"Austin"
(Preparatevi a vedere un Harry geloso)A Austin alloggiamo in una casa con sei stanze da letto e un fienile, una favolosa costruzione colonica di colore rosso; è lì che si allena Harry. Spinge pneumatici da trattore tutto il giorno, corre su e giù per le scale esterne portando sulle spalle dei sacchi di cemento. Si arrampica sulle corde appese alle travi, poi viene a correre con me intorno alla proprietà. Non si concede un attimo di tregua, ed era irascibile come un gorilla impazzito. In realtà, soprattutto con gli altri membri del team: a quanto pare io sono l'unico in grado di placarlo, e per questo Liam e Coach mi pregano in continuazione di fargli un massaggio ogni volta che inizia a innervosirsi per delle stupidaggini, tipo la misura "di questi guanti del cazzo con cui non si può combattere".
Queste frequenti sessioni di allenamento sono state una vera tortura... Qui fa molto caldo a luglio, e quando lui si toglie la maglietta il contatto con la sua pelle mi destabilizza, mi tornano dei flash di tutte le sensazioni che ho provato mentre ero nudo a letto con lui.
Dall'incidente delle uova, ogni notte resto sveglio a fissare il muro. Lo so, potrei provvedere a darmi piacere da solo, ma ciò che voglio da lui va oltre il sesso. Non so nemmeno che nome dargli. Anche se non ho dubbi su che cosa sia.
Durante il volo per Austin ci siamo scambiati un po' di musica, e io aspetto sempre con ansia il pezzo che sceglierà per me. Ho cercato di evitare le canzoni d'amore, e ho provato un brivido quando Harry ha messo il broncio per la mia Playlist da Sassy Queen.
Lui, invece, mi ha fatto ascoltare un brano molto romantico, "In your eyes" di Peter Gabriel, che era una scena del film "Non per soldi... Ma per amore".
Harry l'ha fatta partire e io mi sono sciolto: racconta di come lui trovi la luce negli occhi di lei.
Lui. Lui.
Harry non mi sfiora dalla sera in cui abbiamo fatto la doccia insieme. Ma le cose che ha detto, il modo in cui mi ha baciato...
In questo momento sono in casa, e sto recuperando dalla valigia delle fasce che potrei usare durante il massaggio alla fine del training pomeridiano. È una tattica per non entrare più in contatto con la sua pelle e per risparmiarmi così un'altra notte insonne. Passando davanti alla porta d'ingresso, noto che Liam sta parlando con qualcuno sulla soglia. Con la coda dell'occhio scorgo un uomo dai capelli bianchi e una donna, all'improvviso mi arriva una voce femminile: «Signore! Per piacere, non è che potrebbe farcelo incontrare?»
Mi fermo, visto che sono l'unico "signore". Mi avvicino, e una signora alta, magra, dall'aspetto fragile mi corre incontro. È pallida e ha uno sguardo triste e gli occhi scuri: «Non sapevamo più che cosa fare. Si sentiva abbandonato, ma era troppo forte, nessuno riusciva a controllarlo... Io meno di chiunque altro.»
Nel mio cervello cerco di elaborare queste parole, e nel frattempo continuo a fissare i due sconosciuti davanti a Liam.
«Mi dispiace davvero moltissimo» replica lui in tono formale. «Ma anche se non fosse così impegnato, non sarei comunque in grado di farvelo incontrare. Ma vi assicuro che se dovessero esserci dei cambiamenti vi metterò in contatto con lui.» Sbatte la porta un po' più forte del dovuto, e libera un lungo sospiro represso.
Qualcosa scatta in me. «Sono i genitori di Harry?» Domando, scioccato e confuso.
All'improvviso mi accorgo che quell'uomo aveva gli occhi dello stesso verde inconfondibile di Harry e, nonostante i capelli bianchi, aveva una corporatura incredibilmente robusta e solida.
Liam annuisce e si sfrega la fronte, sembra molto agitato. «Sì, sono loro.»
«Perché Harry non vuole vederli?»
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Reale | Versione Larry
FanfictionHarry è un famoso pugile. Louis un fisioterapista. PRIMO libro. Harry|| attivo Louis|| passivo M-Preg |gravidanza maschile #4 Larry Novembre 2020 #9 LarryStylinson Luglio 2020