Capitolo 4

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Taylor's P.O.V.

Due settimane dopo

Un amico saggio una volta mi disse non aggrapparti al passato. Vai avanti, vivi la vita

Sono passate due settimane da quando lavoro all'Intelligence ed ho ascoltato il mio amico, sono andata avanti. Voight voleva che Antonio e Adam andassero alla caserma 51 per fare delle domande sul caso. Io mi offrì volontaria, potevo aiutare. Principalmente però perché non ci andavo da un po'. Salì in macchina nel posto del passeggero mentre lui accendeva la macchina ed iniziava a lasciare il parcheggio

"Come va la gamba?" chiese

"Bene. Finalmente non devo più usare le stampelle ma devo ancora mettere il tutore finché il Dottor Rhodes non mi da il via libera"

"Hey, è una buona notizia"

Uscì dal parcheggio. Sorrisi ed annuì "Già" in queste due settimane io ed Antonio ci siamo avvicinati. Mi ha dato un passaggio ogni giorno per andare a lavoro. Veramente mi sono avvicinata praticamente a tutti. Tranne a Jay, l'ho trovato un po' strano. Dopo essere arrivati alla caserma iniziammo ad entrare dentro. Mi mancava questo posto

"Vado a parlare con Boden" mi disse Antonio

Io annuì e lui andò. Entrai nella stanza principale vedendo tutte facce familiari sedute in giro "Hey, guardate chi c'è!"

Tutti si girarono e sorrisero "Hey, ragazzi"

Shay corse verso di me e mise il suo braccio intorno al mio collo "Già ti manca questo posto?"

Ridacchiai "Lo sai che sarà sempre così"

Lei ridacchiò ed andò a sedersi vicino a Gabby "Hey, posso parlarti fuori?" mi chiese Kelly avvicinandosi

Io annuì ed uscimmo. Camminammo fuori la caserma "Come sta la tua gamba?"

Io misi le mani nella giacca di jeans "Piuttosto bene, ho un appuntamento a breve allo Chicago Med per vedere quando posso togliere il tutore, il che non sarà tanto presto"

Lui ridacchiò "Non preoccuparti, le cose hanno un loro modo di lavorare"

Io annuì "Si, lo so"

Lo guardai e lo vidi mentre guardava il pavimento "Hey, ascolta" disse guardandomi "Sono stato davvero bene la notte scorsa"

"Si, anch'io. E la notte prima, e la notte prima ancora" gli sorrisi. Ci sono state delle cene e siamo andati a vedere dei film nelle ultime settimane

Lui annuì "Già"

"Hey, ho tutto quello di cui ho bisogno. Sei pronta ad andare?" mi chiese Antonio venendo fuori

Mi schiarì la gola lievemente "Uh, si. Si"

"Va bene, ci vediamo più tardi" mi disse Kelly

Annuì mentre Kelly andava via. Lo guardai con ammirazione mentre andava via"

"Da quanto tempo lo frequenti?"

Mi girai verso Antonio "Cosa? No, cioè, siamo solo amici"

"Si, perché sembrava proprio quello"

"Andiamo" dissi camminando verso la macchina

"Andiamo, puoi dirmelo" disse camminando dietro di me

Sorrisi a me stessa mentre aprivo lo sportello del passeggero "Lascia stare Antonio" iniziò a guidare per tornare al distretto

"Hey hai detto prima che sei stato tu a portare Jay al distretto giusto? Lo conosci abbastanza bene?" chiesi

"Si, è giusto"

"Quindi che cos'è quel cassetto chiuso a chiave alla scrivania di Jay?" chiesi

Mi guardò per un secondo "Di cosa stai parlando?"

"Cioè, ho visto tutte le atre scrivanie e lui è l'unico che ha un cassetto chiuso a chiave. Che cos'ha lì dentro? Tu devi sapere qualcosa"

"Hmm no, non so niente. Non ho mai chiesto"

Guardai fuori il finestrino "Hmm"

Una volta al distretto entrammo ed andammo di sopra. Una volta su notai che nessuno era lì "Dove sono tutti?" chiesi

"Sono tutti separatamente fuori per il caso" spiegò

Questo mi fece venire un'idea "Antonio puoi andare giù e vedere se Jay ritorna? Se viene fammelo sapere"

"Cosa? Taylor" mi guardò

"Tony per favore. Se sale di sopra prova a fermarlo. Mandami un messaggio quando sta salendo"

Rimase immobile "Per favore" lo pregai

Lui esalò "Va bene" si girò e scese le scale

Presi il telefono e lo poggiai sulla scrivania di Jay. Mi guardai intorno per cercare una chiave, ma non la trovai. Presi una forcina dai miei capelli e cercai di sbloccare la serratura

-

Antonio aspettava in fondo alle scale un qualche segno di Jay "Merda" mormorò a se stesso quando vide Jay entrare nella struttura "Hey, Jay"

"Hey, che succede?" chiese mentre Antonio si fermava di fronte a lui

"Ascolta, devo chiederti una cosa"

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"Si!" esclamai lievemente quando la serratura scattò. Rimisi la forcina a posto ed aprì il cassetto. Notai un fascicolo, lo presi per vedere se ci fosse altro ma c'era solo quello. Lo tirai fuori e mi sedetti sulla sua sedia. Sospirai mentre aprivo il fascicolo. I miei occhi si spalancarono non appena lo feci

Taylor Marie Halstead "Ma che diavolo ..." dissi a bassa voce. Sentivo il mio cuore iniziare a battere velocemente. Girai i fogli ed il mio cuore andava sempre più veloce. Il mio certificato di nascita è qui, non l'ho mai avuto. Feci passare lo sguardo sul certificato, ma gli occhi erano fissi sui nomi. I nomi dei miei genitori. Ricordo Antonio mi disse i nomi dei genitori di Jay, esattamente gli stessi che erano sul mio certificato di nascita

Il mio telefono iniziò a vibrare, lo controllai velocemente. Jay stava salendo. Ero senza parole, velocemente richiusi il fascicolo e lo rimisi all'interno del cassetto. Potevo sentire dei passi avvicinarsi. Silenziosamente chiusi il cassetto, mi alzai prendendo il telefono e mi diressi velocemente alla mia scrivania, zoppicando in realtà. Jay venne su per le scale seguito da Antonio. Jay andò dritto alla sua scrivania ed Antonio si girò verso di me

Io semplicemente guardai da un'altra parte. Non potevo ancora credere a quello che avevo visto. Solo 5 minuti più tardi il resto della squadra salì lentamente. Okay, potevo farlo. Mi alzai dalla mia scrivania ed andai verso Jay "Posso parlarti per un minuto?"

Jay's P.O.V.

Guardai Taylor per un secondo prima di annuire con la testa. Ci alzammo ed andammo in un'altra stanza. Lei si voltò verso di me

"Sto per chiederti una cosa ed ho bisogno che tu sia sincero con me" incrociò le braccia al petto

Deglutì duramente "Okay"

Guardò il pavimento prima di guardare me di nuovo "Chi sono io, per te?"

Esalai, merda. Lo sapeva, ma sapevo voleva sentirlo da me. Non potevo scamparla "Sei mia sorella, mia sorella biologica"

Mi guardò per un minuto. Iniziò a camminare sorpassandomi, ma cercai di prenderlo il braccio "Taylor .." iniziai

"Non toccarmi" disse con un sibilo. Presi un respiro profondo mentre lei andava via


Holding On [Traduzione Italiana]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora