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Harry strappa all'istante il cerotto dalle mani dell'allenatore e lo lancia via, si alza e mi si avvicina lentamente. Si ferma proprio dietro di me, e avverto benissimo la presenza del suo corpo così vicino al mio.

La sua voce mi fa tremare.
«Vattene» gli dice tranquillo.

L'uomo - l'ho riconosciuto è Hammer - non mi considera più.
Guarda sopra la mia testa e accanto a Harry non è poi così tanto grosso.

«È roba tua?» chiede stringendo gli occhi, piccoli e luccicanti.

«Tua non è di sicuro» risponde con un tono al contempo vellutato e autoritario da far gelare il sangue. Mi sento sciogliere.

Hammer se ne va, e per un momento lunghissimo io e Harry restiamo l'uno accanto all'altro, ci sfioriamo quasi, e il suo calore mi avvolge. Abbasso la testa, mormoro un grazie e mi allontano in fretta. Vorrei morire, perché giuro su Dio che si è piegato per sentire il mio profumo.

"Imprevedibile"

Dagli altoparlanti rimbomba il suo nome e la folla impazzisce.
«Signore e signori, ecco a voi Riptide!»

Non mi sono ancora ripreso dall'incontro di poco fa, e il mio sangue ribolle di una strana eccitazione. Quando lo osservo percorrere l'ampio corridoio tra gli spalti nel suo scintillante mantello rosso con il cappuccio, ho un tuffo al cuore.

Vorrei scappare a casa.

Lui è semplicemente troppo.
Troppo maschio. Troppo virile. Un vero toro. Le persone intorno a me gridano con tutto il fiato che hanno in corpo, il loro desiderio è di possederlo.

Harry sale sul ring e si piazza nel suo angolo. Si toglie il mantello e lo porge a un ragazzo castano – dovrebbe essere l'allenatore in seconda – mostrando tutti muscoli in tensione.

«E ora, Hammer!»

Hammer lo raggiunge ed Harry abbozza un sorriso svogliato. Dopodiché sposta lo sguardo su di me: sa esattamente dove sono seduto stasera. Con un'espressione insolente agita un dito in aria in direzione di Hummer poi indica a me come a dire: "Per te".

Ho un sussulto.

«Cazzo, perché si comporta così? È troppo maschio alfa, non ce la faccio!»

«Niall, controllati!» sibilo e mi risiedo, ormai privo di forze. Non so che cosa voglia da me, ma io non mi sarei mai aspettato di provare un'attrazione sessuale così intensa.

Il ricordo dei nostri corpi vicini mi trafigge, per fortuna il suono della campanella che dà inizio al combattimento mi riporta alla realtà. Harry scatta subito di lato, Hummer abbocca alla finta e fa una mossa stupida. Harry gli sferra un pugno sul fianco sinistro.

Saltellano a distanza, uno di fronte all'altro. Harry fa lo sbruffone, fintando e facendo innervosire il suo avversario. Si gira verso di me, fa un cenno verso di lui, poi verso di me, e infine colpisce Hammer talmente forte che lui rimbalza contro le corde, cade in ginocchio e tenta di rialzarsi scuotendo il capo. Il mio sesso reagisce ogni volta che Harry attacca, e il mio corpo perde un battito ogni volta che l'altro restituisce il colpo.

Nel corso della serata fa fuori in questo modo un avversario dopo l'altro. Quando viene proclamato vincitore mi fissa sempre con quel sorriso compiaciuto, come se volesse farmi sapere che qui dentro è lui il maschio dominante. Il mio fisico è scosso da fremiti mentre seguo i suoi movimenti, e non riesco a smettere di fantasticare.
Immagino i suoi fianchi contro i miei, lui dentro di me, le sue grandi mani che mi toccano, carne contro carne.

Durante gli ultimi round ha uno sguardo deciso, il petto gonfio per la fatica e lucido di sudore.
Credo di non aver mai desiderato così tanto qualcosa in tutta la mia vita.

Reale | Versione LarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora