Reale | Versione Larry

16

«Harry, Harry...» scandiscono, lasciandolo in aria. Sono allegro e nel petto si agitano tante bollicine di felicità. Sono felice per me. Per lui. Per la serata.

Liam e Zayn stanno osservando la scena con un'espressione così scura che pare debbano seppellire un cadavere. «Su, divertitevi» esclamo mentre mi avvicino. Sono sicuro che i miei nonni sappiano spassarsela molto più di questi due. Loro si limitano a scuotere il capo, sembrano decisamente giù.

«Si sta innervosendo» borbotta Liam, rivolto a Zayn.

«Lo so, cazzo.»

«Già.» Liam si passa una mano sui capelli. «L'ho voluto io questo party?»

«Preparati allo schianto» si limita a rispondere Zayn, e si allontana lungo il corridoio, risentito.

Sono confuso. «Cosa c'è che non va?» Chiedo a Liam.

«Nulla. Per il momento.» Guarda l'orologio, poi Harry, che ora viene trascinato verso il mobile bar. «Se qualcosa, qualunque cosa, comincia a girare in modo che non gli piace, saremo in guai grossi. Grossissimi.»

Do un'occhiata intorno e vedo solo sorrisi e allegria, intanto dall'iPod di Harry collegato alle casse della suite esce della musica rock a volume altissimo. Davvero non capisco di cosa si preoccupino questi due. Si stanno divertendo tutti, e poi lavora sodo: se lo merita di lasciarsi un po' andare. Sì, è un po' sovreccitato, ma è normale che sia ancora carico per l'incontro e a questo va aggiunta la tensione che ci ha uniti per settimane.
I nostri occhi si sono cercati con insistenza per tutta la giornata, e ogni volta che si intrecciavano, tra noi esplodevano scintille. Il bisogno di stare con lui mi colpisce come una frustrata. Anche prima che iniziasse il combattimento, vedevo nei suoi occhi verdi il desiderio insopprimibile di farmi suo. È affamato quanto lo sono io, e attendo con ansia la nostra serata. Il mio corpo e in fibrillazione, ed Harry emana un'energia potentissima, l'avverto in ogni cellula e in ogni atomo. Da uomo, sono consapevole della sua prorompente virilità.
Harry sta preparando due shot di tequila dietro il bancone. Una bionda mozzafiato accanto a lui si spruzza del succo di limone tra le tette, aggiunge una punta di sale, poi appoggia un bicchierino di tequila nell'incavo dei seni, afferra Harry per il polso e gli fa segno di bere. Mi irrigidisco per la gelosia, ma lui spinge un tizio a caso contro la bionda, ridendo in modo mascolino, poi torna da me con gli shot.

I suoi occhi si fanno scuri e selvaggi. Sembra che voglia festeggiare soltanto con me, e al pensiero mi cedono le gambe. Il mio membro è sensibile, bagnato, turgido.

In una mano tiene la saliera e due fette di lime. «Vieni qui» dice, in tono rude ma dolce. Prende tra le labbra il lime e abbassa la testa per passarmelo. Apro la bocca e il succo acido mi schizza in gola. Harry mi bacia a lungo, mi lecca, poi si scosta e mi porge lo shot.

Non mi sono mai ubriacato, e sono felice che la prima volta sia con lui. Nelle vene mi scorre una felicità incontrollabile. Mi sento audace e compulsivo, voglio fare tutto quello che non ho mai fatto. Butto giù la tequila e mi brucia la gola quando Harry mi passa di nuovo il lime, sono folle di eccitazione.
Lo metto in bocca, come ha fatto lui, Harry si piega e beve il succo. Mi sfugge un gemito quando sento la sua lingua. Sono dilaniato dal desiderio, e gli getto le braccia al collo.
Lui mi afferra per il sedere facendo cadere gli shot, poi spinge i fianchi contro di me, strofinandomi addosso la sua erezione, un movimento così eccitante che mi fa impazzire.

«Hai un odore buonissimo...» mi sussurra all'orecchio. La sua bocca si scava un sentiero lungo la mia tempia, fino al mento, poi cerca febbrilmente le mie labbra. «Ti voglio adesso. Non posso aspettare che questa gente vada via. Come ti piace farlo, Louis? Ti piace violento? Veloce?»

«Come piace a te» riesco solo a mormorare, drogato dalle sue braccia, dallo sfregamento del suo sesso contro il mio. Le mie parole devono avergli fatto tornare in mente la canzone che gli ho fatto ascoltare, perché china la testa per mordicchiarmi un labbro.