Capitolo 27

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Non esiste una motivazione per quando vedi davanti ai tuoi occhi crollarti ogni certezza.

Non c'è un istante esatto uguale per tutti, non c'è una formula precisa per poter far cadere una persona, non c'è una tecnica per tutti uguali, ognuno di noi ha il proprio punto fisso, la propria ancora e quando qualcuno trova quel tuo punto di forza e vuole distruggerlo allora ogni tuo muro di difesa crolla.

Guardo gli occhi di quel uomo che per anni è stato al fianco dei miei genitori, per anni mi ha aiutato quando ero in difficoltà, lo stesso uomo che aveva promesso ai miei genitori che si sarebbe preso cura di me come se fossi stata sua figlia ora mi sta puntando una pistola dritta alla testa e il suo sorriso che per me è sempre stato come quello di un padre apprensivo ora si è tramutato in un ghigno perfido.

"Rebecca Elizabeth Collins Principessa e futura regnante vestita con stracci e con lividi in volto? Non sai da quanto tempo che sogno di vederti così distrutta" dice sorridendomi ed io stringo i pugni sentendomi come infreddolita, è come se la coperta che per tutto questo tempo mi era stata appoggiata sulle spalle ora fosse stata strappata via rivelandomi il vero freddo.

"Perché?" Chiedo non smettendo neanche per un secondo di guardarlo e lui alza le spalle sorridendo mentre dietro di lui appaiono guardie vestite tutte in tiro.

"Perché? Me lo stai davvero chiedendo Principessina? Per venti anni non ho fatto altro che leccare il culo dei tuoi genitori e coprire ogni loro stronzata nella speranza che mi avessero dato il mio ruolo nel regno, ho creato un esercito al posto di tuo padre senza neanche un riconoscimento dopo, ho fatto le veci della regina quando lei era debole e ho accontentato ogni vizio della inutile Principessa" dice stringendo la pistola nelle mani ed io deglutisco vedendo le pupille del Tenente diventare totalmente nere.

"Mi sono rotto il cazzo di sentirmi come un paggetto, non voglio più leccare il terreno dove passate voi Collins, voi non regnerete più, prenderò io il comando di questo regno e lo porterò allo splendore come un tempo" dice con gli occhi sognanti.

"E cosa pensi di dire al popolo? Vuoi dire che hai ucciso la amata Principessa per poter diventare un tiranno? Complimenti bel piano" dico sorridendo ma lui rimane impassibile.

"Ma tu piccola mia non morirai, no, tu diventerai regina e farai ogni cosa che vorrò altrimenti ti toccherà piangere sulle quattro lapidi di quei ragazzi" dice ed io sento il cuore battere più velocemente.

"Sai quando il Colonello ha deciso di mettere in mezzo quei quattro idioti pensavo davvero che fosse una stronzata, però poi ho realizzato una cosa; perchè sporcarmi le mani del sangue reale quando potrebbe farsi uccidere da sola? E ti giuro che ho sperato fino all'ultimo che quei criminali ti uccidessero per scappare ma a quanto pare i tuoi occhioni da cerbiatto hanno incantato il guerriero più freddo addolcendolo e facendolo diventare creta nelle tue mani" dice guardando nel vetro della finestra e osservando i ragazzi che stanno ridendo tranquilli ignari dell'inferno in cui siamo capitati.

"Ed eccoti qui, con la maglietta di lui nella tua villa da regina con gli occhi pieni di amore sperando di poter passare tutta la vita con loro, giusto?" Chiede ed io mordo il labbro mentre sento ogni parte di me spezzarsi.

"Vuoi sapere un'altra cosa Principessa? A nessuno frega di te" dice con freddezza rendendomi difficile anche respirare, si avvicina abbassando l'arma, ha capito che mi fanno più paura le sue verità che una pistola alla testa.

"Guardalo" dice obbligandomi a girarmi verso Michael ed i ragazzi, i miei occhi si fermano sul ragazzo dai capelli arancioni, sento il mio cuore fermarsi per un istante solo quando i suoi occhi si posano su di me, sento ancora una speranza dentro di me, spero di vederlo correre da me e salvarmi ancora, ma non succede perché i suoi occhi verdi si abbassano sulle sue scarpe.

PRINCESS// MICHAEL CLIFFORDDove le storie prendono vita. Scoprilo ora