Capitolo 6

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La mattina seguente mi svegliai con due occhiaie grandi quanto la mia casa. Erano le 7 e quindi era ora di prepararsi per andare a scuola.

Mentre percorrevo il grande prato alzai gli occhi al cielo e vidi delle nuvole che assomigliavano a un'altalena... okay basta Silvia svegliati! Non puoi partire con una sconosciuta abbandonando tutto e tutti, sarebbe da pazzi!!!
Corsi il più velocemente possibile per non imbattermi nella ragazza misteriosa.

Giunta a scuola, mi avviai verso la mia classe quando vidi un ragazzo che stava umiliando Arianna, una ragazza molto intelligente e con idee molte differenti da ogni ragazzo della nostra età. Non le stava facendo male fisicamente, la stava solo prendendo in giro come al solito, e io come al solito, andavo avanti facendo finta di non vedere e sentire nulla.

Mia mamma mi aveva insegnato che nella vita non bisognava mai prendere posizioni altrimenti si rischiava tutto, e io ero troppo spaventata da Marco il bullo per poter intervenire.

Quando raggiunsi il mio banco, la professoressa entrò con un sorriso abbastanza inquietante, avete presente quando vogliono farvi fare una verifica a sorpresa o vi vogliono interrogare?  Ecco quello.

- Cari ragazzi oggi ho una grande sorpresa per voi-  iniziarono ben presto i brusii, c'è chi ipotizzava un disegno di gita, chi pensava a un nuovo argomento da studiare e chi pensava a messaggiare di nascosto alla prof; e poi c'ero io che pensavo a dormire.... okay si sarà capito che non sono una studentessa modello anzi....

- oggi scriverete un racconto, un' avventura che avete vissuto o che vorreste vivere, e il tema più bello vincerà un premio speciale. La scadenza è tra 6 mesi. Buona fortuna!-

Okay qualcosa della scuola che mi interessava! Io adoro scrivere, ma ho poca fantasia disgraziatamente.
Le ore passavano e finalmente fu il momento di tornare a casa!

Giunta a casa salutai Federico che era intento  a disegnare qualcosa di astratto, e corsi in camera mia per non sentire l'ennesimo litigio tra i miei a causa di mio fratello.

Mi misi alla scrivania presi la mia penna nera, e iniziai a picchiettare la penna sul tavolo con un ritmo abbastanza fastidioso, lo ammetto.

Allora un'avventura... la ricerca di un tesoro perduto? No troppo banale.
Ragazzo che cerca la sua ragazza scomparsa? No, sembra una fiaba così!!

Uffi erano passate 2 ore e non avevo trovato uno straccio di idea!!

Decisi di scendere nel prato per trovare un po di ispirazione, e così feci.
Giunta sul tappeto verde mi sdraiai a pancia in su e contemplai quel cielo bellissimo che mi fece chiudere gli occhi.

- Un'avventura può essere qualcosa di positivo o negativo, quando parti non sai se riuscirai a raggiungere quel che cerchi, sai solo che imparerai tante cose nuove.
Eh si alla fine è più importante il cammino che la meta.
Per viaggio non si intende necessariamente un viaggio fisico, dove tu prendi le valigie, un biglietto del treno e parti; no io per viaggio intendo un cammino per far trovare il vero IO ad una persona, un'avventura molto bella ma anche piena di insidie poiché è molto facile perdere la retta via, specialmente alla tua età Silvia-
Finito il discorso aprii gli occhi per capire chi stava parlando.
Una ragazza con un paio di jeans e una felpa mi comparve davanti con un sorriso malinconico e uno sguardo penetrante, come se cercasse di capire cosa stessi pensando in quel momento.

In quel momento mi alzai a sedere, girai la testa verso la sua figura, e con uno sguardo deciso risposi:
-SI-

LA RAGAZZA DELL'ALTALENADove le storie prendono vita. Scoprilo ora