Capitolo 30

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"Pronta?" 
"Mai stata più pronta in tutta la mia vita" rispondo al Colonnello che viene a svegliarmi, sorrido al pensiero che giusto poche ore fa Michael è sgattaiolato via dalla mia camera, sorrido a ripensare alla sua promessa.

Fanculo Colonnello ti faranno il culo oggi.
O almeno lo spero.

Ancora nella mia camicia da notte seguo l'uomo per il corridoio mentre delle guardie mi stanno dietro per evitare una mia azione sconsiderata come quella di cominciare a correre, ma no, la vendetta va servita per bene, se li uccidessi ora che gusto ci sarebbe?

Il colonnello apre una porta bianca, quella in cui ieri le donna mi hanno truccato e fatto bella, avanzo nella stanza mentre tutti gli occhi sono puntati su di me, alzo lo sguardo e noto in alcuni loro sguardi pietà, mi guardano per un istante prima di abbassare la testa come se si sentissero in imbarazzo, come se odiassero farmi questo.

"Allora ti piace?" Chiede l'uomo ed io gli rivolgo uno sguardo confuso e lui avanza al centro della stanza dove c'è un manichino con un enorme abito bianco, un abito da sposa, il mio.

Mi avvicino lentamente e osservo come il tessuto cada morbido dai fianchi in giù con tulle e seta bianca, sembra fatto di nuvole e stelle, le mie dita incontrano la morbidezza dell'abito e noto dei piccoli diamanti incollati perfettamente sul tessuto rendendolo quasi surreale, è perfetto.

Il corpetto è stretto al busto del manichino ed ha una scollatura a cuore che non lascia scoperti i seni e non permette di vedere quanto non si dovrebbe, anche esso è in seta e diamanti, un sorriso appare sulle mie labbra nell'immaginarmi camminare verso l'altare con questo a fasciarmi il corpo, però in fondo alla mia passerella mi aspetta un ragazzo dai capelli arancioni.

"Direttamente dalla migliore casa di moda australiana, l'abbiamo fatto cucire apposta per te, ogni dettaglio è studiato per evidenziare una tua caratteristica.." e bla bla bla non ascolto neanche la donna che mi parla del abito come i signori delle televendite, non riesco a togliermi dalla testa la visione di Michael in fondo a quel altare.

"Fatela preparare tra poche ore si celebrerà il matrimonio più desiderato d'Australia" dice l'uomo e quando la donna cerca di afferrarmi dolcemente la mano io la scanso bruscamente ma non faccio in tempo ad allontanarmi che la mano del Colonnello avvolge il mio collo bruscamente facendomi quasi perdere l'equilibrio.

"Non ti starai mica tirando indietro mh?" Chiede sfidandomi con lo sguardo e stringendo la mia pelle sotto le sue dita ruvide, caccio giù ogni insulto bloccato sulla punta della lingua per scuotere leggermente la testa.
L'uomo mi lascia respirare mollando la presa, mi guarda un ultima volta prima di fare un cenno alla donna che con delicatezza mi appoggia una mano sulla spalla dicendomi di accomodarmi su una sedia.

Mi lascio truccare e pettinare con gli occhi chiusi, non voglio guardare la mia immagine allo specchio, non voglio vedere me stessa piegata dal volere dei cattivi, non voglio incontrare lo sguardo perso di una marionetta, sono abituata a vedere una guerriera non una delicata principessa.

"Mio dio sei bellissima" dice la voce della truccatrice mentre smette di prendermi a padellate in faccia nel tentativo di spalmare il fondotinta.

Apro gli occhi e vedo il mio volto truccato e sorrido facendo felici le donne, povere stupide, io non sorrido per voi, io sorrido perchè Michael mi ha detto che ero bellissima e non avevo neanche un filo di trucco.

Mi aiutano ad infilare il vestito e lo stringono con cura sulla mia schiena senza farmi del male, so che stanno guardando i segni che ho sulla schiena e che si stanno facendo tante domande ma di sicuro hanno troppa paura per chiedere così si limitano a coprire i segni di Michael con altro fondotinta.

PRINCESS// MICHAEL CLIFFORDDove le storie prendono vita. Scoprilo ora