Qualcuno una volta ha detto che l'insanità fa sempre la stessa cosa, ancora ed ancora ma si aspetta sempre risultati diversi
Antonio's P.O.V.
I nostri occhi si incontrarono subito "Ciao" disse lei finalmente
Mi feci da parte "Entra"
Lei si fece avanti ed entrò in casa. Io chiusi la porta ed in quel momento iniziò l'imbarazzo. Misi le mani nelle tasche dei jeans e mi fermai semplicemente
"Hai fame?" chiesi andando lentamente verso il soggiorno
Lei scosse la testa "Ho mangiato prima al distretto, ma grazie"
Ragazzi, le cose si fanno imbarazzanti "C'è la camera degli ospiti pronta in qualsiasi momento tu voglia salire ed andare a dormire"
Lei annuì "Grazie, sono piuttosto stanca quindi penso andrò a dormire"
"Già, sarò in camera mia se hai bisogno" alzai la mano e strofinai la parte posteriore della mia testa
Lei mi fece un sorriso metallico ed andò via
La guardai mentre andava via. Avevo ragione ed anche Gabby. Non avrei dovuto rompere con lei. Sospirai e mi incamminai verso la mia stanza. Entrai e mi sedetti semplicemente sul letto. Stetti seduto per circa 5 minuti finché mi alzai di nuovo e le mie gambe persero il controllo. Col tempo capì che ero alla porta della stanza degli ospiti. La porta era chiusa ed io rimasi in piedi proprio lì di fronte, ci misi tutto me stesso per non bussare a quella porta
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Taylor era seduta sul letto pensando e ripensando. Tutto quello che voleva era parlare con Antonio. Si alzò e camminò silenziosamente fino ad essere di fronte la porta. Alzò la mano e lentamente la portò alla maniglia. Si sentiva strana, come se lui fosse in piedi dall'altro lato della porta
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Formai un pugno con la mano e la alzai verso la porta. Stavo per bussare, ma la mia mano rimase per aria senza muovere un muscolo. Stetti solo in quella posizione per quasi un minuto prima di abbassare la mano e, lentamente, andare via
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Taylor deglutì lievemente desiderando di far girare la mano ed aprire la porta, ma non lo fece. Rimise la mano al suo fianco. Per circa un minuto stette ferma in piedi, ma qualcosa scattò: prese la maniglia e la girò. Sentì il suo cuore fare un tonfo morbido mentre cadeva a terra. Lui non c'era
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Ritornai in camera mia e mi diressi alla finestra. Spostai la tenda per vedere fuori. Anche se non volevo Voight aveva insistito per avere una macchina di pattuglia di fuori. Mi sdraiai a letto ed esalai profondamente. Presi il mio telefono ed andai sulle foto. Circa la metà delle foto ritraevano me e Taylor. Spesi 30 minuti a guardarle finché non feci quello che avevo giurato di non fare: mi addormentai, lasciando Taylor indifesa se fosse successo qualcosa
Taylor's P.O.V.
Vidi gli agenti di pattuglia fuori stare seduti lì. Sospirai e mi sdraiai a letto, non volevo addormentarmi. Sapevo di essere al sicuro a causa degli agenti fuori, la casa chiusa ed Antonio nell'altra stanza. Quello che non aiutava era il letto confortante su cui ero sdraiata. In nemmeno 5 minuti mi addormentai profondamente
Mi svegliai per un forte tuono che sembrava provenisse dalla stanza. I miei occhi si aprirono e mi sedetti guardandomi intorno. Il rumore si ripresentò e i miei occhi si spalancarono quando notai la finestra aperta. Mi alzai velocemente e la chiusi saldamente. Sapevo di non averla aperta. La porta era quasi aperta ed iniziai a camminare per cercare Antonio, magari l'aveva aperta lui. Poco dopo essere uscita dalla stanza sentì dei rumori al piano di sotto. Di buon grado iniziai ad andare verso il piano di sotto. Vidi le luci di fuori e sentì quel rumore ripresentarsi non molto dopo. Dopo essere arrivata di sotto mi assicurai che la porta principale, che era proprio di fronte a me, fosse ben chiusa
Mi voltai verso la stanza da pranzo e la cucina. Non aiutava che le luci fossero spente e che la luce andasse a scatti. Raggiunsi una lampada, ma questa non si accese. Poi raggiunsi l'interruttore per accendere le luci principali ma nemmeno loro si accesero. La paura iniziò ad impossessarsi di me quando mi resi conto di cosa stesse succedendo. Lui era qui ed aveva tolto la luce
Le mie gambe corsero velocemente verso la cucina e presi un coltello dal tavolo. Sentì un rumore nella stanza affianco che era il soggiorno. Cercai di rimanere calma ma ogni nervo del mio corpo mi stava dicendo di correre ... da Antonio. Mi inginocchiai vicino al mobile alto della cucina in modo, fortunatamente, da non essere vista. Mi mossi lentamente ma non sentì più molto rumore
Mi alzai, ma continuai a stingere saldamente il coltello. Girai la testa per guardare fuori e lui era in piedi, sotto la piaggia, mentre mi guardava. Lasciai uscire un forte urlo e mi buttai all'indietro. Le mie gambe e le mie braccia stavano tremando in maniera incontrollabile. Sentì un rombo di tuono e un lampo illuminò la stanza
Urlai di nuovo quando sentì un paio di braccia avvolgersi intorno a me
"Shhh, sono io ... sono io" sentì la voce di Antonio dietro di me
Mi calmai per un breve secondo ma continuai a tenere il coltello fermamente nella mia mano "È lì fuori" dissi molto freneticamente
"Stai qui" sussurrò mentre si alzava e correva fuori come se fosse niente
Io rimasi a terra singhiozzando lievemente senza lasciare il coltello. I tuoni e i lampi continuarono e oltre a quello non sentì Antonio. Finalmente mi alzai con le gambe tremanti per essere stata in quella posizione a lungo. Mi guardai intorno e continuai a farlo cercando di trovarlo. Strillai quando sentì qualcuno prendermi una spalla
"Sono io" sentì la voce di Antonio dietro di me
Non appena mi girai lo vidi lì, bagnato fradicio. Aveva lo sguardo più preoccupato del mondo sulla sua faccia. Lo guardai e rimasi completamente immobile
"Va tutto bene, è andato via"
Io deglutì difficilmente
"Puoi lasciare il coltello ora, va tutto bene" raggiunse la mia mano che stava ancora impugnando il coltello
Stavo tremando e di buon grado lasciai andare il coltello. Lui lo mise sul tavolo. Afferrò le mie braccia e mi guardò assicurandosi che non fossi ferita fisicamente. Mi sentì riconoscente. Lo guardai e senza aspettare nemmeno un secondo le mie braccia andarono intorno al suo collo
"Va tutto bene" sussurrò mentre avvolgeva le sue braccia intorno a me
Non avevo realizzato quando bagnato fosse e quanto mi stessi bagnando io. Non me ne importava comunque, volevo solo sentirmi protetta. Lui mi strinse forte e non mi lasciò per almeno 5 minuti. Quando finalmente ci staccammo, le nostre facce erano a soli pochi centimetri di distanza
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Holding On [Traduzione Italiana]
FanfictionTaylor Marie Halstead è un vigile del fuoco. Lei ama esserlo: le sfide, le sensazioni che prova quando salva persone da un edificio in fiamme o in un incidente. La sola cosa che le fa paura è andare a lavoro e non fare più ritorno a casa. Lei ama la...