Capitolo 29

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Bil Keane una volta disse ieri è storia, domani è un mistero, oggi è un dono di Dio. Ecco perché lo chiamiamo presente

Taylor's P.O.V.

Il giorno dopo mi facevano male le braccia per aver raccolto rocce e scavato. Fortunatamente non era così male dove abbiamo scavato, abbiamo finito per la notte. Ero seduta alla mia scrivania quando Platt venne di sopra e si fermò sui gradini

"Halstead, hai una visita"

Girai la testa vedendo che stava parlando con me. Annuì e lei andò via. Mi alzai dalla sedia ed andai al piano di sotto. Una volta lì Platt mi indicò la porta. Immaginai che chiunque fosse mi stesse aspettando fuori. Sorpassai un paio di agenti in piedi davanti la porta ed uscì fuori. Fui sorpresa quando vidi il ragazzo di ieri "Uh, ciao"

"Ciao" disse con un sorriso "Spero non sia venuto in un brutto momento"

Misi le mani in tasca "Uh no, sono solo sorpresa. Non sapevo fossi stato dimesso dall'ospedale così presto"

Lui scrollò le spalle "Già, beh niente di grave solo una ferita alla gamba. Grazie a te sono vivo, mi chiamo Mason Campbell" mi tese la mano

"Taylor Halstead" dissi mentre gliela stringevo

Ci staccammo e lui mi porse una scatola di cioccolatini "Questi sono per te, sai ... per avermi salvato" sorrise

Li accettai felicemente "Non dovevi ma grazie"

"Non è un problema. Dovrei farti tornare a lavoro" fece un passo indietro

Io annuì lentamente "Uh si, grazie ancora per questi. È stato bello vederti"

"Anche per me" sorrise e mi salutò con la mano prima di andarsene

Mi girai e ritornai dentro. Salì di sopra e lasciai la scatola di cioccolatini vicino a me mentre mi sedevo alla mia scrivania. Accesi il computer ed iniziai ad usarlo mentre tutti stavano arrivando. Erin si avvicinò alla mia scrivania

"Hey, ho bisogno dei documenti dell'altro giorno"

Io annuì "Nessun problema"

Diede un colpetto alla mia scrivania "Grazie" poi pensai i suoi occhi si fossero fermati ai cioccolatini "Ammiratore segreto?" mi guardò formando un sorriso

-

Antonio era seduto alla sua scrivania facendosi gli affari suoi quando sentì Erin dire 'Ammiratore segreto?' a Taylor. Lui alzò la testa lievemente vedendo Erin riferirsi ad una scatola di cioccolatini sulla scrivania di Taylor. Un'improvvisa ondata di gelosia lo colpì. Qualcuno le aveva portato una scatola di cioccolatini e ad Antonio non piaceva. Lentamente ritornò a guardare in basso, tenendo le orecchie sintonizzate sulla conversazione delle ragazze

-

"Uh non è davvero nessuno"

"Amedei Porcelana" lesse l'etichetta "Ho sentito che sono alcuni tra i cioccolatini più costosi, è qualcuno" lei ridacchiò

Io ridacchiai nervosamente "Sai cosa, li vuoi? Non sono davvero una fan di questo tipo" li presi

"Davvero?" chinò la testa un po' verso il basso

Io annuì "Si, prendili"

"Beh sai a chi piacciono tanto?" la guardai aspettando che me lo dicesse "Platt"

Annuì lievemente "Buona idea" sorrise e mi alzai. Mi diressi al piano di sotto e mi avvicinai a Platt "Hey, allora ho sentito che ti piacciono questo tipo di cioccolatini" dissi mettendoli sul bancone

"Amedie Porcellana" dissi con un sussulto "Sono i migliori cioccolatini in circolazione. Come li hai avuti?"

Sospirai "Ehh da qualcuno, ma non sono tanto fan del cioccolato"

Lei aprì la scatola, poi guardò me "Era quel ragazzo che è venuto a visitarti. Hai un nuovo ragazzo Halstead?"

Internamente alzai gli occhi al cielo "No, è solo qualcuno che ho salvato dalle macerie ieri. Voleva essere gentile"

Mi guardò "Beh chi dorme non piglia pesci" ne mise uno in bocca e si voltò. Io ridacchiai ed andai via

Più tardi quella sera, io e Jay andammo a fare spesa al negozio di alimentari. Lui spingeva il carrello e noi prendevamo qualcosa dal corridoio in cui eravamo

"Allora, hai parlato con Antonio?" chiese

Io ero dall'altro lato per prendere qualcosa quindi ci mostravamo le spalle reciprocamente "No. Perché, ha detto qualcosa su di me?" mi girai freneticamente spingendo le spalle in su e fui praticamente faccia a faccia con lui

Lui portò la testa all'indietro "Uh no. Stavo solo chiedendo"

Abbassai le spalle "Oh" dissi tristemente

"Voi ragazzi dovete sistemare le cose, seriamente"

Presi degli 'Hamburger Helper' e li misi nel cestino "Non sono io. Cioè, voglio parlare con lui ma non sono sicura lui voglia parlare con me"

"Si beh-" iniziò a dire ma il suo telefono lo fermò perché iniziò a suonare. Si fermò per prenderlo. Io continuai a camminare per altro mezzo corridoio ed arrivai alla fine. Guardai gli oggetti sullo scaffale. Mi girai verso un altro corridoio, e una volta fatto, alzai la testa; potevo vedere fuori grazie ai vetri puliti. Mi fermai sui miei passi quando vidi Mason Campbell, fuori sul marciapiede, mentre mi guardava

Sentivo come se avessi un grande nodo alla gola; stetti lì, in piedi, a guardarlo mentre lui guardava me. Mi fece uno strano ghigno inquietante. Mi sentivo vulnerabile e così piena di paura in quel momento. Sentì una mano sulla mia spalla e mi lasciai scappare un sussulto spaventato mentre mi girai e vidi Jay

"Stai bene?" chiese

Mi girai di nuovo ma Mason non era più lì. Era andato via. Deglutì difficilmente di nuovo e mi rigirai "Si, sto bene" cercai di fare del mio meglio nel fargli un sorriso e penso funzionò

"Quindi non lasciare che Will ti aiuti nel preparare gli spaghetti perché ricordi cos'è successo l'ultima volta?" iniziò a dire mentre spingeva il carrello e raggiungevamo le casse. Lui poi ridacchiò da solo e continuò a parlare

Io iniziai a camminare accanto a lui, ma la mia mente era da tutt'altra parte. Quel Mason stava davvero iniziando a farmi rabbrividire

Holding On [Traduzione Italiana]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora