Capitolo 17

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Antonio's P.O.V.

Leon Brown una volta disse la guarigione non è un processo notturno. È una pulizia quotidiana di dolore, una guarigione quotidiana della vita

Sono passate due settimane da quando Taylor è uscita dall'ospedale. È stata lì per una settimana e altre due a casa. Oggi tornerà a lavoro. Dopo essere passato a prenderla, parcheggiammo ed iniziammo a dirigerci verso l'entrata

"Non dovevi tornare a lavoro così presto" dissi

"Lo so Antonio, ma se fossi rimasta a casa un altro giorno sarei impazzita" disse guardandomi mentre camminava "Impazzita" ripetette

Ridacchiai "Giusto. Beh almeno sarai dietro una scrivania tutto il giorno"

"Beh grazie" disse sarcasticamente

"Sto solo dicendo che penso saresti dovuta rimanere a casa per più riposo"

"Mi sono riposata due settimane e si, starò praticamente dietro una scrivania tutto il giorno quindi starò bene"

Raggiungemmo le scale e cominciammo a camminare verso il paino di sopra "Antonio"

Mi fermai al secondo gradino mentre Taylor si fermò vicino a me "Merda" mormorai così lievemente che sperai Taylor non avesse sentito. Mi girai indietro "Laura" dissi con tono sorpreso

Fece un paio di passi verso di noi. Salì i gradini e mi abbracciò. Ero sorpreso e pensai lo sapesse perché non ricambiai "Come stai?" chiese con un sorriso

"Sto uh, bene"

Guardò Taylor vicino a me. il suo sorriso più o meno si spense "Posso parlarti da solo Antonio?"

Io sospirai e mi girai verso Taylor "Starò uh, dentro" si girò e fece il resto delle scale. Mi rigirai verso Laura

"Chi è quella ragazza?" mi chiese Laura

Misi le mani in tasca "È qualcuno con cui lavoro qui"

Incrociò le braccia "È la tua ragazza?"

"Che stai facendo qui Laura?" chiesi evitando la domanda

"Puoi guardare i bambini stasera?"

Annuì con la testa "Perché non mi hai solo chiamato per dirmelo?"

Lei si mosse da un lato all'altro "Perché volevo vederti"

La derisi "Okay" mi girai ed inizia a salire le scale

"Farai meglio a non avere una ragazza Antonio" disse con un atteggiamento infastidito

Mi fermai e mi rigirai "Ciao Laura" un'altra volta mi girai, alzai gli occhi al cielo ed entrai dentro. Dopo aver messo il codice feci gli altri gradini e tolsi la giacca lasciandola sulla mia sedia. Notai Taylor nella sala del caffè così mi diressi lì. Iniziai a prepararmi un caffè come stava facendo lei

"Così quella è Laura, vorrei dire che è stato un piacere conoscerla, ma in realtà non volevo incontrarla" commentò

Continuai a farmi il caffè "Mi dispiace per lei, non pensavo spuntasse così"

Taylor scrollò le spalle e mischiò il caffè "Va bene"

Iniziai a mischiare il caffè guardandola "Devo guardare i bambini stasera, vuoi venire?"

"Mi piacerebbe, mi è piaciuto incontrare i tuoi figli la scorsa settimana. Ma ho promesso a Jay un paio di giorni fa di passare la serata al suo appartamento. Io, Will e Jay ceneremo lì"

Annuì "Va bene, magari un'altra volta"

"Certo" feci qualche passo avanti "In più non voglio entrare nel dramma dell'ex-moglie" mi prese in giro

Io ridacchiai e le diedi una gomitata mentre era vicino a me "Sta zitta. Allora che ne pensi di domani sera? Laura si riprenderà i bambini"

Lei sorrise dolcemente "Si, suona bene"

"Okay, ti passo a prendere" portai la tazza di caffè alle labbra e ne presi un sorso. Le feci l'occhiolino

Lei prese la tazza e prima di andare via mi sorrise

Jay's P.O.V.

Dopo il lavoro io e Taylor tornammo al mio appartamento. Notai che stesse messaggiando con qualcuno e sapevo anche con chi. Volevo parlare con lei di quello, ma non sapevo se potevo. Più tardi quella sera Taylor andò a dormire mentre io e Will ci aprimmo una birra andando a sederci nel soggiorno

"Dal momento che ho lavorato la scorsa settimana, come sta Taylor?" chiese Will

Dopo aver preso un sorso di birra questo scese giù per la mia gola "Beh, sta andando bene, eccetto per gli incubi"

"Incubi?" chiese

Io annuì portando una gamba sul mio ginocchio "Si, mi ha detto di avere degli incubi ogni notte da quando si è svegliata"

Will sospirò "Ragazzi, non posso crederci. Dopo tutto quello che le è accaduto non è ancora finita"

"Si ma, abbiamo Jesse. L'unico che ha provato ad ucciderla. L'unico che ha quasi ucciso nostra sorella"

"Lo so, grazie per quello. Grazie alla tua squadra Jesse è finalmente in prigione, ma io dicevo emotivamente. Ti ha detto su cosa sono gli incubi?"

"In realtà no" mi meraviglio del perché tu non me l'abbia detto "Mi ha solo detto che si sveglia qualche volta sudata, respirando affannosamente o urlando"

I suoi occhi si spalancarono per un secondo "Wow, è per questo che è rimasta qui stanotte?"

Presi un altro sorso di birra "Si, mi ha detto di sentirsi più al sicuro qui"

"E che mi dici della casa di Antonio?" disse Will. So che lo aveva detto solo per farmi scombussolare

Alzai gli occhi al cielo "Cosa? Non approvi ancora che si vedano?"

"Non lo so, cioè, è 10 anni più grande di lei"

"Almeno sai chi è. In più la rende felice, questo è tutto quello che voglio per lei"

Io annuì e guardai il vuoto "Si, è vero. Penso che andrò a parlargli ora"

"Come ora? Jay hai bevuto, questo può aspettare fino a domani mattina"

Mi sporsi in avanti e posai la mia birra "Ho solo bevuto metà birra, posso guidare. E no, non penso questo possa aspettare fino a domani mattina"

"Va bene, starò qui per tenere d'occhio Taylor finché non torni"

"Grazie fratello" mi alzai e presi le chiavi. Dopo averle prese, raggiunsi la macchina, salì, misi in moto e raggiunsi la casa di Antonio. Dopo aver parcheggiato di fronte casa sua, spensi la macchina e scesi. Andai verso la porta e bussai aspettando poco meno di un minuto prima che Antonio aprisse

"Non so perché tua madre è così" urlò nella loro direzione mentre apriva la porta "Jay, hey" sembrò abbastanza sorpreso

"Hey, spero non sia venuto in un brutto momento" dissi riferendomi ai bambini

"Oh no, Laura mi ha lasciato i bambini per la sera. Entra" disse facendosi da parte

Entrai dentro e salutai i bambini con la mano mentre lui chiudeva la porta "Vieni" indicò la cucina. Entrai dentro e lasciai uscire un piccolo sospiro

"Come sta Taylor?" chiese

Annuì "Sta bene. Stava dormendo quando ho lasciato casa"

Lui annuì. Poi ci fu un silenzio imbarazzante tra di noi "Senti Antonio, tu ci tieni a Taylor lo vedo. E la differenza di età mi interessa, ma so che vi piacete a vicenda. Quindi, approvo che vi stiate frequentando"

Lui ridacchiò e sorrise "Grazie Jay"

"Va bene, ci vediamo domani amico" gli strinsi la mano e raggiunsi la porta. Prima di andare via mi girai verso Antonio "Prenditi cura di lei"

Lui annuì "Lo farò" lo salutai con la mano ed andai via, ora devo solo sistemare le cose con Taylor. Spero solo che possa perdonarmi 

Holding On [Traduzione Italiana]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora