Beatrice mi si avvicinò timidamente, si sistemò gli occhiali troppo grandi per un viso piccolo come il suo, e iniziò a parlare:
-Ho visto sabato pomeriggio Marco e Serena baciarsi difronte alla scuola-
- Aspetta ho capito male vero?!?! Marco e Serena non possono essersi baciati, ma soprattutto non è possibile che a me non abbia detto niente!!! Adesso mi sente quella li-
Ero già partita in quarta, quando una mano mi bloccò.
-Pensaci, magari non è una cosa seria... sai non sarebbe la prima volta che Marco usasse una ragazza per soddisfare se stesso-
- E ancora peggio, scusa! Ora lasciami che devo andare dalla mia migliore amica-
Bea lasció subito la presa dalla mia felpa e mi guardò raggiungere il gruppetto considerato figo dalla scuola.
- Sere, ti devo parlare, potresti venire un attimo con me?-
Si girò verso di me e, dopo qualche secondo dopo avermi osservata dall'alto al basso scoppiò a ridere insieme a tutta la sua banda...
- AHAHAHAHAH no, tu credevi veramente che io e te fossimo amiche? Non hai mai capito che a me servivi solo per i compiti.... povera sfigata. Volevamo farti un bello scherzo alla festa, ma dato che non verrai, meglio dirti subito le cose come stanno-
Detto ciò, se ne andò con il suo gruppetto senza voltarsi indietro. Solo negli ultimi tempi mi ero accorta che qualcosa in lei non andava, che non era limpido, prima ero troppo cieca per accorgermene. Ma da quando ho conosciuto Ariana, sto imparando a comprendere meglio le emozioni degli altri.
Credo che rimasi li in palata per un po, finché una voce non mi fece distogliere dai miei pensieri
- Mi dispiace molto, avrei dovuto dirtelo prima-
- Se lo hai scoperto da poco non potevo dirmelo prima-
- No, lo avevo capito già da un po che Serena non era sincera, lo vedevo nei suoi occhi-
A quelle parole mi giraii di scatto verso Beatrice e capii che forse avevo trovato un'altra che come me cercava di leggere dentro le persone.
- Tu conosci una certa Ariana?-
- Uh mi pare di averla già sentita come nome, ma non mi ricordo dove...-
- Okay grazie! Ci si vede-
Dissi mentre stavo tornando a casa, pronta a piangere e a disperarmi per la perdita di quella che reputano un'amica
-Aspetta! Ho bisogno un favore-
A quelle parole mi voltai e vidi Beatrice torturare le maniche di quel povero maglione- Dimmi-
- Ti volevo chiedere se potevi darmi una mano a prepararmi per la festa di sabato... sai vorrei per una volta trasformarmi in cenerentola... mi daresti una mano?
Prendila come specie di vendetta contro Serena-La parola vendetta era molto carina... inoltre si, avrei voluto divertirmi a vedere la faccia di tutti dopo la trasformazione di Beatrice.
- Okay, ci sto. Fatti trovare a casa mia per le 20-
- Em.... si certo grazie mille-
Se c'è posto per il più debole, c'è posto anche per te.
Chissà dov'era Ariana, era da una settimana che non la vedevo, e questo mi faceva sentire vuota.
Mentre mi incamminavo per casa speraii di vedere la ragazza dell'altalena al solito posto... ma come i giorno precedenti, le mie speranze vennero infrante come uno specchio caduto a terra.
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LA RAGAZZA DELL'ALTALENA
SpiritualeIl nostro essere è determinato anche dal giudizio delle persone che ci circondano. Questa è una delle teorie che la psicologia avanza, e da quando la ragazza dell'altalena mi disse questa frase, essa rimase fissa nella mia testa. Non c'è persona im...