Capitolo 12

1.3K 47 0
                                    

Jay's P.O.V.

Marcus Cicero una volta disse la vita del morto si trova nella memoria dei vivi

"Okay grazie" disse Erin mentre attaccava al telefono. Si alzò e prese il suo giubbotto bussando alla porta dell'ufficio di Voight

"Che succede?" chiese Atwater. Io la guardai solo quando Voight uscì dal suo ufficio

"Dobbiamo andare allo Chicago Med. Si tratta di Taylor" ci informò

Mi alzai senza esitazione, presi il giubbotto e raggiunsi le scale. Il mio cuore batté forte per tutto il tragitto. Andammo in una macchina ed accendemmo le sirene. Continuavo a ripetermi tutto quello che era successo la sera prima nella mente. 'Esci immediatamente da casa mia!' continuava a ripetersi come un'eco nella mia mente. Dopo essere arrivata in ospedale corsi verso il pronto soccorso e vidi delle persone spingere qualcuno in una stanza

Rallentai ed iniziai a camminare verso di loro, Adam ed Alvin erano lì. Sembrava fossero arrivati nello stesso nostro momento "Era lei?" chiesi puntando lo sguardo a qualcuno che l'aveva portata nella stanza "Era davvero Taylor?" continuai a camminare, ma Alvin mi fermò. Le lacrime erano già pronte ad uscire

"Jay, solo ... resisti" disse Alvin tenendomi

Non potevo credere a quello che stava succedendo "Oh mio dio" mi coprì la faccia con le mani e mi girai. Avevamo litigato, l'avevo vista solo la notte prima. Poi accade questo

Andammo tutti nella sala d'aspetto. L'intera squadra aspettava in giro per avere qualche notizia su di lei

"Dov'è Antonio?" chiese Erin

"Doveva occuparsi di alcune cose, e non risponde al telefono" disse Voight

Io avevo le mani incrociate e la schiena appoggiata al muro "Cos'è successo?"

"La sua macchina era parcheggiata fuori casa. Abbiamo bussato un paio di volte ma non ha risposto. Ho sbirciato dalla finestra ed ho visto un corpo a terra ma non sapevo fosse lei. Abbiamo forzato la porta e siamo entrati. Abbiamo controllato tutte le stanze e non c'era nessuno. Poi l'ho vista sdraiata sul pavimento della cucina. Respirava a malapena e mi sono tolto la giacca cercando di fermare l'emorragia. Era fredda. Non posso dire che tipo di ferita avesse, c'era troppo sangue" spiegò Adam

Tutti stettero in silenzio aspettando, ed aspettando "Dobbiamo tornare all'Intelligence. Ci occuperemo di trovare chiunque le abbia fatto questo" disse Voight e fece un paio di passi "Jay, stai con lei. Se ci sono degli aggiornamenti"

"Voi ragazzi sarete i primi ad essere chiamati" gli dissi. Tirò fuori la mano e la strinsi

Tutti iniziarono ad andarsene mentre io caddi su una sedia. Aspettai forse un'ora prima che il Dottor Rhodes venisse verso di me

"Jay" mi chiamò

Mi alzai dalla sedia "Come sta?"

Lui sospirò "Ha perso molto sangue, aveva diverse coltellate nell'addome e un taglio sul braccio. Erano gravi, ma fortunatamente non hanno colpito alcuna arteria. Sai per quanto tempo ha sanguinato?"

Scossi la testa "Non lo so ancora" dissi

Il Dottor Rhodes sospirò "Beh, deve aver sanguinato per un po' perché ha perso circa il 40% del suo sangue"

Gettai uno sguardo al pavimento "Oh mio dio" dissi sottovoce

"Sono stato capace di saturare le ferite, ma ho notato che ha una seria ferita alla testa"

"Ferita alla testa?" chiesi

Lui annuì "Ora, visto la grande quantità di sangue perso e il trauma alla testa mi dispiace, ma l'abbiamo attaccata ad una macchina"

Lo guardai incredulo "Ad una macchina? È celebralmente morta?" potei sentire il mio cuore affondare

"No, solo non è capace di respirare da sola a causa del trauma alla testa. C'è una macchina che l'aiuta ora. Faremo altri test non appena il gonfiore diminuisce" spiegò il Dottor Rhodes

Non potevo credere a quello che avevo sentito. Non volevo crederci. Volevo solo che stesse bene "Posso vederla?" la mia voce si ruppe

Lui annuì "206. Di sopra in terapia intensiva" si mise da parte. Lo oltrepassai e raggiunsi l'ascensore mentre presi il telefono

-

Erin era seduta alla sua scrivania sfogliando un fascicolo quando il telefono squillò. Rispose "Si" si fermò per almeno un minuto "Okay, grazie" attaccò e si alzò dalla scrivania "Hey ragazzi" tutti si focalizzarono su di lei "Ho appena avuto notizie da Jay dallo Chicago Med. Taylor è stata attaccata ad una macchina"

Tutti stettero in silenzio, tutti sapevano non fosse una buona notizia. Mouse uscì da una stanza e raggiunse la lavagna "Okay, ho scoperto che Taylor aveva due telecamere. Una affacciava sulla porta" spiegò attirando l'attenzione di tutti "Ora, alle 7 di questa mattina questo ragazzo era sui suoi gradini" appese una foto che mostrava un ragazzo con un cappuccio nero sulla lavagna "Nel momento in cui lei ha aperto la porta lui l'ha spinta dentro. Poi, alle 7:05 è uscito sbattendo la porta dietro di lui ed andando via. L'altra telecamera da sulla strada. Mostra lo stesso ragazzo andare verso questo SUV" disse appendendo un'altra foto alla lavagna "Ho cercato la targa ed è saltato fuori che appartiene a Jacob Garcia. Ho già mandato il suo indirizzo ai vostri telefoni"

Voight annuì "Okay, andiamo" tutti si alzarono ed andarono via

-

Ero in piedi fuori la porta guardando Taylor dalla finestra. Nemmeno 30 minuti prima il Dottor Rhodes mi ha detto che era attaccata ad una macchina, ed io non potevo ancora crederci. Mi girai sentendo dei passi rapidi avvicinarsi. Fantastico, proprio chi non volevo vedere. Antonio, ed è in ritardo. Mostra quanto profondamente gli importi di mia sorella

"Hey, ho appena saputo. Come sta?" mi chiese Antonio avvicinandosi

Alzai la mano "Non avvicinarti nemmeno"

Mi guardò "Cosa? Jay ero occupato e non avevo il telefono con me.Che è successo?" guardò tra la finestra dietro di me

"Non mi interessa dov'eri. So di te e Taylor. Il fatto è che non apprezzo che mi abbiate mentito"

Lui sospirò "Senti, mi dispiace di non avertelo detto. Stavamo per farlo"

"Non importa. Sei 10 anni più grande"

Lui scosse la testa "Jay, l'età non conta"

"Si, invece. Ma ora come ora voglio che tu stiamo lontano da lei"

Antonio mi derise incredulo "Cosa? Andiamo, fammela vedere"

Jay si mise di fronte a lui impedendogli di andare dentro "No. Mia sorella è attaccata ad una macchina. Non mi interessa da quanto tempo vi frequentate. Stai lontano da lei"

Potei vedere si stesse infuriando, ma io lo ero già "Vai via"

I suoi occhi si accesero. Fece un paio di passi indietro "Dannazione!" urlò facendo girare un paio di persone verso di noi. Mantenni uno sguardo duro mentre lo guardavo andare via


Holding On [Traduzione Italiana]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora