Taylor's P.O.V.
Imania Margria una volta disse il nostro passato è quello che ci plasma nella persona che siamo oggi. Non ci definisce
Ero seduta nel retro dell'ambulanza con una coperta a coprirmi. Il terreno era tutto quello che potei guardare per un momento. Sangue, fu tutto quello che vidi quando lasciammo l'edificio. È stato un massacro, persone ferite pregavano per un aiuto. E Jasmine, era una mia amica. E lì il suo corpo stava a terra con un proiettile nella testa e molti altri in tutto il corpo
"Taylor"
Alzai lo sguardo vedendo Jay venire da me, o forse correre verso di me "Jay" sussurrai e mi alzai
Lui mi abbracciò dopo essersi avvicinato. Ricambia l'abbraccio e ragazzi, era bello abbracciarlo. Perché per un secondo ho creduto che non l'avrei più rivisto
"Stai bene? Cos'è successo?" chiese staccandosi ed esaminandomi
Io annuì con la testa "Si sto bene. Non so chi erano, forse terroristi"
"Taylor!"
Guardai oltre le spalle di Jay e vidi Antonio correre verso di noi "Hey, Taylor. Stai bene?" mi strinse avvicinandosi
Lo abbracciai strettamente "Si, si sto bene"
"Cos'è successo?" chiese mentre si staccava
Scrollai le spalle "Qualche maniaco è entrato nell'edifico ed ha sparato a tutti"
"Sei ferita?"
"No, sto bene. Sto bene. Possiamo tornare al distretto? Ho dei file nel computer che devo controllare"
"Cosa? Non esiste, te ne torni a casa" mi pressò Jay
"Ragazzi sto bene, davvero"
"Beh non spetta a noi deciderlo" disse Antonio guardando oltre le mie spalle
Brett si avvicinò perchè praticamente aveva sentito tutto. Si appoggiò all'ambulanza "La sua pressione è normale e sta bene, può andare dove vuole"
Sorrisi lievemente "Grazie Brett"
"Solo non fare niente di estremo come correre molto"
Ridacchiai e lei andò via. Mi girai verso i ragazzi "Possiamo per favore tornare al distretto? Non ci vorrà molto"
Antonio e Jay sospirarono "Okay, andiamo" salì nella macchina di Antonio. Dopo essere arrivati alla stazione andai dritta alla mia scrivania per controllare dei file mentre Antonio e Jay andarono da qualche altra parte. Finì velocemente e poco dopo mi ritrovai seduta sulla panchina nella stanza degli armadietti
Dei flashback iniziarono a passarmi per la mente. L'uomo che ci puntava la pistola. L'altro che mi guardava a terra. E l'aria fredda che circolava nella stanza. Guardai in basso verso le mie mani e notai che stessero tremando moltissimo. Era come se fossero incontrollabili, non potevo smettere di tremare
"Hey"
Unì le mani mentre alzando lo sguardo vidi Jay stare sulla porta. Tirai su col naso e deglutì "Hey"
"Pensavo avessi dei file da controllare" mi disse entrando e sedendosi vicino a me
"Si, io uh ... li ho già controllati" guardai in basso verso le mie mani e le separai. Le mani di Jay si sovrapposero alle mie facendole fermare dal tremore, ma potevo sentire dentro di me che c'era ancora
"Taylor"
Lo guardai con gli occhi lievemente umidi "Parlami" disse
Io tirai su col naso e scossi la testa "Sai, quando Jesse era a casa mia e cercavo di difendermi non avevo davvero paura. Ma quando io e Mouse eravamo in quell'ufficio il mio cuore batteva velocemente" puntai lo sguardo al pavimento ma lo rialzai subito "Avevo paura Jay, l'ho detto. Sentivo le urla delle persone che venivano sparate"
Sospirai e presi un respiro profondo "Jay, se quel vetro non fosse stato antiproiettile ... io e Mouse non saremmo qui. Non sarei più stata capace di rivedere te o Will o Antonio" e le lacrime uscirono
Immediatamente mi strinse in un abbraccio e questo non aiutò molto perché scoppiai solo sul suo petto. Tutto stava uscendo: il fatto che ero quasi morta due volte. Cioè, ero un vigile del fuoco prima, ma questo era diverso ... il modo era diverso. Mi tenni a lui come una bambina per un po' prima di staccarmi e tirare su col naso un paio di volte. Mi allungai verso il mio armadietto aperto e presi un paio di fazzoletti
Una volta soffiato il mio naso rosso mi alzai per buttarli e mi schiarì la gola "Io uh, vado a casa"
Jay si alzò "Okay, ti accompagno"
"No, uh non ce n'è bisogno"
Lui fece un paio di passi verso di me "Okay ... allora ti ci porterà Antonio"
Scossi la testa "Seriamente non ce n'è bisogno. Posso tornare a casa da sola"
"Va tutto bene" dissi inclinando la testa "Buona fortuna per la camminata verso casa allora"
Pressai le mie labbra insieme e sospirai, merda "Okay, andiamo"
Lasciammo il distretto e lo lasciammo detto per Antonio. Dopo avermi accompagnato, mi lavai e mi rannicchiai a letto. Per l'intera notte non potei dormire, forse sonnecchiai un paio di volte per un paio di minuti ma quello fu tutto. La mattina dopo ero seduta in cucina guardando il vuoto. Un bussare alla mia porta interruppe i miei pensieri. Mi alzai ed andai verso la porta per aprire
"Antonio, hey" dissi
"Posso entrare?" sembrava impaziente
"Certo" mi misi da parte e lui entrò
"Stai bene? Sono stato preoccupato per te"
Annuì con la testa "Si, si sto bene"
Mi diede un abbraccio veloce poi mi guardò con uno sguardo strano "Cosa?" chiesi
"Ho sentito dei pettegolezzi e in realtà spero siano falsi" disse facendo, poi, un sospiro
"Che pettegolezzi?" incrociai le braccia al petto
"Sei stata a trovare Derek Holt a Stateville?"
La mia espressione cambiò completamente "Uh" mi guardò e sapevo di non potergli mentire "Si" dissi lievemente tenendo lo sguardo basso
Antonio mi derise "E quando me lo avresti detto?"
"Non te l'ho detto perché non era questa gran cosa" confessai
"Sei seria? Il ragazzo che ti ha quasi uccisa! Potrebbe non essere stato lui, ma l'ha ordinato"
Diventai scettica a causa della sua voce "Volevo solo fargli delle domande. Volevo sapere perché ha fatto quello che ha fatto"
"Ma perché non me l'hai detto? Me lo avresti mai detto?" mi chiese incredibilmente irritato
Lasciai uscire un sospiro "Antonio ..."
Lui alzò un dito verso di me "Non voglio sentirti" si girò ed iniziò ad andarsene
"Antonio" urlai, ma lui sbatté la porta dietro di lui. Mi girai e lasciai uscire un grugnito frustrato
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Holding On [Traduzione Italiana]
FanfictionTaylor Marie Halstead è un vigile del fuoco. Lei ama esserlo: le sfide, le sensazioni che prova quando salva persone da un edificio in fiamme o in un incidente. La sola cosa che le fa paura è andare a lavoro e non fare più ritorno a casa. Lei ama la...