Chiudete gli occhi e ascoltate Saturn degli Sleeping at Last, mi dispiace.
Quando ero piccola mi stendevo sul mio lettino in attesa di mia mamma, aspettavo con un sorriso sulle labbra il suo arrivo perchè avevo la certezza che mi avrebbe fatto addormentare raccontandomi una delle sue solite favole.
Favole piene di belle principesse che incontrano un principe sul cavallo bianco che le ama con tutto se stesso, storie dove la ragazza veniva chiusa nella sua torre ma alla fine sapevo che proprio all'ultimo il principe sarebbe arrivato salvandola come sapevo che quando il drago stava per azzannarla lui sarebbe apparso e lo avrebbe ucciso proteggendola.
Le favole insegnano che c'è sempre speranza nel lieto fine, ma la realtà insegna che a volte semplicemente questo non esiste.
Ho smesso di credere alle storie delle principesse e del finale felice nel momento in cui mia mamma non c'era più per raccontarle, come potevo credere in un lieto fine quando nessuno me lo prometteva?
Ho ricominciato a crederci quando un paio di occhi verdi mi hanno fatto credere alla stupida storia del principe e giuro di averci creduto per davvero... fino a questo momento.
Il silenzio cala attorno a noi mentre sembra che tutto il caos si sia bloccato, che ogni male si sia fermato per lasciarci soli ora.
La mia mano sporca di sangue si appoggia sul suo petto mentre setto il battito del suo cuore lento sotto le mie dita, i miei occhi hanno paura di affrontare la realtà, li tengo chiusi mentre cerco di immaginarmi il mio lieto finale.Un calore si diffonde sul mio volto quando le sue dita fredde raggiungono la mia guancia sfiorandola con dolcezza, sento le lacrime sfuggire sulle mie gote mentre le sue dita le raccolgono.
"Hey" un sussurro, un dolore, apro gli occhi lentamente e lo guardo, ogni castello crolla quando il suo sorriso cerca di confortarmi, non è il sorriso superbo quello che mi rivolgeva prima di insultarmi una volta, è il sorriso che mi ha rivolto quando eravamo sul cornicione della finestra con la città sotto di noi.
"Perchè?" Chiedo con la voce spezzata mentre i suoi occhi si abbassano sul suo petto dove ormai la maglietta è intrisa di sangue, il suo.
I suoi capelli ricadono sulla sua fronte leggermente sudata, lentamente porto la mano sulla sua pelle e con un gesto lento e delicato sposto le ciocche arancioni dalla sua fronte mentre lui chiude gli occhi beandosi del mio tocco e io faccio le stesso passando le dita tra i suoi capelli.
"Sei brutta quando piangi, ti si formano delle rughette proprio sulla fronte che ti fanno sembrare vecchia" dice lui sorridendo e io increspo le labbra in un amaro sorriso mentre sento le mie labbra bagnarsi delle mie lacrime salate.
"Michael" dico guardando la sua ferita mentre lui si abbandona sulla mia coscia chiudendo per un attimo gli occhi mentre lentamente le forze lo abbandonano e il mio cuore si infrange sempre di più.
"Shh, va tutto bene ragazzina, va tutto bene" dice sorridendo ancora mentre io appoggio la fronte sulla sua inspirando il suo profumo e continuando a piangere in silenzio mentre la mia ancora lentamente si distrugge davanti a me.
"Non dovevi farlo Michael, t-tu non dovresti morire, io dovrei avere una pallottola nel petto non tu" dico disperatamente e lui rimane in silenzio appoggiando il palmo della sua mano debole di nuovo sulla mia guancia e facendomi alzare lo sguardo incastonandolo con il suo.
"Ti ho promesso che ti avrei salvata ragazzina, non potevo deluderti" dice ed io porto le dita sulle sue guance fredde, più gelate del solito, ma sempre le sue guance.
"Ragazzina" dice mentre posso vedere sul suo volto una smorfia di dolore, e il coltello ora impiantato nel mio cuore continua a girare.
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PRINCESS// MICHAEL CLIFFORD
FanfictionE se un gruppo di ribelli dovesse salvare una principessa? E se uno di questi indossasse una maglietta dei My little pony chi sarebbe il vero ribelle?