"Cassandra?" mi sento chiamare da Sergio.
"Sono qui" rispondo dalla camera da letto, da cui non mi sono mossa; dopo il naturale smarrimento per il contenuto del biglietto, mi sono rivestita e sono rimasta seduta lì, appoggiata con la schiena al cuscino e con il profumo di Iker ancora addosso...
"Cristo santo, ma che è successo?" domanda vedendo la mia faccia che deve essere tutta un programma.
"Di tutto" rispondo.
Lui si avvicina e si siede dall'altro lato del letto, quello fino a dove, poche ore prima, Iker mi stava amando con tutta la passione e la dolcezza del mondo.
Gli racconto tutto e poi gli faccio leggere il biglietto che mi ha lasciato...
"Non ci posso credere" sussurra "Che cazzo ha in testa?"
"Ana" rispondo semplicemente.
"Non dire cretinate Cassandra, questa è una dichiarazione d'amore in piena regola!" replica sventolando il foglietto di carta.
"Già, ma i fatti dicono anche che quella è la sua decisione" sussurro.
Lui mi guarda preoccupato e mi scosta i capelli dalla fronte: "Sfogati se vuoi" mi sussurra.
"No, Sergio. Non ho neanche più la forza di piangere. La verità è che una parte di me si sente in pace: le ho provate tutte, davvero, ma non c'è niente da fare! Evidentemente, questa è la mia punizione per non aver scelto lui dal principio.." spiego.
"Non tormentarti adesso" dice accarezzandomi i capelli.
"Come se servisse a qualcosa non farlo" sussurro.
"Vieni qui" dice abbracciandomi e facendomi appoggiare la testa sul suo torace "Non so che dire, Cassy. Mi dispiace tanto".
"Non fa niente, passerà anche questa. Ci vuole solo tempo" dico più a me stessa che a lui e poi gli domando "Posso restare qui? Non mi va di andare a casa a dare spiegazioni, non ora".
"Certo che puoi restare. Puoi restare quanto vuoi" risponde dandomi un bacio sui capelli.
E la notte più bella e allo stesso tempo più tormentata della mia vita trascorse così, abbracciata a Sergio su quel letto che ancora profumava d'amore.
Il mattino seguente...
Casa Mancini - Ore 9,00
Apro la porta e mi avvio in cucina per imbottirmi di caffè come al solito.
Seduti al tavolo in beata chiacchiera trovo Bea e Juan che appena mi vedono si bloccano di colpo e mi vengono incontro: "Che succede tesoro? Hai una faccia!" mi accoglie con il suo solito tono materno la mia amica.
"Stanotte ti sei data ai bagordi, eh? Ammettilo!" scherza Juan.
"Oh sì, l'ho fatto, con conseguenze inimmaginabili" sentenzio avviandomi verso la macchinetta dell'espresso.
"Sarebbe?" domandano curiosi sedendosi di nuovo in attesa.
Faccio un profondo respiro e mi appresto a raccontare nuovamente tutta la storia, incluso il biglietto che ormai ho imparato a memoria per quante volte l'ho letto.
"Che stronzo!" tuona Juan adirato.
"E' uno scandalo, Cassy, uno scandalo! Avresti dovuto cercarlo e spaccargli la faccia" protesta Bea.
"Se vuoi ci vado io e gli buco le gomme" si offre subito volontario il dj.
"No, ragazzi, va bene così" rispondo con una calma surreale per me.
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Will you be there? || Ramos, Casillas
FanfictionDAL CAPITOLO TRE: Comincia il conto alla rovescia: "In onda tra 5..4...3...2...1... Vai". "Bentornati amici della notte, dopo il mio scherzoso appello al portiere del Real, possiamo tornare a parlare di argomenti seri. Sembra che...." ma no...