Capitolo 16

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Ero curiosa, dannatamente curiosa di sapere chi fosse.
Alzai lo sguardo dal cellulare, alzai la mano e chiesi al prof di filosofia se potevo andare in bagno.

Dopo un leggero cenno di capo mi alzai e uscii dalla classe, curiosa come non mai di scoprire chi fosse la persona misteriosa.

I passi che mi separavano dal bagno erano davvero pochi, ma quei metri che normalmente avrei percorso in 30 secondi, questa volta li compii in 2 minuti.

Aprii la porta del bagno delle femmine, guardai l'ora sul cellulare e mi sedetti su un lavandino basso: mancavano pochi istanti all'orario prestabilito.

La porta si aprii di scatto ed entrò l'ultima persona che mi sarei mai sognata di vedere: Marco.
La mia prima reazione fu quella di stupore, mai poi pensai che forse era qui solo per infastidire le ragazze che durante l'ora andavano a ritoccarsi il trucco.
Ma quando vidi che il ragazzo stava guardando proprio me, capii che era lui la persona misteriosa.

- Ciao Silvia, come stai? -

-Non credo che tu sia qua per chiedermi come sto, arriva al sodo e dimmi cosa vuoi.-
Okay, forse non ero stata la ragazza più gentile della terra, ora che ci penso, ma non mi fidavo di lui.

- Senti tu non mi sopporti, e io lo stesso, però ho un problema che solo tu puoi risolvere- disse in modo abbastanza nervoso, guardandosi in torno, come se avesse paura che qualcuno ci ascoltassse.

- Dimmi, mi stai incuriosendo-

- Sì tratta di Ariana è scomparsa, ho cercato di contattarla in tutti i modi ma non mi risponde-

Wait!!!! Mi sono persa qualcosa?!?!?!?! Come fa questo troglodita a conoscere Ariana?!?

- Come fai a conoscere Ariana?- chiesi con la bocca aperta dallo stupore

- Semplice, è mia sorella! Comunque non sono qui per parlare di questo. So che ultimamente sei uscita con lei, non è che magari ti ha confessato dove andava o robe del genere?-

- No, no aspetta quella dolce ragazza è tua sorella?!?! Ma scherzi?-

- Per cortesia piantala di fare ste domande retoriche del cazzo, perché non ho un secondo da perdere!-

- O ma come ti permetti troglodita! Già che sono qui ad aiutarti, almeno porta rispetto!-

Ma hai capito questo qui?!?! Già che perdo il mio tempo ad ascoltarlo, questo mi insulta?!?

- Senti Silvia, sono davvero disperato, ho un disperato bisogno di trovare mia sorella,  ma non so da dove iniziare a cercarla-
Disse con una voce di uno che sembra stia per piangere.

- Okay,ma perché chiedi a me e non ai tuoi amici fighi? -  dissi virgolettando l'ultima parola

- Perché sono troppo ciechi per vedere, e troppo ottusi per capire. So che hai passato del tempo con Ariana, so che lei ti ha aperto il cuore e la mente, ti prego aiutami a cercarla.
Se non vuoi farlo per me, fallo per lei-

-Okay, mi hai convinta. Ti aiuterò, ma ora devo tornare in classe perché se no perdo tutta filosofia- dissi avviandomi verso la porta del bagno.

- Secchiona- disse sotto voce mimetizzando la sua voce con un finto colpo di tosse.

A quelle parole mi giraii, lo guardaii con un sorrisetto sulle labbra e dissi solamente:
- Attento a come parli, ora ho un segreto che ti appartiene-

Detto ciò mi giraii di nuovo verso la porta e tornai in classe.

- Sì può sapere dove sei stata tutto questo tempo Silvia?-

- Di sicuro ha trovato una bella compagnia in bagno, no?- disse Serena credendo di far ridere qualcuno.

- Ah Ah ah che ridere,  comunque no prof, mi scusi ma ho avuto problemi con la serratura del bagno... diciamo che sono rimasta chiusa dentro.-

- Okay, va a sederti-

Detto ciò mi avviai verso il mio banco e iniziai a prendere appunti sulla lezione.

Silvia, ci vediamo fuori da scuola alle 16.

Non esiste più chiedere per favore?! Poi magari sono impegnata oggi, che ne sai se sono a tua completa disposizione?

Serena non è più tua amica, la sfiga al club del libro, quindi oggi deduco che tu non abbia niente da fare. E poi vuoi bene ad Ariana o no?

Okay, verrò.

E anche la quinta ora di scuola terminò,  per la mia grande gioia! Raccolsi le mie cose e mi avviai verso l'uscita con Beatrice.

Prima di tornare a casa mi sedetti sull'altalena, e iniziai a spingermi. Guardai il paesaggio che c'era di fronte a me: il bosco, il cielo, le montagne.
Chissà cosa ci trovava Ariana in tutto questo.

Tiraii fuori il mio cellulare e composi numero di Ariana; sorrisi quando vidi come avevo salvato il suo recapito sul cellulare: la ragazza dell'altalena.

Il telefono non squillava nemmeno, e ora ebbi la certezza che Marco non stesse mentendo sulla scomparsa di Ariana.

Dov'è la ragazza dell'altalena???

LA RAGAZZA DELL'ALTALENADove le storie prendono vita. Scoprilo ora