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«Fammi sentire un'altra canzone, Louis»

Il suo tono è così perentorio che vorrei impuntarmi, ma in realtà... sono eccitato. Desidera le mie canzoni quanto i miei baci, e questo mi manda in estasi. Okay, allora. Se lo vuole, stasera dobbiamo andare fino in fondo e fare l'amore, non limitarci a struzzicarci a vicenda. Scelgo di nuovo Iris. Scruto il suo profilo concentrato: è ancora più imperscrutabile. Ma quando la canzone finisce e lui alza la testa, i suoi occhi sono infuocati. Sento la sua violenta erezione e il battito ritmico del suo cuore.

«È lo stesso per me» dice.

«Cosa?»

Mi prende per i capelli e mi abbassa il capo per potermi leccare le labbra.

«Ogni singolo verso.»

Ho un sussulto e mi ritraggo.

«Harry... Non ho mai avuto una storia. E non ho intenzione di dividerti con nessuno. Non puoi andare con un altro finché stai con me.»

Mi passa il pollice sulla bocca umida. «La nostra non è "una storia".»

Lo fisso inebetito, sicuro che qualcosa sul mio petto si sia rotto.
Sono nelle sue mani. Mi tiene stretto a sé e fa scivolare il naso lungo il mio orecchio. «Ti prenderò e sarai mio» mormora, ed è una dolce promessa. Mi accarezza piano la guancia e mi bacia con delicatezza il lobo. «Puoi starne certo.»
Brucio per la lussuria che vedo riflessa nel suo sguardo, e quel "mio" mi riempie di voglia.

«Ma prima devi imparare a conoscermi. Poi mi dirai se ancora vuoi che ti prenda.»

Quel verbo "prendere" ha un certo effetto su di me. «Ma io so già di volerlo» protesto.

Studia le mie labbra, e la sua espressione è così sofferente e tormentata che ne resto colpito.

«Louis, ho bisogno che tu sappia chi sono. Cosa sono.»

«Hai avuto migliaia di donne e uomini anche senza tutte queste premesse» mi lamento.

Mi afferra il sedere tra le mani grandi e mi attira a sé, gli occhi traboccanti di desiderio che mi mangiano e mi costringono ad annegare nella loro profondità.

«Sono le mie premesse con te»

A queste parole la mia eccitazione si fa incontenibile. Ancora non mi prenderà. Torno a ieri notte, a letto con lui, quando la sua bocca divorava la mia. Vuole che io sappia chi è, e anche io lo voglio, ma se dovessi scoprire che lo amo, il legame emotivo tra noi diventerebbe talmente forte che nulla per me potrebbe più essere come prima.

Sono a pezzi. Non posso reggere ancora a lungo. E nemmeno lui dovrebbe. Avverto una strana pesantezza nel mio petto, mi avvicino al suo orecchio e sussurro: «Non possiamo continuare così, Harry. Non con il campionato ancora in corso. Quindi, o stasera facciamo l'amore oppure stai solo e ti rilassi.»

Mi aspetto una reazione a questa minaccia. È pur sempre un uomo, e io lo sto invitando apertamente a una notte di sesso senza complicazioni. Gli si rendendo le cose facili, lo sto accettando "così com'è", senza fare domande. O ci sfoghiamo a letto e domani riuscirà finalmente ad allenarsi, o si riposerà, ma non con me accanto. Tuttavia Harry non sembra propendere per l'opzione "facciamo l'amore", anche se ci speravo. Mi scruta, e oggi i suoi occhi non sono per niente verdi.

«Okay» fa un sorriso. Mi mette giù, prende il suo iPod e torna ad ascoltare la musica.

Immagino che non dormiremo più insieme.

Wow.

Ho il cuore infranto. Ed è colpa mia.





Siamo a Los Angeles, il tempo è magnifico e vorrei stare in giro tutto il giorno. Io e Diane dividiamo la stanza e facciamo delle splendide colazioni in terrazzo.

Reale | Versione LarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora