Capitolo 5

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Taylor's P.O.V.

Benjamin Franklin una volta disse l'onestà è la miglior condotta

Non sapevo cosa stessi facendo, ma dovevo andare via da lì. Non potevo guidare così presi un taxi. Andai dritta all'appartamento di Kelly perché lui era appena uscito

"Aspetti qui" dissi al tassista mentre scendevo dalla macchina ed entravo nel palazzo. Una volta su bussai alla porta del suo appartamento. Aspettai solo un minuto prima che aprisse la porta

"Hey, Taylor"

Entrai senza essere invitata, normalmente non lo faccio ma ero infuriata al momento "Non crederai a cosa mi è appena successo" dissi girandomi verso di lui

"Taylor, io ..." iniziò

"Jay è mio fratello, mio fratello biologico" rivelai

Lui esalò "È fantastico"

Inizia a camminare avanti e indietro per un breve tratto "Si, questo è quello che pensavo ma lui lo sapeva. L'ha saputo per tutto il tempo. Cioè, ha un fascicolo su di me. In un cassetto chiuso a chiave. Che razza di ragazzo lo fa? Quale razza di fratello lo fa? Cioè, lavoro con loro da due settimane e non ha mai deciso di menzionare la cosa, nemmeno una volta"

"Kelly?"

Girai la testa per vedere una ragazza uscire dalla stanza di Kelly. Non indossava niente se non una sua maglia "Stella?"

Lei ridacchiò nervosamente "Hey Taylor"

Guardai Kelly "Taylor, posso spiegarti"

Iniziai a camminare, lo sorpassai ed andai verso la porta "Lascia perdere"

"Taylor, aspetta" disse dopo aver sospirato

"Seriamente Kelly, non mi toccare" camminai, o meglio zoppicai, via da casa sua e dal palazzo

Entrai nel taxi "Mi porti a casa" gli dissi facendo cadere la schiena contro il sedile. Dopo avermi portato a casa mandai un messaggio ad Antonio per dire a Voight che avevo dovuto lasciare il lavoro perché la gamba mi faceva male. Buona scusa, pensai. Doveva essere messa piuttosto male se avevo lasciato il lavoro così

Antonio continuò a messaggiarmi e mi scrisse chiedendomi cosa stesse succedendo. Ma io non gli risposi, volevo dirglielo di persona. Anche Kelly continuava ad invadermi il telefono di chiamate, ma era l'ultima persona con cui volevo parlare al momento. Proprio dopo la fine del turno di Antonio, sapevo sarebbe andato nella sua palestra di box. Quindi andai lì. Dopo essere arrivata entrai dentro vedendo persone sparpagliate intorno a boxare. Mi guardai intorno per cercarlo ed una volta che mi vide chiese ad un'altra persona di aiutare la persona che stava aiutando lui. Si tolse i guanti e camminò verso di me

"Hey, stai bene?" mi chiese portandomi fuori, lontano dal rumore

Annuì con la testa "Penso di si, cioè andrà bene?"

"Taylor che succede?"

"Jay, è veramente mio fratello. Mio fratello biologico" spiegai

"C'era questo nel cassetto chiuso?" mi chiese incrociando le braccia al petto

Guardai un secondo il pavimento "Si, c'era un fascicolo su di me, e senti ... lui ha il mio certificato di nascita lì dentro che io nemmeno ho. Cioè, lo sa da tanto tempo. Non ha mai detto niente a nessuno di voi ragazzi? Niente riguardante me?"

Antonio guardò oltre me e scosse la testa "No, niente"

Esalai mentre premetti le labbra insieme "Ascolta, mi dispiace essere andata via così e grazie per avermi coperto il culo con Voight"

"Hey Antonio, abbiamo bisogno di te qui" un ragazzo giovane disse dall'interno

Antonio annuì al ragazzo e lui andò via "Non è un problema. Cosa hai intenzione di fare adesso?"

Lo guardai "Andrò a conoscere l'altro mio fratello. L'ho visto nel fascicolo: il nome di Jay, il mio e qualcun altro di nome Will. Apparentemente lavora allo Chicago Med"

Antonio mi toccò il braccio per confortarmi "Sta attenta. Fammi sapere se ti serve qualcosa"

Gli sorrisi "Lo farò" iniziai a camminare via mentre lui si trovava sulla porta

"Hey" urlò

Mi girai "Ti serve un passaggio?"

Scossi la testa "Sono in taxi, ma grazie" lo salutai con la mano e mi girai andando via. Sorrisi a me stessa mentre andavo verso il taxi. Salì dentro "Chicago Med per favore" dissi al tassista. Lui accese il motore e partì

Io giocherellavo con le dita e mi guardavo i piedi. Aspetta no, sto davvero sorridendo per Antonio? Cioè, siamo amici ... giusto? Non è possibile che abbia dei sentimenti per lui. Dopo essere arrivati presi i soldi dal borsellino e glieli diedi "Grazie"

Aprì la portiera e scesi. Presi un respiro profondo prima di entrare all'ospedale. Sembrava esserci molto lavoro. Camminai verso una ragazza che all'inizio vidi dietro il bancone

"Ciao" dissi

Lei mi guardò "Ciao, posso aiutarti?"

Era vestita con un camice blu ed aveva i capelli tirati su "Sto uh, cercando Will Halstead" dissi

"Che cosa riguarda?" chiese

"Uh, affari di famiglia"

Mi guardò confusa. Si, sono più o meno sua sorella perduta da tanto che nessuno conosceva. Per favore fa che funzioni

"Aspetta qui" mi disse prima di andarsene

Esalai fortemente. Bene, aveva funzionato

"Taylor?"

Mi girai vedendo il Dottor Rhodes "Dottor Rhodes, salve" sorrise

Aveva un fascicolo in mano "Cosa ci fai qui? Il tuo appuntamento non ci sarà fino alla fine della settimana"

Annuì "Si, lo so. Sono qui solo per vedere un amico"

"Ah okay. Come sta la tua gamba?"

La guardai "È ancora qui il che credo sia buon segno, giusto?" scherzai

Lui puntò il fascicolo che aveva in mano verso di me "Venerdì, ti voglio qui"

Annuì e lo salutai "Si signore" lui ridacchiò e scosse la testa mentre andava via. Mi girai e vidi la donna tornare con qualcuno dietro di lei. Doveva essere Will. Lei tornò dietro il bancone e lui si avvicinò a me "Come posso aiutarti?" mi chiese

Ci spostammo dal bancone "Si um" mi grattai la fronte. Va bene, è il momento. Lo guardai "Sono Taylor, Halstead" dissi giocando con le mie mani "Sono tua sorella biologica"

Holding On [Traduzione Italiana]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora