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Maratona 1/3

Voleva le mie carezze come se fossero l'unica cosa in grado di fornirgli un contatto con la realtà, voleva la mia bocca per trovare un po' di calore nel freddo che provava, un po' di luce nel buio della sua mente.

Harry non è un uomo di tante parole. È un uomo di pancia e di azione. È grande e forte, e a volte ha bisogno di qualcuno che si prenda cura di lui. E voglio essere io quel qualcuno. Lo voglio più di qualunque altra cosa.

Proprio lui, che non ha mai avuto una casa, vuole sapere se mi manca la mia? Anche se dormo come un re tra le sue braccia in un letto soffice e mangio il cibo migliore che c'è? Anche se, grazie al mio lavoro, posso sempre stare con lui?

Metto giù la forchetta, mi volto verso Harry, con la punta delle dita gli sfioro il velo di barba che ha sulla guancia. «Mi manchi quando non sono con te. Ma quando ci sei tu, non mi manca nulla.» Mi piego per appoggiare le labbra sulle sue fossette.

«Allora ti terrò sempre vicino a me.»

«Sì. Anche perché sono sicuro che qui c'è abbastanza spazio.»

Mi dimeno sulle sue ginocchia e lui mi abbraccia stretto. «Okay!» Esclama.

Ridiamo e iniziamo a mangiare dallo stesso piatto, con le stesse posate. Mi stuzzica le labbra con la forchetta e io allora cedo: le apro obbediente e lascio che mi imbocchi. Mi piacciono i suoi occhi che diventano più scuri ogni volta che spalanco la bocca.
Fa scivolare una mano sotto la manica e mi accarezza il tricipite, poi si gira verso il piatto e prende una bella forchettata per sé.
Aspetto che mi prepari il boccone perfetto, con un pezzetto di pollo e un po' di verdure. Lui mi osserva con un sorriso tenero mentre mastico, assaporo il cibo e alla fine lo mando giù.

«Di chi sei?» Mi chiede.

Il mio cuore si scioglie.

Lui china la testa, mi bacia l'orecchio e sussurra: «Mio».

«Completamente tuo». Mi muovo per riuscire a mettermi a cavalcioni e affondo il naso nel suo collo tiepido e possente. «Sono molto nervoso per la finale. E tu?»

La sua risata gli romba nel petto. Sembra divertito. «E perché dovrei? Louis, lo spezzo in due.»

La sicurezza nella sua voce quasi mi fa provare pietà per Scorpion. Harry non solo lo spaccherà in due, ma gli piacerà farlo. «Harry, a me piace come combatti, ma non hai idea di quanto mi rende nervoso.»

«Perché?»

«Perché... Tu per me sei... Importante. Vorrei che non ti capitasse mai niente di male, e anche se so che vincerai... Sono preoccupato.»

«Ma tu sei felice, Louis? Sei felice con me?»

Scorgo la tensione sul suo volto. All'improvviso si è fatto molto serio, proprio come quando mi chiede: "piaciuto l'incontro?".

Dal suo sguardo deciso capisco quanto la mia risposta sia fondamentale per lui.

«Follemente» ammetto. Lo abbraccio e  sento il suo profumo. «Tu mi rendi felice. Mi rendi follemente felice, punto. Non voglio stare senza di te nemmeno un secondo. E non voglio nemmeno che tutte quelle donne e uomini ti guardino e ti urlino quelle cose.»

Reale | Versione LarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora