Nel breve tragitto non faccio altro che pensare a J e a Lucy.
L'ultima volta che l'ho visto aveva un fianco sanguinante, mentre un proiettile era conficcato in esso.
Ma so che non è morto, non può morire per colpa di uno stupido volatile.
Quanto a Lucy, non so dove la stesse portando quella donna, né perché la stesse portando il quel posto.
Ma cosa pensavo? Di avere una vita normale? Che ingenua.
La normalità è fare la lavatrice, Harl, portare la figlia a danza o il bambino a calcio, le persone come noi non hanno una vita normale.
Non faccio a meno di ripetermi costantemente che è tutta colpa mia, non avrei dovuto lasciarla da Ivy, non sarei dovuta andare in quella banca.
Improvvisamente mi ritrovo a pensare anche a lei. La rossa che fine ha fatto? Se le hanno fatto del male brucio questo posto, poi Batman e poi scopro chi si nasconde sotto quella merda di maschera e brucio anche casa sua.
"Dentro" dice una guarda spingendomi brutalmente all'interno della cella e chiudendo dietro di me le sbarre con un tonfo.
Decido di non lamentarmi, tanto non serve a niente.
"Come si sta in quella cella eh, Quinn?" urla una voce per attirare la mia attenzione dal buco di fronte al mio, mentre sono intenta a incidere il muro con un coltellino che tengo sempre con me.
"Bene! Non vedi quanto spazio? La amo!" affermo ridendo mentre giro lo sguardo verso l'uomo davanti a me.
Chi altro poteva essere ad importunarmi così fastidiosamente, se non il simpatico feticista degli unicorni?
"Ma del clown? Del clown ce l'avrai qualche notizia, o ti ha abbandonata in questo postaccio in preda alla tua più totale follia?" comincia a chiedermi ridendo, mentre mi guarda attraverso le righe della cella.
Mi volto di scatto dirigendomi velocemente verso le sbarre prendendole tra le mani e pressando la testa tra due di esse, mentre lui sembra seguire i miei movimenti, in quanto si alza e si dirige verso i cilindri di ferro.
Lentamente la testa comincia a pulsarmi, mentre chiudo gli occhi e mi lascio sprofondare.
"Non credo alle coppie perfette che vanno sempre d'accordo.
Credo piuttosto a quelle che ogni tanto si mandano a fanculo e rimpiangono il momento in cui si sono incontrati, ma che cinque minuti dopo si amano ancora più di prima. E stai certo del fatto che quando J verrà a salvarmi, sarai il primo che verrò a cercare qui. Ma non per salvarti... Certo che no.... Per farti vedere quant'è bella la mia vita paragonata alla tua, signor feticista sporco e ossessionato dal cibo" affermo a denti stretti, ma ridendo subito dopo.
Amo quando Harley mi lascia questi momenti per rispondere al posto suo e potermi sfogare un po'.
"Ti odio Quinn" risponde battendo il pugno sulle sbarre, facendo diffondere un suono metallico che rieccheggia nei corridoi.
"Quando dici odiarmi solo perché ho detto la verità mi viene da ridere.
Non fingerò mai false simpatie per stare simpatica a tutti, anche a costo di farmi odiare da mezzo mondo. Ed ora, se non ti spiace, devo andare a scrivere sul muro il nome del mio amabile re che verrà a salvarmi perché posso contare su di lui" dico ridendo e calcando alcune parole, mentre mi giro e mostro il dito medio, tornando successivamente seduta a riprendere ciò che stavo facendo prima che mi interrompesse.
Faccio tornare Harley, tanto non c'è molto da fare qui.
"Ma quella non era la tua insopportabile marmocchia?" domanda a voce alta dopo qualche minuto, seguendo qualcuno nel corridoio con lo sguardo.
A quelle parole mi rialzo immediatamente, dirigendomi di scatto verso le sbarre e pressando la faccia in mezzo ad essere per cercare di vedere qualcosa.
"Lucy, Lucy sono mamma! Girati! Lucy sono qui" affermo gridando alla piccola bambina scortata da guardie e dalla solita psicoterapeuta di oggi.
Lei gira la piccola testolina verso di me e fa un cenno per venirmi incontro, ma uno dei due omoni la ferma e la alza da terra, porgendola alla donna che la prende in braccio.
"Lasciala cazzo! Leva le tue sudicie mani da lei!" continuo ad urlare, mentre faccio passare un braccio in mezzo alle sbarre e agito energicamente il pugno.
Ed ecco che è risuccesso: mia figlia a pochi metri da me e io che posso soltanto seguirla con lo sguardo dall'interno di una cella.
"Quanto a te, chiamala ancora insopportabile marmocchia e ti stacco la testa per poi riattaccartela al contrario, intesi?!" dico rivolgendomi all'uomo che stava guardando la scena fino a pochi minuti fa, ma che ora mi sta rivolgendo uno sguardo compiaciuto.
Odio stare qui, odio ogni singolo minuto e secondo che passa, odio la mancanza di J.
Odio che Lucy sia trascinata via da me ogni volta che tento di parlarle o di sfiorarla.
Ma nonostante questo devi ridere Harl. Ridi, sono io quella depressa qui!
Harleen ha ragione, devo ridere sempre e comunque. J non vorrebbe vedermi così, e io non voglio deludere in nessun modo le sue aspettative.
Così, dal nulla, una mia potente e sadica risata spezza il silenzio che si era creato dopo la mia scenata, facendo sobbalzare tutti.
Vedranno che fine fanno le persone che si mettono contro la Regina.
"Mamma" sento sussurrare da una vocina mentre una piccola figura si avvicina alla mia cella, seguita dall'uomo di colore che ama tanto sparare alle persone per soldi.
Che ci fa qui?
"Amore...! Tesoro mio vieni qui" dico accovacciandomi per terra dall'incredulità e facendo passare le braccia tra le sbarre di ferro per tirarla verso di me.
"Ho paura..." dice tremolante mentre abbraccia con le piccole manine la mia faccia attraverso le sbarre e i suoi occhi diventano lievemente lucidi.
"Oh no, no Lucy non piangere, sorridi, va bene? Papi verrà a salvarci e usciremo da qui, te lo prometto" rispondo sorridendo e prendendo il suo visino tra le mani per ispezionare che non ci fossero graffi o ferite.
"Va bene..." afferma lei sorridendo a sua volta.
La stringo a me abbracciandola, mentre rivolgo uno sguardo su Deadshot che ci sta guardando in silenzio.
Improvvisamente il rumore di un corpo che cade sotto la scossa di un taiser risuona nel corridoio e una guarda afferra Lucy allontanandola prepotentemente da me e stringendole violentemente il piccolo polso, portandola ad emettere un lieve gemito di dolore.
"Quando uscirò di qui, perché io ci uscirò, ti verrò a cercare caro mio, e sappi che quel giorno non tornerai a casa dalla tua famiglia!" esclamo ridendo mentre vedo le guardie allontanarsi con Lucy e Deadshot.
"Secondo te è morto?" mi chiede lievemente terrorizzato Boomerang, mentre stringe nervosamente le sbarre.
"Ma va, è soltanto svenuto" rispondo ridendo per poi alzarmi da terra e dirigermi verso il lettino per stendermi un po'.🦄SPAZIO UNICORNOSO ME🦄
Ciao a tuttiii❤️❤️
Il prossimo capitolo sarà full Harleen, ahahah, ve lo prometto✨❤️
Finalmente la nostra Harl è riuscita ad avere un contatto con Lucy, YAAASS🚀🚀
E presto ci sarà un'immensa novità molto molto ZAN ZAN ZAAANNN😂😂❤️
FATEMI SAPERE NEI COMMENTI SE IL CAPITOLO VI È PIACIUTO, CI VEDIAMO AL PROSSIMO AGGIORNAMENTOO❤️🦄🦄❤️
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Harley&Joker (in revisione)
Fanfiction"Mi consideravo una persona normale, magari lievemente folle, immersa nella solita monotonia di una città sovraffollata, ma poi ho incontrato lui, e fui la prima a percepire del fascino e rimpiazzarlo alla solita paura che tutti provavano nell'avvis...