Michael.

"No, fanculo te e la tua isola, non ce la faccio più a guidare, è due ore che mi stai indicando la strada sbagliata, il mio sedere sta diventando tutt'uno con questo maledetto sedile" dice inchiodando con la macchina e facendomi quasi volare in avanti.

Mi risistemo e scocciata osservo di nuovo la cartina, mi sono spostata nel sedile davanti mentre Calum e Luke sono rimasti dietro anche per evitare la furia di Michael Gordon Clifford, aka "fatemi prendere strade a caso e vi brucio anche la copertina di vostra nonna".

"Sono praticamente certa che sia la seconda a destra e poi dritto per un chilometro, e poi siamo alla fine della città" dico convinta e Michael mi strappa la cartina osservandola, i suoi occhi verdi vagano sulla cartina prima di puntarsi nei miei con odio

"Quella strada ci porta al Mc Donald" dice assomigliando ad un gatto al quale hanno appena comunicato che le crocchette al salmone sono terminate.

"Si, infatti ho fame" dico sorridendo e Luke mi appoggia urlando un "anche io" ma Michael lo zittisce girandosi verso di lui e fulminandolo con lo sguardo un po come faceva la mia insegnante di francese quando le dicevo che non volevo imparare la lingua dei mangia baguette.

"Ormai è sera, ceniamo e poi andiamo in un hotel o qualcosa di simile e dormiamo" dice Calum afferrando dalla tasca un pacchetto di sigarette e accendendosene un per poi lanciare il pacchetto a Luke che fa la stessa cosa.

Michael sbuffa sonoramente prima di seguire le mie indicazioni e svoltare a destra dirigendosi verso il posto dove ogni ragazza vorrebbe morire annegando tra i Chicken Mc Nuggets, Luke porge una sigaretta anche a Michael il quale incurante di guardare la strada se la accende per poi lasciare una scia di fumo uscire dalle sue labbra.

Osservo come la luce dei lampioni illumini il suo volto con un giallo caldo rendendo le sue ciocche di capelli arancioni ancora più colorate, seguo il contorno del suo viso notando un piccolo accenno di barba sulle guance e i suoi occhi che di notte sembrano ancora più chiari e si accostano perfettamente con la sua pelle da vampiro.

"Sono per caso invisibile io?" Chiedo quando Calum ripone le sigarette nella tasca, il moro mi osserva leggermente confuso prima che io mi allunghi verso di lui rubandogli la sigaretta accesa dalle labbra e gliela rubi facendomi un lungo tiro sotto lo sguardo scioccato di Luke e il ragazzo orientale.

Mi giro leggermente soddisfatta dalla reazione che sono riuscita a provocare in loro e osservo Michael che mi sta già guardando, sul suo volto non c'è un'espressione scioccato o irritata come al suo solito, mi guarda sorridendo per giusto un'instante prima di tornare a guardare la strada sorridendo.

E la cosa mi provoca uno strano brivido.


"Cinque Cheeseburger, tre patatine medie, una Coca Cola, un Happy-Meal, due menù con le crocchette di pollo e anche un McFlurry con il cioccolato" dice Michael corrucciando il volto mentre la ragazzina del Mc Drive lo guarda annuendo

"Okay questo solo per Rebecca, voi ragazzi cosa volete?" 


Mi godo la mia leggera cena mentre continuiamo a guidare verso un Motel trovato su uno strano sito consigliato da Luke, ha detto che un allenatore di pokemon nella sua squadra l'ha trovato molto carino dunque tutti sono stati d'accordo nel andare in questo posto dimenticato da Dio.

PRINCESS// MICHAEL CLIFFORDDove le storie prendono vita. Scoprilo ora