Sai che dovremo andarcene... Vero?
"Io non ce la faccio..." dico sussurrando, mentre alcune lacrime mi rigano lentamente il viso.
Come posso riuscire a stare nove lunghissimi mesi senza J? Ma soprattutto, cosa gli dirò? Devo riferirglielo. Assolutamente. Non riuscirò mai a tenerglielo nascosto.
"Devo dirglielo Harleen" affermo io, riferendomi al fatto che un piccolo non so cosa sta crescendo indisturbato dentro di me.
Sei sicura di riuscire a farlo? Appena lo vedrai scoppierai in lacrime e lo bacerai, già lo so.
Ha tremendamente ragione. Non riuscirei mai a dirglielo senza piangere o senza mostrarmi completamente e totalmente debole.
"Ed è... Ed è per questo che lo farai tu... Har, io non ci riesco. Ma non riesco nemmeno a tenere testa a Cat. Sono... troppo debole" affermo facendo alcune pause per singhiozzare.
Questo è vero... Quindi mi cedi il posto?
Cedere il posto ad Harleen o lasciare che J mi sbatta fuori di casa a calci senza pietà? Perché sono certa che sarà ciò che farà.
"S-si... Però per favore, non isolarmi troppo nel nostro subconscio" affermo io, con tono supplichevole.
No, tranquilla. Ma non piangere, vedremo come fare. Vieni giù.
Dopo le parole di Harleen chiudo lentamente gli occhi, sprofondando nel buio della nostra mente, mentre lei riaffiora indisturbata.Metto le valigie con i vestiti riposti ordinatamente al loro interno, aspettando l'arrivo del clown.
Anche io sono lievemente in ansia, ma devo cercare di non darlo a vedere per rassicurare Harley.
Mi metto una mano sulla pancia, guardandola attentamente mentre mi siedo sulla poltrona.
Nessun gonfiore, nessun male straziante, per ora.
Dopo alcuni minuti sento la porta aprirsi e successivamente chiudersi.
Faccio un grosso respiro, prima di imitare la voce di Harley.
"Puddin! Sei tornato!" affermo io correndogli incontro per abbracciarlo.
Tutto questo entusiasmo mi da alla nausea, ma devo farlo.
"Cosa sono quelle" mi interrompe lui sorridendo e indicando con l'indice le valigie accanto alla porta.
Faccio un altro grosso respiro chiudendo per qualche secondo gli occhi e successivamente riaprendoli, puntando lo sguardo sul suo.
"C'è una cosa che dovrei dirti..." dico titubante, cercando di imitare le movenze di Harl.
"E allora dimmi" afferma lui, incitandomi a continuare.
Sento il cuore che va a mille dentro il mio petto, le guancie andare a fuoco.
Faccio un ultimo lungo respiro e tutto d'un fiato glielo rivelo.
"Sono incinta".
Lui mi guarda divertito, mostrando i denti argentei in una lunga risata.
"Carino lo scherzo" afferma ridendo ancora, come se la mia fosse stata la battuta più bella che abbia mai sentito.
Peccato che una battuta è l'ultima cosa che potrebbe essere.
"J, sono seria" affermo sentendo un po' di rabbia crescere dentro di me.
Un po' perché quel robo dentro la mia pancia non lo volevo affatto e un po' perché a me la sua risata dà sui nervi.
"Oh beh, in questo caso... In questo caso dovresti uscire, nasconderti, scappare..." dice lui sorridendo, ma riesco comunque a percepire l'incredulità nella sua voce.
"Si, esatto Mister J. Esattamente! Dopotutto, cosa potevo pretendere da te, che lo accettassi? Non accetti nemmeno l'amore per Harley, figurati il fatto di essere diventato padre" affermo io gesticolando e ridendo, mentre afferro le valigie e abbasso la maniglia con il gomito.
Dio santo Harleen, credo ci ucciderà. Come cazzo fai a dirgli ste cose con così tanta calma.
"Vaffanculo. Harleen, vaffanculo!" lo sento gridare dalla porta d'ingresso, mentre ormai sono per strada.
Poso tutte le valigie con un tonfo e mi riavvicino a lui con fare arrabbiato.
Qualsiasi cosa tu stai per fare, fermati.
Ignoro le parole di Harley e lascio che la rabbia prenda possesso del mio corpo.
"Vaffanculo a me? Vaffanculo a me?! Beh, certamente, sei tu quel povero disgraziato che dovrà tenersi nella pancia un maledettissimo essere che per giunta non vuoi nemmeno. Sei tu che alla fine di nove interminabili mesi di sofferenze sentirai un dolore atroce nel mettere al mondo questo robo.
Certo, perché alla fine, sono io che non faccio un cazzo dalla mattina alla sera scopandoti allegramente senza nemmeno pensare ad usare un fottutissimo preservativo. Perché si, che tu lo voglia o no, se avessi usato quel fantastico aggeggino ora non saremmo qui!" sbotto a pochi centimetri dal suo viso, gesticolando e indicandolo ripetutamente.
Lui rimane basito, esterrefatto dal discorso che ho appena osato fare.
La soddisfazione nel vedere il suo viso contratto in quell'espressione prende rapidamente il posto della rabbia.
"E ora, se non ti spiace, vado a prendermi cura di tuo figlio" gli dico sorridendo, prima di riavvicinarmi alle valigie e riprendere a camminare.
Lui non fa niente, rimane sulla porta a guardarmi andar via. Insolito comportamento da parte sua, ma a volte è meglio non fare niente che reagire in un modo esagerato.
Io non so come tu abbia fatto, ma sei riuscita a non farci ammazzare.
"Basta avere le palle di dirgli le cose in faccia" affermo sorridendo.
"Dote che a te manca" aggiungo poi, abbozzando una risatina.Suono un'altra volta il campanello, aspettando che la pianta o la gatta mi aprano. Povera me, che dovrò convivere nove mesi in questo manicomio di palle di pelo e piante carnivore.
"Harl!" esclama la rossa tentando di abbracciarmi, ma io faccio irruzione in casa scostandola.
Spalanco gli occhi cercando di trattenere un urlo, mettendomi le mani davanti alla bocca e lasciando che le valigie cadano sul pavimento.
Non soltanto Maddy ma ben sei gatti stanno girovagando per casa, saltando su poltrone e divani.
"Harleen, giusto?" mi chiede Catwoman avvicinandosi a me e porgendomi una mano.
"Cosa mi significa questo?!" chiedo in modo isterico indicando i gatti.
Har stai calma.
"Sono i miei gatti" afferma la felina sorridendo.
"Perché sei qui?" mi chiede Ivy, avvicinandosi a me e chiudendo la porta.
"E soprattutto perché tu" aggiunge poi, mettendosi davanti a me e fissando il suo sguardo nel mio.
"Io e Harl stiamo 'convivendo', siccome è debole ho preso il suo posto e sono incinta" spiego velocemente gesticolando come di mio solito.
Alle ultime parole sia la pianta che Cat spalancano gli occhi sbalordite, trattenendo un urletto.
"Oh mio dio! È un maschio o una femmina? Come la volete chiamare? Ma Joker come l'ha presa...?" comincia a domandare velocemente Ivy.
"Secondo te come l'ha presa se sono qui?! Tenete quei gatti lontani da me" chiedo io retorica e successivamente sorridendo sarcasticamente.
"Ah, e per quanto ti riguarda, Harl mi ha informata di come sei quindi non leccarmi il culo" aggiungo indicando la felina che sbuffa sonoramente.
Continuo a chiedermi come farò a stare nove mesi in questa topaia.
Preferisco quasi il buco buio in cui ero rinchiusa fino a due ore fa.🦄SPAZIO UNICORNOSO ME🦄
Harleen quanto è POWAH?❤️
Stima totale per come riesce a contrastare J, quando Harl non saprebbe nemmeno da dove iniziare✨✨
Fatemi sapere se il capitolo vi piace, CI VEDIAMO AL PROSSIMO AGGIORNAMETOOO🦄🦄🦄🦄🦄
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Harley&Joker (in revisione)
Fanfiction"Mi consideravo una persona normale, magari lievemente folle, immersa nella solita monotonia di una città sovraffollata, ma poi ho incontrato lui, e fui la prima a percepire del fascino e rimpiazzarlo alla solita paura che tutti provavano nell'avvis...