Capitolo 10: il gioco degli equivoci

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Parte I

"Pronto?" rispondo fingendo una tranquillità che sono ben lontana dall'avere...

"Ciao Cassandra, sono Iker".

"Ciao Iker, come va?" domando, cercando di non scoppiare a ridere per l'espressione dipinta sulla faccia di Juan.

"Bene, grazie e tu?" mi domanda con una strana cautela.

"Io sto bene, anche se sto facendo Cenerentola: mi toccano le pulizie, oggi!".

"Non ti invidio" lo sento ridacchiare "Senti, ho ricevuto il tuo sms".

"Oh!".

Coscienza di Cassandra: "Ma che risposta grandiosa, davvero! I soldi della laurea sono stati proprio ben spesi!"

"Oh, perché non stai mai zitta?!?" dico a voce un po' troppo alta.

"Come scusa?" sento dire da Iker dall'altro lato del telefono.

"Oh niente scusa, parlavo con la mia coinquilina" rispondo, lanciando un cuscino del divano a Juan che se la ride lì vicino.

"Comunque, ti stavo chiedendo se avevi da fare stasera, credo che dovremmo discutere di questa storia dei paparazzi" mi dice con tono di voce un po' teso.

"Certo, immagino. Stasera sono con alcuni miei amici alla "Vida Loca" nel quartiere latino, se per te non è un problema possiamo vederci lì".

"Perfetto, conosco il posto. Ci vediamo lì alle... 21,30?"

"Va bene. A più tardi allora!" chiudo la comunicazione e mi volto verso Juan che continua a ridere.

"Si può sapere che c'è?" chiedo esasperata.

"Ti sei vista? Sei diventata di mille colori!" ride divertito.

"Non è vero, sono i tuoi occhi che non funzionano, come il tuo cervello" rispondo con noncuranza.

"Seh seh, intanto stasera vi vedrete di nuovo" gongola con quel suo sorrisino sbilenco che gli strapperei volentieri dalla faccia.

"Dobbiamo parlare dei paparazzi" replico con serenità.

"Pensi ci siano problemi?" mi chiede facendosi improvvisamente serio.

"Non lo so, spero di no" rispondo con sincerità.

"Ah-ah! Speri di no, speri che non ci siano problemi" saltella Juan additandomi.

"E allora? Cosa vuol dire?" ribatto stizzita.

"Vuol dire che ti interessa. Vuol dire che ci tieni, che speri che non si rovini il vostro rapporto" risponde continuando a danzarmi intorno.

"Piantala di fare la danza della pioggia! Non significa niente, solo una semplice chiacchierata".

"Come no, ci credo... sì sì" mi scimmiotta.

"Se non la smetti chiamo Salem e gli dico di farsi la manicure sulle tue scarpe!" ribatto con un ghigno malefico.

"Sei perfida e stronza" mi dice allontanandosi verso la porta "E anche molto presa da Iker" conclude uscendo.

"Ti sbagli" urlo, ma non ne sono convinta nemmeno io.

"Vida Loca" - Ore 21,45

"Cassy si può sapere cos'hai? Sembra che ti sia seduta su una sedia elettrica" mi domanda divertito Esteban.

"Ma no, sono solo un po' nervosa, praticamente ho fatto il pieno di caffeina in questi giorni per restare sveglia a preparare quella maledetta relazione per il prof" replico, esibendo uno dei miei migliori sorrisi per non far vedere che dentro sto ribollendo come l'Etna prima di un'eruzione!

Will you be there? || Ramos, CasillasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora