♤Capitolo 11

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Mi sono sempre chiesta se possa esistere un legame tra due persone così diverse, ma allo stesso tempo spaventosamente simili.
Non avrei mai creduto che potesse esistere qualcuno in grado di farmi versare delle lacrime per così poco, quando ho sempre imposto a me stessa di non farmi vedere debole.
Non avrei mai immaginato di riuscire a capire che è inutile scappare se si fugge dai nostri sentimenti, perché non puoi scappare da ciò che hai dentro.
"Mi sei mancato così tanto..." sussurro tra i singhiozzi mentre stringo forte la sua camicia tra le dita.
"Shhh" risponde lui, continuando ad accarezzare lentamente uno dei codini in cui ho raccolto i capelli.
"Oh, ehm... non credo lui sia nocivo per la nostra incolumità... giusto?" ci interrompe imbarazzata Ivy, ridacchiando alla fine.
Mi giro velocemente verso di lei, passando le mani sulle guancia per asciugare i rimasugli delle lacrime che non hanno esitato a bagnare lievemente la camicia di J.
"Qualcuno dovrà dormire con Floyd" affermo cantilenando mentre afferro la gelida mano dell'uomo dietro di me.
"Tu... come sei arrivato qui? Cioè come facevi a sapere che..." comincio a domandargli in frasi disconnesse, una volta essermi rivoltata verso di lui.
Malgrado la poca luce che filtra nel corridoio, riesco comunque a distinguere i lineamenti che compongono il suo viso.
Non riesco a resistere, non riesco a resistergli, e prima che possa darmi una risposta mi avvicino velocemente azzerando le distanze tra di noi, unendo le nostre labbra in un bacio che attendevo da ormai troppo tempo, mentre le sue mani salgono fino alle mie guancie.
"Ehm ehm... scusate non vorrei interrompervi ma mi sento leggermente il terzo incomodo" afferma lei imbarazzata, mentre ci osserva sorridente.
"Allora vai via" risponde sorridendo a sua volta lui, prima di essere rimproverato da me.
"Ivy... soltanto tre secondi, okay? So che hai fretta di tornare da Deadshot" esclamo ridacchiando mentre appoggio il palmo della mano sul petto di J.
"Potresti... potresti soltanto dirmi cosa ci fai qui? Per quanto io voglia scappare con te, non posso..." affermo guardandolo negli occhi "...ho una roba nel collo, non so cosa sia" aggiungo dopo alcuni secondi di silenzio "però mi ucciderà se scappo... e poi non posso lasciarla qui" dico infine, indicando con un cenno del capo la rossa dietro di noi.
"Avevo già programmato tutto... infatti mi unirò al vostro imbarazzante circo...! Serve proprio un clown che metta allegria" afferma ridendo lui, per poi afferrare con una mano le mie guance e stringerle.
"Non che mi diverta stare qui... ma siccome tu non sai salvarti da sola, ci sono io" sussurra a pochi centimetri dal mio viso, inducendomi consapevolmente a desiderare le sue labbra... di nuovo.
È il veleno e allo stesso tempo l'antidoto per combattere la monotonia di questa città.
Tiro velocemente fuori la lingua per leccare scherzosamente il suo pollice che comprime la mia guancia destra, costringendolo a mollare la presa per asciugarlo.
"Sono più brava di quello che pensi" affermo maliziosa avvicinandomi ancora di più al suo viso.
"Stiamo ancora parlando del fatto che sei un'incapace?" domanda ghignando sulle mie labbra.
"Non in tutto" rispondo sorridendo.
"E lo sai" concludo, scandendo ogni parola ed allontanandomi di scatto ridacchiando.
Non sai quanta gioia ho dentro di me nel sapere che è tornato! La senti la mia voce felice? No? Oh... FORSE PERCHÉ MI DA SUI NERVI.
"Allora?" mi domanda Ivy interrogativa.
"Starà con noi!" esclamo battendo le mani freneticamente e lanciando una piccola occhiata a J che ci sta seguendo.
"Cosa?! Lui con noi? Pff, impossibile" afferma rischiando di strozzarsi con la saliva, letteralmente.
"Ti conviene rimanere in vita tesoro, sennò chi abbraccerà Floyd mentre dorme?" domando retorica, dandole una piccola gomitata d'intesa sul braccio.
"Cat?" risponde ingenuamente.
"Non credo proprio" esclamo schifata e contraendo il viso in un'espressione contrariata.
"Bene, siccome siamo nel cuore della notte, manca ancora un po' prima che si sveglino e ti vedano qua... quindi dovremmo dormire, credo" sussurro ai due una volta essere arrivati nella stanza, mentre J ci supera e si sistema sul pavimento vicino al posto riservato a me.
"Bene... direi che possiamo andare dai nostri rispettivi tesori" affermo ridacchiando a Ivy e facendole l'occhiolino prima di dirigermi saltellando da Mister J.
"Si..." risponde arrossendo visibilmente e andando verso Floyd.

"No, ora mi spiegate cosa ci fa lui qui. Ha dormito con noi tutta la notte?! Poteva ucciderci! Voi siete fuori di testa, completamente" esclama istericamente Cat, una volta essersi alzata nervosamente accorgendosi della presenza di J.
"Beh effettivamente, del fatto che siete pazzi non c'è molto da stupirsi..." afferma fra se e se poco dopo, lanciando infine un'occhiata su Floyd.
Fortunatamente Ivy nella notte si è allontanata fino a staccarsi completamente, altrimenti non so cosa avrebbe potuto fare la felina... di certo non si sarebbe limitata a lanciarle uno sguardo truce.
"Meglio pazzi che fissati con i gomitoli" risponde J disinteressato e tenendo gli occhi chiusi, mentre io mi lascio scappare una risatina per ciò che ha appena detto.
"Quasi mi fai pena... come sta Harleen? J? Non hai voglia di parlare con la tua amata psicologa? Sembravate così uniti qualche tempo fa" allude Cat per provocarlo e appoggiando le mani sui fianchi.
"Così uniti? Il massimo della nostra unione è discutere sul fatto di poter far usare o meno un martello a Lucy" controbatte ridendo sonoramente e aprendo lievemente gli occhi per scorgere la sua figura.
E ancora una volta, mi rendo conto di come sia facile passare da uno stato di ingenua felicità ad una sorta di sconcertante tristezza, soltanto sentendo pronunciare un nome. Il suo nome.
Improvvisamente sento a contatto con la mia pelle la sua mano gelida mentre prende la mia che fino a poco fa era impegnata ad asciugare una piccola lacrima che non ero riuscita a trattenere.
Sorrido istintivamente al suo gesto.
Per me, anche la sua minima azione per confortarmi, anche il movimento più futile e naturale risulta incredibilmente dolce e premuroso per i suoi standard.
"Ora che sei qui senza protezioni e nessuno che ti difende, comincerei a temere per la tua vita... è una cosa seria" afferma dal nulla lei, sorridendo alla fine del suo discorso.
"Cosa c'è di serio, se si nasce senza chiedere e si muore senza volerlo? Mia cara, la vita va vissuta ridendo. Se non ti prendi gioco di lei, finirai per farti sopraffarre" risponde prontamente, mettendosi la mano tatuata davanti alla bocca una volta aver terminato la sua frase.

🦄SPAZIO UNICORNOSO ME🦄
Hi hi hiiiii! Scusate per il ritardo, di nuovo... ma mi sa che il ritmo dei capitoli sarà questo ormai, troppo studio e cose da fare... COME VA LA SCUOLAAA?❤️❤️
Probabilmente anche voi come me sarete un po' incasinati(?), ma vi capisco... spero comunque che possiate trovare il momento in cui leggete la mia storia rilassante e per svagarvi ihih❤️
BENE, FATEMI SAPERE NEI COMMENTI SE IL CAPITOLO VI È PIACIUTO, CI VEDIAMO AL PROSSIMO AGGIORNAMENTOO❤️🦄🦄❤️
P.S.: QUANTO POSSO MAI AMARE LA FOTO DEL CAPITOLO DI JARED E MARGOT... NON AVETE IDEA😍

Harley&Joker (in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora