Ero stesa sul mio letto, a pancia in su che contemplavo il soffitto bianco. Alla mia fatina avevo risposto di sì, ma sinceramente non sapevo bene il motivo; c'era qualcosa in lei che mi incuriosiva e che mi spingeva a fidarmi di lei, anche se non sapevo minimamente chi fosse in realtà.
Mentre ascoltavo la musica sul mio cellulare, mi arrivò un messaggio dalla ragazza misteriosa:
" Gambe in spalla, è ora di partire. Domani ritrovo alle 9.00 all'altalena. Porta solo una penna e un quadernetto. Al resto ci penso io"Rilessi il messaggio un paio di volte, e mentre stavo per digitare la risposta al messaggio, mia madre mi chiamò per la cena.
A tavola parlammo del più e del meno, fino a che dissi a tutti che l'indomani mattina sarei uscita.
Quando seppero l'orario rimasero straniti, non ero assolutamente una persona mattiniera, tutt'altro! Ci voleva un cararmato a svegliarmi!!- Silvia da quando tu e Serena siete così mattiniere? E poi dove andreste?- chiese mia madre puntandomi la forchetta contro e pensando che io e la mia migliore amica andassimo a fare il solito giro di shopping.
-veramente non esco con Serena, esco con la ragazza che è sempre seduta sull'altalena qui di fronte a casa nostra... sinceramente non so dove andremo, ma non credo lontano dato che non mi ha chiesto di portare niente-
Mi preparai alla risposta negativa di mia madre... lei di solito non era molto propensa a lasciarmi andare in giro con una persona che lei non conosceva.Però stranamente non mi disse niente, anzi mi incitò a far fiorire un'amicizia profonda con questa ragazza.
- Mamma ma la conosci?- le chiesi stranitita dal suo atteggiamento.
-No no cara, penso solo che fai bene a frequentare nuove persone, sopratutto Ariana, lei si che è davvero una ragazza intelligente!- disse con ogni sognanti.
Ok ora avevo la certezza che mi nascondeva qualcosa, di sicuro la conosceva dato che sapeva il suo nome.
Il problema è: perché mi deve tener nascosto una cosa del genere?Avrei potuto insistere, tartassarla di domande, ma sarebbe stato inutile; l'avrei fatta arrabbiare per la mia insistenza.
- Fede tu sai qualcosa di questa Ariana?- chiesi sporgendomi leggermente dalla sedia per raggiungere il suo orecchio, anche se sapevo che quasi sicuramente non era al corrente di niente.
- Vieni in camera mia- rispose soltanto prendendomi per mano e portandomi nella sua stanza.
Mio fratello era una persona molto intelligente anche se aveva delle disabilità. Oltre a scambiare oggetti per persone, soffriva della sindrome di Korsakov ovvero ricordava bene il passato, fino a un certo punto, ma poi il vuoto; inoltre non si ricordava di aver svolto un' azione anche se erano passati solo 30 secondi.
- Io non mi ricordo bene, il nome Ariana l'ho già sentito in una discussione tra mamma e papà, ma non so dirti di più. Mi dispiace Sissa-
Disse con tono molto dispiaciuto.-Non ti preoccupare, grazie lo stesso per l'informazione e buonanotte- risposi concludendo dandogli un bacino sulla guancia.
Giunta in camera mia mi buttai sul letto, puntai la sveglia alle 8.00 e chiusi gli occhi cercando di immaginare il viaggio di domani.
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LA RAGAZZA DELL'ALTALENA
SpiritualIl nostro essere è determinato anche dal giudizio delle persone che ci circondano. Questa è una delle teorie che la psicologia avanza, e da quando la ragazza dell'altalena mi disse questa frase, essa rimase fissa nella mia testa. Non c'è persona im...