Capitolo 7: wild west

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Casa Mancini - Ore 20,00

"Dunque vediamo: questo è molto carino, non troppo scollato, ma allo stesso tempo mette in risalto le forme..." dice Beatriz posando sul letto l'ennesimo vestito.

"No" rispondo semplicemente guardando la mia amica meditare davanti all'armadio.

"Allora questo: corto, aderente, ma non troppo oppure questo azzurro, molto delicato o questo bianco semplicissimo, ma particolare" continua ad elencare senza sosta.

Ormai non mi prendo neanche più la briga di risponderle e mi sdraio sul letto con il mento appoggiato alle braccia, mentre Bea si strappa i capelli alla ricerca di qualcosa che sicuramente non metterò. Sbuffa, davanti alla mia non-risposta e si siede sul letto vicino a me:"Vuoi davvero andarci vestita in quel modo?" mi chiede con aria sconsolata.

"Sì e faresti bene a lasciar perdere tutto il guardaroba tanto non cambio idea" e le faccio un sorriso per rafforzare la mia affermazione.

"Non cambi mai!" esclama ridendo e avviandosi verso la porta "Niente vestitino, sicura?"

"Sicura" dico prendendo la spazzola ed iniziando a pettinare i capelli.

"Ok" dice uscendo e rientrando dopo mezzo secondo: "Un top scollato?"

"No"

"Un pantalone aderente?"

"No"

"Una gonna corta?"

"Nemmeno"

"Ci ho provato" e finalmente se ne va, lasciandomi a ridacchiare...e poi sarei io quella che non cambia mai.

Mi avvicino allo stereo e lo accendo: le note di Collide di Howie Day si diffondono nell'aria; in un certo senso mai canzone fu più azzeccata, io e quel calciatore siamo in rotta di collisione e questa sera voglio proprio vedere come se la caverà.

Intanto dal salotto giungono rumori e voci, probabilmente saranno arrivati gli amici di Bea a mangiare a scrocco come al solito: non me ne curo più di tanto ed inizio a prepararmi per la serata.

Mi guardo e sorrido al mio riflesso nello specchio: perfetto, proprio perfetto per questa seratina coi fiocchi. Sai essere veramente bastarda Cassandra, lo sai?

Intanto...

E anche oggi è andata: se continuo con queste sessioni di allenamento massacranti, prima o poi, uscirò dal campo strisciando come i Marines!

Mi avvio verso il parcheggio ed una volta giunto alla macchina, una voce mi distrae: "Uh ma che bel bocconcino. Sei libero stasera bel maschione?".

"Per te sono sempre occupato, Sergio" rispondo ridendo senza neanche voltarmi.

"Mi spezzi il cuore! E' per lei, vero? Per quella moretta senza arte né parte, ma cos'ha lei che io non ho?!" mi fa la finta sceneggiata.

"Devi fartene una ragione Sergio, Iker è fatto così..è uno sciupa femmine" gli da' man forte Guti.

"Seduce e poi abbandona, un vero bastardo!" replica Benzema ridendo.

"Non avete niente di meglio da fare, eh?" esclamo girandomi a guardare quel gruppo di squilibrati che sono i miei compagni.

"Noi siamo un gruppo Iker e siamo abituati a chiarire tra noi i dissapori, quindi è meglio parlare di questa cosa: un cuore spezzato non giova alla squadra, specialmente quando a spezzarlo è stato proprio uno di noi, una persona senza scrupoli!" dice con faccia tremendamente seria Raúl.

"E' così, capitano! Sono stato il suo compagno di giochi per anni...e che giochi!" dice Sergio lanciandomi un'occhiata languida e ammiccando, facendo scoppiare a ridere tutti, incluso me.

Will you be there? || Ramos, CasillasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora