Mercoledì di Champions - Casa Mancini - Ore 20,30
"Il primo che si avvicina al lettore dvd è un uomo morto!" sentenzia Esteban.
"Non esagerare pazzoide, ricordati che questa è anche casa mia e ci metto un secondo a far accomodare il tuo deretano fuori di qui!" ribatte piccata Bea.
"Uh, come siamo permalosi!" borbotta il mio collega.
"Dai basta, possibile che non riusciate a stare tranquilli, voi due? Bea, anche tu, abbiamo studiato tutto il pomeriggio, abbiamo passato talmente tante ore chini su quei dannati libri che a momenti non mi ricordo neanche come mi chiamo, cerca di essere più malleabile per una volta!" prego la mia amica.
"Va bene, ma dì al tuo amico di non allargarsi troppo" replica decisa prima di allontanarsi verso la cucina.
Alzo gli occhi al cielo, certe volte Bea è veramente impossibile!
"Accendo la tv intanto" dice Esteban impossessandosi del telecomando.
L'immagine che trasmette lo schermo è quella della partita di Champions: continuo ad apparecchiare con noncuranza, come se non mi importasse niente di sapere cosa sta succedendo a Manchester, dove il Real si sta giocando il passaggio agli ottavi di Champions contro lo United.
"Ma non dovevamo vedere un film?" protesta Juan riemergendo dalla cucina con una teglia fumante in mano.
"Sì, sì, stavo appunto accendendo" precisa il mio amico, prima di sedersi a tavola.
Juan non replica, ma mi lancia un'occhiata di sfuggita.
"Sbrigatevi che è ora di sedersi a tavola" ci raggiunge Bea.
"E' tutto pronto" dice Esteban, guardandomi con un sorrisetto maligno che ricambio.
Dato che la scorsa volta Juan e Bea ci hanno intrappolato con un film romantico, stavolta siamo noi a decidere e la scelta è caduta su "It" di Stephen King; avremmo potuto scegliere un film peggiore, ma abbiamo deciso di non esagerare per evitare che Bea dormisse nel mio letto, attaccata a me, e con la luce accesa, come minimo fino a Ferragosto!
Ci sediamo a tavola e ci avventiamo letteralmente sulle lasagne che avevo preparato quella mattina con tanta cura: "Mmmm sono buonissime Cassy" si complimenta Esteban ancora con la bocca piena.
"Sì e non hai idea dell'aspetto invitante che ha tutto il resto!" precisa Juan.
"Già, Cassandra ha passato praticamente tutta la mattina a cucinare, sembra il cenone di Natale!" dice Bea tra una forchettata e l'altra.
"A cosa devo tutte queste portate? Non ci sarà mica qualche festeggiamento che ho dimenticato?" domanda con tono preoccupato Esteban.
"No, niente tranquillo. Avevo solo voglia di cucinare un po' per i miei amici" preciso senza alzare gli occhi dal piatto.
"E' la tua valvola di sfogo" sentenzia Bea.
"Sì, specialmente quando sei nervosa o preoccupata" precisa Juan.
"Mi piace cucinare, tutto qui" ribatto sospirando e togliendo i piatti fondi "Vado a prendere il secondo".
Mi allontano verso la cucina, sentendo gli occhi di tutti perforarmi la schiena; con loro non posso fingere, sanno che ci sono rimasta male per quello che è successo, ma in fondo non c'è niente per cui disperarsi, i rapporti tra me ed Iker sono rimasti sempre chiari: amici, punto.
Anche se devo ammettere che le cose non sono così definite e semplici: baci, abbracci, parole non dette, sguardi.. non ho mai avuto questo genere di rapporti con i miei amici; inevitabilmente, però, arriva qualcosa che rimette le cose nel giusto ordine, ammesso che per i sentimenti possa veramente esistere un qualsiasi ordine...
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Will you be there? || Ramos, Casillas
FanfictionDAL CAPITOLO TRE: Comincia il conto alla rovescia: "In onda tra 5..4...3...2...1... Vai". "Bentornati amici della notte, dopo il mio scherzoso appello al portiere del Real, possiamo tornare a parlare di argomenti seri. Sembra che...." ma no...