Capitolo 23: don't you forget about me

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Un mese dopo...

Casa Mancini - Ore 16,00

"Bea dove hai messo le luci intermittenti?" urlo dalla sala da pranzo.

"Dovrebbero essere lì nello scatolone, guarda!" risponde di rimando la mia amica da un punto imprecisato della casa.

"Uff, non ci sono, ho appena guardato!" le dico abbassandomi di nuovo e frugando di nuovo nello scatolone.

"Allora mi sa che le abbiamo buttate!" replica entrando nella stanza con un gigantesco orso bianco di peluche in mano.

"E quello da dove sbuca?" chiedo sgranando gli occhi.

"Lo ha portato Esteban, dice che fa molto natalizio".

Scoppio in una fragorosa risata: "Sì, certo, ci sta alla grande in mezzo al presepe!" replico asciugandomi le lacrime.

"Scema, questo va all'ingresso. Adesso gli metto il cappellino da babbo natale e gli appendo un cartello rosso con la scritta dorata "BUON NATALE". Fico, eh?"

"Bea, non so come vi sia venuto in mente, ma.. ehi , a proposito: quando te lo avrebbe dato l'orso?" domando incuriosita.

"L'altra sera, mentre tu eri alla radio, è passato e lo ha lasciato" borbotta.

"Bea, per caso c'è qualcosa che devo sapere?" ridacchio.

"No, assolutamente nulla. Vado a mettere l'orso all'ingresso" risponde di fretta diventando dello stesso colore del cartello di Babbo Natale.

*****

"Iker, ma dove diavolo hai messo la stella cometa?" mi chiede Unai frugando nel baule.

"Deve essere lì da qualche parte in mezzo alle decorazioni" urlo mentre cerco di farmi un caffè.

Oggi relax, niente allenamento, si vede che il Natale alle porte ha reso Pellegrini più umano o forse perché le uscite di Sergio & C., si sono ridotte per cause di servizio: in parole povere, Raúl li ha minacciati, dicendo che se avessero fatto di nuovo le ore piccole, costringendo anche gli altri a subire le punizioni delle doppie sedute, avrebbero dovuto fare da babysitter per un mese ai suoi cinque figli; non ricordo di aver mai visto i miei compagni così terrorizzati!

"Iker, qui non c'è!" sento borbottare mio fratello.

"Allora si è fulminata e l'ho buttata" ribatto tranquillo.

"Grandioso e ora come facciamo?"

"Facciamo senza".

"Non possiamo fare senza, c'è sempre stata la stella cometa!" brontola.

"Unai, ma quanti anni hai?!?" lo prendo in giro "E poi potevi dirlo prima, Sergio sta portando le luci".

In quel preciso momento suonano alla porta e contemporaneamente squilla il cellulare: "Vai tu che devo rispondere".

Sento mio fratello aprire ed intanto mi allontano verso la cucina:

"Ehi" rispondo.

"Ciao campione! Grande partita ieri".

"Merito del mio portafortuna!" sorrido.

"Finito l'albero?"

"No, devo ancora mettere le luci e Unai si sta disperando, perché non c'è la stella cometa" rido.

"Devi provvedere subito"

"Ma anche no. Intanto è arrivato Sergio con le luci" dico buttando un occhio nell'altra stanza.

"Allora vai, prima che ti distruggano la casa".

"Va bene. Stasera al solito posto?" domando sornione.

Will you be there? || Ramos, CasillasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora