Capitolo 12

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il giorno seguente mi recai a scuola, come al solito del resto. Ma quel giorno avevo un solo obiettivo: vincere la paura che provavo verso Marco il bullo.

Giunta nei corridoi della scuola, vidi Serena che con un cenno della mano mi invitava a raggiungerla. Ultimamente era molto strana, sembrava sempre molto nervosa, aveva cambiato modo di vestire e mi scriveva sempre meno.

Okay, c'era da dire che anche io ero molto distratta a causa di Ariana, ma anche lei non era da meno. 

- Ciao Sissa come stai?-

- Bene tu? Mi sembri un po diversa- dissi con tono sospettoso

- Ehmm... diciamo che avevo voglia di cambiare un po look- mi rispose con un sorrisetto nervoso. Ora avevo la certezza che mi nascondeva qualcosa.

Stavo per chiederle cosa le era veramente successo, quando si parò davanti ai nostri occhi il peggior incubo della scuola: Marco.

- Ciao belle ragazze-

- Senti che vuoi Marco? Non credo che sia venuto qui a fare amabile conversazione o sbaglio?-  In tre anni non ci aveva mai parlato e ora tutto d'un tratto ci parla!?!?

- Forza Silvia, non essere scortese- disse dandomi un gomitata accompagnata da un'occhiataccia. Poi riprese con un sorriso a 32 denti - come possiamo esserti d'aiuto?-

WHAT!!?!??! Ma cosa diamine si era fumata?!? Non può essere le piaccia un tipo così! Fisicamente non è un brutto ragazzo, anzi era molto alto, capelli marroni un fisico abbastanza atletico, il problema era il carattere. Era stronzo, prepotente e aggressivo. Dalle voci che giravano per i corridoi viveva da solo con sua nonna e sua sorella. 

- Volevo invitarvi alla mia festa che si svolgerà al THE KING sabato sera... sono tutti invitati tranne gli sfigati ovviamente... e di sicuro sapete chi intendo per sfigati- concluse facendo un occhiolino a noi e un cenno verso Beatrice.

- IHIHIH certo verremo, grazie per l'invito- disse Serena con degli occhi a cuoricino che farebbero concorrenza alla emoji di whatsapp.

Detto ciò il ragazzo soddisfatto della risposta se ne andò per i corridoi lanciando uno sguardo di sfida a Bea.

Lei in tutta risposta si nascose ancora di più nel suo maglione gigante.

- SAREMO IN UNA DELLE FESTE PIù FIGHE DELLA SCUOLA... TE NE RENDI CONTO SILVIA!?!?- non capivo tutta quella eccitazione per una stupida festa. Inoltre non si era resa conto della faccia triste di Bea che era solo a pochi passi da noi?

- Senti io non vengo. Non so se te ne rendi conto ma Marco ci ha invitate solo per fare un dispetto a Bea... ma ovviamente tu sei troppo cieca per notarlo vero?-

- Oh abbassa i toni. Io vado a quella festa! È una delle feste più belle e colossali della scuola e di certo non farò il tuo stesso errore di perdermela. Poi scusa, ma da quando te ne frega di quella sfigata? -

Ma che succede? Non mi era mai capitato di litigare con lei per un'altra persona. E poi aveva ragione io non mi ero mai interessata di Beatrice, ma dopo il discorso che avevo fatto con Ariana mi sono sentita in colpa e così sto cercando di difenderla.

Ma mentre pensavo la figura di Serena se ne stava andando via e stava raggiungendo Marco e il suo gruppetto... okay di sicuro mi sono persa qualcosa dato che prima non si calcolavano nemmeno.

Probabilmente vista la mia faccia perplessa mi si avvicinò timidamente Beatrice e mi disse una cosa che non mi sarei mai aspettata.

LA RAGAZZA DELL'ALTALENADove le storie prendono vita. Scoprilo ora