PRINCESS// MICHAEL CLIFFORD

Epilogo

In her Honor, Sleeping at Last

Caro Michael,

So cosa starai pensando, sicuramente starai dicendo, oh mio dio guarda questa pazza ragazzina che sta scrivendo una lettera a me anche se non ci sono più, sì Michael, sto scrivendo una lettera e tu la leggerai tutta.

Ormai è quasi passato un'anno dall'incoronazione e da quando hai deciso di andartene, non mentirò dicendo che il tempo è passato veloce perchè sinceramente ho passato minuti ad aspettarti sul mio letto, ore a pregare per te e giorni a piangere pensando ai momenti felici trascorsi.

Che poi di momenti felici io e te non ne abbiamo avuti molti, abbiamo passato settimane solo a correre e combattere e quando c'era un attimo di tranquillità la tempesta si scatenava tra noi due e cominciavamo a litigare, tu mi davi della viziata ed io dello stronzo, ma sai cosa? Non mi pento di niente, se potessi tornare indietro rifarei tutto uguale, ogni litigio, ogni insulto perchè tanto sapevo in fondo che mi avresti abbracciata e chiesto scusa baciandomi.

Non hai idea di quanto mi manchi abbracciarti, mi manca poter sentire il tuo profumo, mi manca addirittura il tuo sarcasmo fastidioso perchè lo ammetto, a volte mi faceva sorridere, il punto è che mi manchi tu.

Mi manchi da morire, per i primi mesi pensavo di non poter avere abbastanza forza per continuare a respirare senza di te, pensavo di essermi disidratata con le troppe lacrime, pensavo di poter morire, ma una cosa è successa Michael.

Un giorno mentre stavo piangendo nel mio letto qualcuno ha bussato alla mia porta, erano giorni che non uscivo per il troppo dolore ma quel giorno trovai la forza di aprire  e far entrare i ragazzi, non ci crederai mai ma Luke, Calum ed Ashton si sono presentati in camera mia alle quattro di notte con in mano pizza e sushi.

Siamo stati svegli tutta la notte parlando di te, a proposito perchè non mi hai mai detto che una volta sei stato picchiato da un canguro? Avrei usato la cosa per prenderti in giro ogni volta probabilmente, ma tanto lo sai che mi basta un tuo sguardo per smettere di offenderti e cominciare a baciarti.

Loro sono diventati i miei angeli custodi da quel giorno, non lasciano mai che io pianga da sola, Ashton non mi permette di chiudermi in me stessa, Calum si arrabbia se divento apatica e Luke invece ogni volta che ho voglia solo di piangere mi stringe a se e mi fa tornare la voglia di vivere.

Ti avevo promesso una cosa Michael, ti avevo promesso che sarei stata felice anche senza di te, all'inizio pensavo fosse impossibile passare un intera vita senza un fastidioso ragazzo dai capelli colorati, senza la mia ancora, senza la mia forza, però poi ho capito una cosa.

Io sono la mia ancora, io sono la mia forza, tu mi hai aiutato a rialzarmi tante volte ed io mi sono illusa che fosse merito tuo, ho pensato che tu fossi la mia unica ragione per rialzarmi, ma non era così.

Ti ho amato e ti amo così tanto che per molto tempo ho pensato che tu fossi la mia ancora e senza di te io sarei andata alla deriva, ma no, sono io quella che deve rialzarsi, sono io quella che deve spronarsi ad andare avanti e ti giuro che ci sto riuscendo.

Tu sei sempre nel mio cuore, sei una parte di me ancora viva  ma ora non piango più ogni giorno, non crollo ogni volta che sento il tuo nome, ora sorrido pensando a te, rido quando viene pronunciato il tuo nome e quando ti penso mi vengono in mente solo le parole di quella notte speciale.

Dunque sì Michael, ho mantenuto la tua promessa, ora sono felice, sto veramente vivendo e non solo cercando di arrivare alla mattina seguente, mi piace la mia vita e mi piace quello che mi ha dato.

Avevo paura di diventare regina, avevo paura delle troppe responsabilità e della possibilità immensa di errori che avrei potuto compiere ma avevi ragione anche qui, nessuno nasce un talento nelle cose, infatti i primi giorni ho starnutito addosso al primo ministro, ho per sbaglio dato l'ordine di abbattere un monumento secolare e ho anche insultato un tenente, uno nuovo, ma piano piano ho imparato da ogni mio errore e direi che ora il regno se la cava alla grande.