Capitolo 11

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- Siediti, è una lunga storia- mi disse Ariana

Mi sedetti sul manto erboso e fissai il bosco di fronte a me

- Tu cosa sai del bullismo?-

- Bhe, so che è una cosa brutta, nel quale una persona fa del male a un altro individuo... dico bene?-

- Sì, più o meno. Il bullo è quella persona fragile e insicura, che per essere forte ha bisogno di umiliare un'altra persona. È una violenza che può essere sia fisica sia verbale-

Mi girai a guardarla, tutto sommato non mi aveva detto niente di nuovo. Ma poi ci fu quella domanda che mi lasciò stranita...

- Sei contro il bullismo?-

-Certo che domande!!!- che razza di domanda era scusa?! Ovvio che ero contro.

- È per questo motivo che lo supporti- mi chiese con una leggera nota di riprovero nella voce

- Ma cosa dici?!?! Non ho mai umiliato nessuno N-E-S-S-U-N-O-

- Eppure quando Beatrice viene presa di mira da Marco tu non fai niente... e questo significa appoggiare il bullismo-  fece una pausa per poi continuare con il suo solito tono calmo e pacato -La gente finge di non vedere, ha paura. L'Uomo non è libero finché non sconfiggerà le sue paure. Se una persona assiste a un crimine e non denuncia il volto del l'omicida è  come se avesse aiutato a uccidere-

Cacchio messa su questo piano aveva pienamente ragione... solo che avevo paura, paura di Marco il bullo.

-Non aver paura del giudizio degli altri e vai per la tua strada. La paura è un'emozione lecita, ma non ci deve mai fermare dal compiere giustizia-

Non so cosa del discorso mi fece particolarmente leva, ma decisi subito di prendere il cellulare e chiamare.....


LA RAGAZZA DELL'ALTALENADove le storie prendono vita. Scoprilo ora