Verso casa - Ore 00,10
In macchina c'è un silenzio che si taglia col coltello, Cassandra sembra ancora scossa per quanto accaduto.
"Che dici, ne parliamo?" decido di rompere il ghiaccio.
"Di cosa?" risponde facendo la vaga.
"Di quello che è successo stasera... signora Casillas" replico ridacchiando.
"Oh no, per favore..è stata la cosa più imbarazzante della mia vita!" ribatte ancora rossa.
"Sono cose che capitano" sorrido.
"Sì, forse, ma sono cose che capitano sempre nel momento sbagliato" bofonchia.
Accosto vicino al marciapiede e mi fermo.
"Che succede?" mi chiede sorpresa.
"Rispondimi un po'... cosa ti ha dato esattamente fastidio?" le domando girandomi verso di lei.
"Beh, non è che mi abbia dato fastidio, ma mi ha imbarazzato" mi risponde guardando altrove.
Allungo la mano e le faccio girare il viso verso di me: "E' così terribile l'idea di essere mia moglie?" le chiedo guardandola negli occhi.
*****
Rimango a guardarlo con gli occhi spalancati, non so cosa rispondergli... Dopo un attimo di silenzio, decido che la cosa migliore è la sincerità: "No, non è terribile. E' un po' folle, ma non terribile" sorrido.
"Folle? Perché folle?" mi domanda con semplicità mentre i suoi occhi luccicano.
"Folle, perché siamo due mondi tanto diversi, folle perché stare con me significherebbe andare incontro a figuracce di ogni genere, folle perché siamo due caratteri diversi.." inizio ad elencare.
"E questo ti sembra folle?"
"Lo è... io non ho niente in comune con te e con il tuo mondo; stasera è stato bello, ma ero così in imbarazzo, avevo paura di dire o fare qualcosa che avrebbe potuto ferirti o metterti in difficoltà. Non voglio sentirmi così, Iker" gli dico con sincerità.
"Cassandra, niente è facile, specialmente in un ambiente come il nostro; capisco che sia dura per te e voglio assicurarti che per nessun motivo mi sarei sentito in imbarazzo per colpa tua, anzi... I miei compagni ti trovano fantastica, Sergio voleva addirittura il tuo autografo" scoppia a ridere ricordando la scena assurda accaduta solo 15 minuti prima.
"Già..Sergio" mi unisco alla sua risata.
"E' un pazzo scatenato quello, non farci caso ti prego" si scusa per lui Iker.
"E' un pazzo che ti è amico e ti vuole molto bene" ribatto.
"Sì, credo di sì. Tu ne sembri sicura".
"Ti sei domandato come facessi a sapere della macchina? Ieri sera qualcuno di nome Sergio ha chiamato in radio e mi ha raccontato le peripezie passate insieme ad un suo amico" sorrido.
Lo sguardo di Iker è totalmente incredulo: "Vuoi dirmi che Sergio ti ha raccontato tutto in diretta?".
"Sì, ma non ha fatto nomi ed è rimasto sul vago, ma mi ha fatto capire che non mi avevi dato buca".
Iker sorride e scuote la testa, ma si può leggere chiaramente nei suoi occhi la felicità per quel gesto di incredibile amicizia.
"Senti, poi non abbiamo parlato dei paparazzi... volevo sapere cosa ne pensavi" gli chiedo un po' nervosa.
Lui torna improvvisamente serio: "Vedi Cassandra, questo è il lato meno piacevole dell'essere famosi: non hai più un briciolo di privacy, non puoi fare qualsiasi cosa, anche la più banale, che sei subito ripreso. Mi dispiace che tu sia rimasta coinvolta, ma è una cosa con cui dovremo fare i conti".
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Will you be there? || Ramos, Casillas
FanfictionDAL CAPITOLO TRE: Comincia il conto alla rovescia: "In onda tra 5..4...3...2...1... Vai". "Bentornati amici della notte, dopo il mio scherzoso appello al portiere del Real, possiamo tornare a parlare di argomenti seri. Sembra che...." ma no...