Capitolo 31: I Love You, But I've Chosen Darkness

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Wellington - Campus universitario - Ore 15,00

Questi giorni somigliano ad una gigantesca lavatrice con la centrifuga attivata: sono sballottata a destra e a manca e strizzata come un limone. Non ho avuto tempo per fare nulla: non faccio altro che grafici, raccolte dati e ore di seminario in preparazione alla partenza per l'entroterra della prossima settimana.

Inutile dire che in tutto questo delirio, la mia relazione con Iker ne sta risentendo parecchio: ci sentiamo sempre meno e le mail si fanno ogni giorno più brevi; non avrei mai creduto di arrivare a fare i pensieri che mi stanno frullando per la testa da qualche giorno a questa parte.

Lo scorso sabato non sono riuscita nemmeno a vedere la sua partita e non sapevo come dirglielo, mi sono sentita in colpa e questo non è un bene.

Sospiro e mi siedo per terra a gambe incrociate sul prato che circonda gran parte del campus: ho sempre voluto tutto questo e non poterlo vivere come vorrei mi fa stare male. Mai nella vita avrei pensato di innamorarmi così e mai avrei creduto che questo grande amore, tanto desiderato, sarebbe diventato un giorno, la più pesante delle zavorre.

Mi appoggio con la schiena al tronco di un albero, apro il pc portatile ed inizio a scrivere...

Madrid - Ore 2,00

Ennesima notte insonne, ma stavolta non solo per i soliti pensieri.

Cassandra sembra lontana come non mai e la cosa peggiore è che non la sento lontana solo fisicamente: ho notato che le sue mail sono sempre più corte, le telefonate sempre più rare; ho avuto la sensazione che si sentisse a disagio l'ultima volta, quando le ho chiesto se avesse avuto modo di vedere la partita: non mi piace questa situazione, non mi piace per niente.

Ho sempre pensato che il detto "lontano dagli occhi, lontano dal cuore" fosse solo una diceria popolare, ma credo che ci sia un fondo di verità: ci stiamo scivolando via dalle mani come sabbia e non riusciamo a fare nulla per evitarlo.

L'altra sera ho incontrato Ana in un locale, per puro caso: è stata molto fredda con me ed in fondo non aveva tutti i torti, considerando che sono un po' sparito, una volta che ho capito che cosa voleva il mio cuore. Mi sono scusato con lei e ho cercato di essere il più gentile possibile: è stata carina nonostante tutto e mi ha detto che posso chiamarla se dovessi aver bisogno di parlare o di perdere tempo. Mi ha fatto sorridere ed era parecchio che non lo facevo con qualcuno che non fossero quei pazzi dei miei compagni.

Forse sto ricominciando a vivere o forse sto solo cercando di aprire una finestra su un mondo, dove la mancanza di lei non sia così forte da troncarmi il respiro al solo pensiero..

*****

Sto leggendo le mail che mi sono arrivate da alcuni amici e mi sento felice: queste brevi righe, scritte tra un momento di delirio e l'altro, sono il mio legame con la Spagna e mi fanno sentire meno la mancanza di quella che è stata casa mia negli ultimi due anni.

Da: "Bea" <bea_ispanica@hotmail.com>

A: "Cassy" <cassitaly@hotmail.it>

Oggetto: - 2, sigh!

Hey dottoressa,

come butta da quelle parti?

Io sono più isterica del solito, perché ormai mancano solo due giorni alla partenza di Esteban.

Adesso capisco come ti sei sentita e come si sentiva Iker, quando sei andata via.

A proposito di lui, non lo vedo da quando sei partita, ma ultimamente le foto dei paparazzi latitano, il che significa che non sei ancora il cervo a primavera della situazione.

Will you be there? || Ramos, CasillasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora