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La porta si apre di colpo e Liam irrompe in camera da letto, arrabbiato come non l'ho mai visto, lui che in genere è sempre gentile. I suoi lineamenti da cherubino sembrano affilati e non più così angelici.

«Ma. Perché. Cazzo...» ripete.

Harry ridiventa rigido come un muro di mattoni.

«Coach è incazzato» aggiunge Zayn entrando. Anche lui, di solito tranquillo, è particolarmente nervoso.

«Spiegaci perché ti fai mettere sotto in quel modo.»

Nella stanza si diffonde una strana agitazione, e io interrompo all'istante il massaggio.

«Lo fai apposta? Rispondi solo si o no.» Liam gli lancia occhiate sinistre.

Harry resta in silenzio. Ha drizzato la schiena, ogni muscolo è in tensione.

«Hai bisogno di scopare?» Chiede Zayn.

Avverto l'ennesima stretta allo stomaco: non ho nessuna voglia di stare qui ad ascoltarli mentre parlano delle esigenze sessuali di Harry, per cui borbotto - più che altro a me stesso, visto che nessuno mi sta prestando attenzione - che raggiungo Diane in cucina e me ne vado.

Mentre sono in corridoio, sento Liam dire: «Non puoi farti massacrare così solo perché poi lui può massaggiarti. Se vuoi ti procuriamo dei ragazzi. Qualunque sia il tuo obiettivo, non puoi fare questi giochetti. Ti stai solo torturando, Haz, ed è pericoloso quello che stai facendo con lui.»

Mi sono fermato a origliare, trattengo il respiro. Stanno parlando di me?

«Hai scommesso tutti i tuoi soldi su di te, quest'anno. Te lo ricordi vero?» Aggiunge Zayn. «Devi assolutamente sconfiggere Scorpion in finale. È l'unica cosa che importa. L'unica. Più di lui.»

Harry parla a voce più bassa degli altri, ma il suo ringhio è il più minaccioso. 

«Scorpion è un uomo morto, fatela finita.»

«Tu ci paghi per impedirti di fare stronzate, Haz» ripete Liam.

«Ho. Tutto. Sotto. Controllo.» replica Harry.

A questo sussurro inquietante segue il silenzio, e io riprendo a camminare verso la cucina, dove Diane sta tirando fuori un tacchino dal forno. Il profumo di rosmarino e limone mi fa venire l'acquolina in bocca, ma non serve a rallentare il battito del mio cuore.

«Per cosa stanno litigando?» Chiede Diane osservando con il broncio il tacchino, che sembra rifiutarsi di avere un bell'aspetto nel piatto che ha scelto.

«Harry si è fatto male.»

Perché è per questo che stanno litigando, no?

Diane scuote la testa e sospira.

«Giuro che un uomo come lui non l'ho mai incontrato. Ha sempre il dito pronto sul pulsante dell'autodistruzione...» Si interrompe quando la porta si apre alle mie spalle, e una mano mi afferrai il gomito facendomi girare.

«Vuoi venire a correre con me?»

Harry mi scruta con i suoi occhi fieri, verde acceso. Percepisco la sua frustrazione, che lo avvolge come un vortice scuro. È minaccioso, ha i nervi saldi a fior di pelle.

Reale | Versione LarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora