Reale | Versione Larry

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"Adrenalina a mille"

Liam non vuole più che vada negli spogliatoi. E Coach e Zayn sono d'accordo.

«Ha bisogno di tranquillità. Tu vai a sederti, lo distrai troppo» mi spiega. Anche se è il più gentile tra gli uomini del team, appare molto frustrato. Forse perché oggi compie trentadue anni e preferirebbe essere altrove.

«Ecco, tieni il biglietto e vai a conoscere i ragazzi. Sono simpatici. Dopo andremo a festeggiare tutti insieme.»

I ragazzi sembrano proprio il tipo che sfilano per le grandi case di moda. Ma hanno un sorriso genuino, e non posso non accorgermi del loro sguardo di approvazione quando notano i miei jeans aderenti e la mia maglietta bianca quasi trasparente. «Ciao, io sono Fred» si presenta il rosso che ballava sul tavolino nella stanza di Harry. «E questo è Deb» aggiunge indicando il biondo accanto a lui.

«Ciao. Io sono Louis»

«Oh! Tu sei quello che è entrato nella suite l'altra sera» esclama Fred.

«Non sono entrato da nessuna parte» replico stizzito.

Quindi Zayn ha detto a tutti che ero io? Che imbarazzo. Fred si tira verso di me e mi sussurra all'orecchio:«Penso che Harry voglia scoparti». Mi si mozza il respiro. Mi sistemo sulla sedia e Deb, chinandosi a sua volta verso di me, aggiunge: «Harry vuole davvero scoparti. Mentre parlavi con Zayn gli è venuto durissimo. Me ne sono accorto perchè ero seduto sulle sue ginocchia e appena ha sentito la tua voce... Bam!»

«Non voglio saperlo!» strillo, scuotendo la testa con una risatina nervosa. Sono arrossito dalla testa ai piedi, e sto lottando contro mille emozioni diverse.

«Mi sono anche offerto di pensarci io» continua Deb, «ma lui era in fase: "Lascia stare, sto bene". E se n'è andato. Ci ha detto di occuparci dei suoi amici e si è chiuso nella sua stanza. Liam vuole essere sicuro che la cosa non si ripeta anche questa sera.»

Tengo lo sguardo fisso sulle ginocchia, sopraffatto da un sentimento di gelosia che mai avrei pensato di provare. «Ma deve scopare tutti i giorni?» domando, incapace di nascondere la mia irritazione.

«Scherzi? Lui è Harry Styles! È... abituato ad avere un sacco di uomini e anche donne. Sempre.»

Faccio un gesto con la mano, sdegnato, e mi giro verso il ring ancora vuoto. Non voglio sapere quante persone "è abituato ad avere", ma l'immagine del suo corpo intrecciato a quello di un'altra persona mi prende lo stomaco. Se avessi mangiato, vomiterei.

Dieci minuti dopo, dall'altoparlante vine annunciato il suo nome: «E ora, signore e signori, salutate l'arrivo dell'unico, del solo, Harry "Riptide" Styles!»

Appena lui compare, sono preda di un unico flusso di sensazioni.
Non sopporto che ogni volta che lo vedo voglio che lui sia mio. Voglio toccarlo. Esplorarlo.

Sale sul ring. Il suo mantello scintillante è in contrasto con la sua mascolinità, e nell'istante in cui si spoglia rivolto in direzione del pubblico, tutti cominciano a urlare. Esattamente come fa il mio cuore. Ho bisogno di lui come di una droga. I suoi capelli scuri sono perfetti, i suoi muscoli abbronzati si flettono mentre tende le braccia e fa il suo solito saluto. Io resto immobile, il respiro bloccato da qualche parte tra i polmoni e le labbra, mentre lui scruta la folla.
Appena mi scorge, i suoi occhi si accendono: sono vivi, come mi sento io quando mi sorride. Cattura il mio sguardo e le sue fossette lampeggiano: giuro che mi sta osservando come se fossi l'unico presente. Ogni volta che sale sul ring entra perfettamente nel personaggio. E i suoi occhi... sono solo per me. So che non è vero, e vedo soltanto quello che desidero vedere.