Capitolo 19: serendipity

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Casa Mancini - Ore 4,00

Non riesco a dormire.

Non avrei dovuto vedere quel maledetto film, mi ha sconvolto!

Juan, tutta colpa sua... sua e di Bea anche.

Lo hanno fatto di proposito... l'unico film di John Cusack che non avevo mai visto: ci sarà stato un motivo valido, no?

Il mio subconscio mi stava mandando un messaggio inconscio, un aiuto, mi stava dando una dritta, strillando a pieni polmoni che avrei dovuto stare alla larga da quella tipologia di film; ma no, io dovevo complicarmi la vita, dovevo vederlo e rimanere impalata per 10 minuti davanti allo schermo a film finito, mentre Esteban temeva che mi fosse venuta una paresi.

Ma non avevo scelta, anche volendo sarei stata bloccata da Juan e Bea, non avrei potuto scappare in nessun modo... oh, ma insomma Cassandra, basta scuse!

"Avrei dovuto alzarmi e andarmene, fare un casino, sbattere fuori casa Juan ed il suo maledetto blockbuster!" borbotto.

In effetti, il motivo per cui non avevo saltato il film c'era, ora che l'ho visto lo so: questo film ti fa pensare, tanto, troppo!

Sbuffo sonoramente, mentre cambio posizione sul divano per guardare meglio fuori dalla porta-finestra: non so cosa aspettarmi da quella luna, forse un segno, un'ispirazione, qualcosa che mi dica cosa fare.

Mi rimbombano in testa come colpi di tamburo le parole di Juan, poco prima di andare via: " La casualità non esiste, Cassandra. Ricordatelo..".

Odio quando fa queste uscite ad effetto!

Mi rigiro per l'ennesima volta ed il mio sguardo cade sul cellulare: chissà se sta dormendo, chissà cosa fa..

Il cuore accelera all'improvviso i battiti, sento il fiato corto: che strana sensazione...

Maledetto Iker, esci dalla mia testa!

Due ore prima, dall'altra parte della città...

Le 2 del mattino e non riesco a prendere sonno.

Non c'è neanche la trasmissione di Cassandra alla radio, non sento la sua voce da quasi una settimana ormai.

Prendo il cellulare dal comodino e lo guardo: chissà se sta dormendo, avrei voglia di chiamarla.

La chiamo? Oh, ma da quando ho così tanti dubbi? Sto diventando patetico...

Adesso la chiamo e basta, al diavolo l'orario!

Però sono le due... Magari sta dormendo, magari ha da fare, magari è con Esteban...

Merda, non so che fare.

Riappoggio il cellulare sul comodino, sbuffando: qualcuno disposto a darmi una mano e mandarmi un segno, no eh?!

Beh, suppongo che Dio abbia cose più importanti da fare.

Rimango così, in silenzio, a guardare il tetto della mia camera da letto con un milione di pensieri in testa, finchè...

Beep, beep.

Un sms.

Mi si apre il cuore: possibile che Lei mi abbia sentito?

Premo il tasto "leggi", ma... : "Ehi, ciao, so che è molto tardi, ma avevo voglia di mandarti un messaggio. Come stai? Io ho avuto una giornataccia, infatti non riesco a dormire per quanto sono nervosa. Che ne dici di vederci domenica sera dopo la partita? Fammi sapere. Un abbraccio, Ana".

Rimango interdetto per un attimo... Ana! Beh, credo che questo sia un segno... o forse è solo una coincidenza.

Rispondo: "Ciao Ana, che sorpresa! Come vedi non dormo neanch'io...".

Will you be there? || Ramos, CasillasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora