Taylor's P.O.V.
Louis Dudek una volta disse ciò che viene perdonato è sempre ben ricordato
"Posso chiederle una cosa?" chiesi al Dottor Rhodes. La mattina seguente, era ancora presto e nessuno ancora era arrivato
"Certo" disse mentre si toglieva i guanti per buttarli
Alzai la mano e mi toccai la fronte per un secondo "Per quanto tempo sono stata incosciente? O meglio ancora, cos'è successo?"
Lui sospirò e si girò verso di me. Non sapevo se voleva davvero dirmelo "Per favore" dissi
"Hai subito delle ferite piuttosto gravi. E ne avevi una alla testa che ci ha fatto preoccupare"
Lo guardai confusa "Ti ricordi cosa è successo?"
"Io uh, non ricordo niente" confessai il che mi fece pensare alla cosa ancora di più
"Beh, a causa del trauma alla testa sei stata attaccata ad una macchina per un po'. E non hai avuto attività celebrale per un po'"
Sospirai. Dannazione era davvero successo? "Ho ordinato una TAC e praticamente con un miracolo la tua attività celebrale è aumentata ed è migliorata col passare dei minuti. Ora sei qui"
Guardai brevemente le mie mani, non mi sentivo nemmeno come se tutto quello fosse successo a me "Grazie"
Ci fu uno bussare alla porta, girai la testa e sorrisi quando vidi chi era "Torno più tardi per controllarti" disse il Dottor Rhodes mentre lasciava la stanza
"Hey" dissi con un sorriso enorme
Antonio si avvicinò e mi salutò con un bacio "Hey, scusa non sono potuto venire ieri quando ti sei svegliata. Mi sono dovuto occupare di alcune cose a lavoro"
"Va tutto bene" dissi scuotendo la testa e sospirando mentre le nostre mani si unirono
"Come ti senti?" lui si avvicinò di più e mi spostò alcune ciocche dietro l'orecchio
"Sto bene" dissi lievemente "Solo un po' affamata, il cibo dell'ospedale fa schifo"
Lui ridacchiò "Va bene, ti vado a prendere del cibo"
"Sei sicuro? So che devi andare a lavoro e tutto"
"Non aggiungere altro. In più Voight mi lascia essere in ritardo. Sa che sono qui" disse alzando le spalle
"Aspetta, Voight sa di noi?" il cuore iniziò ad andare veloce
"Beh no, ma non preoccuparti di questo. Torno subito" si avvicinò e mi baciò la fronte. Lo guardai andare via
Mi guardai intorno nella stanza. Odio gli ospedali, specialmente l'odore. Presi il telefono ed iniziai ad andare si Facebook. Nemmeno un minuto dopo qualcuno entrò nella stanza. Alzai lo sguardo per vedere Jay in piedi davanti a me
"Hey"
Pressai le labbra insieme, guardai il telefono prima di bloccarlo e metterlo via "Hey" è un po' imbarazzante considerando cosa fosse successo prima di arrivare qui
"Come ti senti?" chiese mentre metteva le mani in tasca
"Bene" penso percepisca anche lui questo imbarazzo
"Ascolta Taylor" iniziò avvicinandosi al lato del letto "Mi-mi dispiace"
"Per cosa?"
Lui sospirò "Per tutto, specialmente per il modo in cui ti ho parlato qualche settimana fa"
"Già, le cose che hai detto erano molto offensive"
"Si, ma io stavo solo cercando di prendermi cura di te"
Lo derisi "Perché? Dimmi cos'ha di così male Antonio, è davvero un bravo ragazzo"
"Lui è ... non voglio che ti ferisca"
"Jay, sono perfettamente capace di prendermi cura di me stessa. Non c'è bisogno che mi dica tutte queste cose"
Sospirò "Lo so, ho esagerato e mi dispiace tanto, davvero"
"Jay sei mio fratello e ti voglio bene. Ma ora ho solo bisogno di tempo per pensare"
Lui guardò il pavimento e sembrava sconfitto. Mi sentivo male, ma non potevo togliermi dalla testa le cose che aveva detto. Il suo telefono iniziò a squillare, lui lo prese e vide chi lo stesse chiamando "Ti vengo a trovare più tardi" fece un paio di passi indietro ed andò via
Sospirai profondamente. Per gran parte del giorno mi vennero a trovare persone da lavoro. Quasi tutti, tranne Jay che non tornò più. Pensai a lui tutto il giorno, forse non avrei dovuto dire quello che ho detto ma, cioè, non posso togliermi dalla testa quello che ha detto. Quella notte Antonio restò con me
Mi svegliai nel bel mezzo della notte praticamente al buio. L'unica luce che c'era veniva dalla porta di fuori. Girai la testa per vedere Antonio dormire profondamente sulla sedia, lo sapevo per il suo lieve russare. Mi tolsi la coperta che mi copriva le gambe. I miei piedi toccarono il pavimento fresco
Mi fissai i piedi e feci un passo in avanti, fortunatamente non caddi anche se le mie gambe tremavano. Guardai Antonio e vidi che non si era mosso. Tolsi la flebo dal braccio e sussultai al lieve dolore che sentì. Lasciai stare e continuai a camminare verso la porta. Presi la maniglia e aprì la porta lentamente
Tutte le luci erano accese, ma nessuno era in giro. Camminai nel silenzio del corridoio. Io mio cuore saltò quando la porta che avevo aperto sbatté, mi girai verso il corridoio e continuai a camminare "Hey" urlai
Più avanti sentì un tintinnio in una stanza. Per qualche ragione continuai a camminare "C'è qualcuno?" urlai di nuovo
Mi fermai e mi guardai intorno "Okay, perché ho appena chiesto che qualcuno fosse qui? Perché diavolo sto parlando da sola?"
Presi un respiro profondo e mi rigirai. Il mio cuore iniziò ad andare veloce quando guardai il pavimento. Sangue, grosse gocce di sangue formavano un sentiero. Lo seguì e mi portarono nella stanza da cui proveniva quel rumore. Entrai nella stanza che era quasi al buio, tranne che per una luce tremolante
Ansimai e feci un passo indietro, ma finì contro la porta. Portai la mano alla bocca "Oh mio dio" la mia voce tremava, spaventata. Il rumore si fermò e quel mostro mi guardò. I miei occhi finirono su qualcuno sul pavimento. il sangue circondava il suo corpo, Jay
Mi mossi verso di lui, ma il mostro si mise di fronte a me "Derek" mormorai "Stai lontano da me!" la mia voce aumentò
C'era un sorriso maligno sulla sua faccia. Lui prese un coltello e il mio istinto su quello di spingerlo e correre via. Mi girai e corsi ma sentì mi sentì spingere sulla schiena. Finì sul pavimento e mi girai verso di lui mentre lui era in piedi vicino a me "Perché non sei solo morta?" la sua voce era così potente. Alzò il coltello e io urlai con tutti i polmoni
"Taylor, Taylor" sentì una voce ma continuai ad urlare "Taylor, apri gli occhi"
Li aprì trovandomi seduta nel mezzo del letto con le braccia di Antonio intorno a me. Smisi di urlare, ma avevo il respiro pesante "Taylor, va tutto bene"
Le lacrime iniziarono a formarsi e non potevo smettere di respirare così pesantemente. Girai la testa per vedere Antonio guardarmi "Antonio" sussurrai
Lui portò una sua mano sul mio viso "Va tutto bene. Respira, va tutto bene" il suo tocco, il modo in cui mi toccò la faccia ... in qualche modo il mio respiro stava rallentando
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Holding On [Traduzione Italiana]
FanfictionTaylor Marie Halstead è un vigile del fuoco. Lei ama esserlo: le sfide, le sensazioni che prova quando salva persone da un edificio in fiamme o in un incidente. La sola cosa che le fa paura è andare a lavoro e non fare più ritorno a casa. Lei ama la...