Capitolo 14

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E anche il giorno tanto atteso arrivò. Quel giorno mi svegliai presto a causa del pensiero fisso di Serena.
Non ci potevo ancora credere: la mia migliore amica da anni in realtà mi usava e basta.
Avevo pianto molto, e i miei occhi ne erano la prova... avevo due borse della spesa al posto delle palpebre!

Mi diressi verso il bagno, aprii il rubinetto e mi sciacquai il viso con dell'acqua gelida, nella speranza di cancellare almeno i segni visibili del dolore.
A passo di lumaca infortunata scesi a fare colazione. In cucina c'era mia mamma che stava ancora lavando i piatti della Sera precedente; appena mi vide una faccia di stupore si dipinse sul suo volto.
- Tesoro che è successo? Non hai dormito?-

- Ho dormito poco a  causa di brutti pensieri, ma non ti preoccupare.
Ah proposito oggi devo uscire con Ariana, posso vero?-

- Certo, se sei con lei mi fido-

Detto ciò si asciugó le mani con lo strofinaccio ed uscì dalla cucina.

Finita la colazione mi ritirai nella tana e cominciai a fare i compiti fino all'ora dell' uscita.

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- Ciao Ari- sussurrai sconsolata
- Ciao Silvia, erro o ti vedo un po triste?-

Ecco cosa mi era mancato di lei in questa settimana, la sua empatia nei miei confronti.

-No non sbagli! Ho litigato con Serena. Ho scoperto che si è finta mia amica solo per comodità. E io che pensavo che insieme saremmo diventate qualcuno all'interno della scuola - dissi scuotendo la testa, cercando di trattenere le lacrime, che minacciavano di uscire.

- Siediti sulla mia altalena e dondolati - disse come un comando. Lo feci, anche se non capivo per quale motivo me lo facesse fare.

Ad un certo punto sentii delle spinte alla seduta di legno, e appena mi giraii vidi Ariana che mi stava spingendo forte. Volavo in alto, mi sentivo libera, ma allo stesso tempo avevo paura di cadere.

Ad un tratto si fermò e mi guardò dicendo:
- quando ti spingi da sola sei al sicuro ma ti annoi, arriva qualcuno, ti spinge più forte ti sento libera, ma puoi cadere da un momento all'altro.-

- La vita è un'altalena. Ci sono momenti in cui voli alto e altri in cui rischi di cadere -

- Hai ragione Ariana, ma io voglio sempre volare in alto... come posso fare?-

- Inizia a scegliere le persone che sono ultime, perché se c'è posto per loro,c'è posto anche per te. E poi cerca di fare e pensare sempre a qualcosa che ti porti in alto.
In un linguaggio metaforico, scegli tu QUANTO alto spingere la tua altalena e quindi la tua vita-

Appena finito di parlare mi fece alzare dal suo trono con un gesto della mano e si sedette lei al mio posto.
Poi, come al solito, si mise a guardare il paesaggio davanti a noi.

Dopo qualche minuto di silenzio, decisi che era giunto il momento di andarmene.  La salutaii e tornai a casa.

Quella sera avrei dovuto trasformare Beatrice in Cenerentola......


LA RAGAZZA DELL'ALTALENADove le storie prendono vita. Scoprilo ora