Famiglia Westmour.

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"Sono tornata!"esclamo, chiudendo la porta di casa.
"Marisol tesoro, c'è qui una persona che vuole parlarti!"esclama mia madre dalla cucina.
"Non ci sono per nessuno, vado in camera a studiare...mi chiami per l'ora di cena?"domando raggiungendo le scale.
"Si, ma non mettere il pigiama...abbiamo ospiti questa sera!"esclama e dal tono di voce che usa sono sicura che stia sorridendo.
"Va bene, però mi cambio!"esclamo una volta raggiunta la mia camera per poi chiudermi la porta alle spalle, mi cambio mettendomi una tuta e poi inizio a prendere il libro di anatomia.
"L'anatomia deve il suo nome al metodo principale d'indagine, la dissezione, rimasta di fondamentale importanza anche in epoca moderna, per quanto integrata da altri moderni e perfezionati metodi di indagine. La "divisione tagliando" è uno dei mezzi di studio di questa scienza, che in maniera più esatta potrebbe essere chiamata "morfologia". Fa parte integrante della biologia. L'anatomia viene suddivisa in anatomia animale (zootomia) e vegetale (fitotomia). Lo studio delle relazioni tra esseri diversi o organi di esseri diversi viene detta anatomia comparata; quando è limitata a una sola specie animale, viene detta anatomia speciale. Prima rappresentante dell'anatomia speciale è l'anatomia umana; questa può essere approcciata da diversi punti di vista.
Dal punto di vista medico consiste nella conoscenza dell'esatta forma, posizione, misura e interrelazione delle varie parti del corpo umano in salute, e a questo studio vengono dati i termini anatomia umana descrittiva o topografica. Una conoscenza accurata di tutti i dettagli anatomici necessita anni di osservazione ed è posseduta solo da pochi. Il corpo umano è così complesso, che solo un ristretto numero di anatomisti umani padroneggia tutti i suoi dettagli: molti si specializzano solo su alcune parti, come il cervello, le viscere, ecc., accontentandosi di una buona conoscenza generale del resto del corpo.
L'anatomia topografica deve essere appresa da ogni aspirante anatomista tramite la ripetuta dissezione ed ispezione dei cadaveri. Si tratta di un tipo di conoscenza per certi versi simile a quella di un pilota d'aereo, deve essere precisa e disponibile in situazioni di emergenza. Dal punto di vista morfologico, l'anatomia umana è un affascinante studio scientifico che ha come oggetto la scoperta delle cause che hanno portato all'attuale struttura dell'essere umano, e necessita la conoscenza di altre scienze: l'istologia, la citologia e la fisiologia. L'anatomia patologica è lo studio degli organi malati. Mentre le varie discipline della normale anatomia, che si applicano a vari scopi ricevono una denominazione particolare come anatomia medica, chirurgica, ginecologica, artistica e superficiale, la comparazione anatomica delle differenti etnie fa parte della scienza dell'antropologia fisica o dell'anatomia antropologica."è la ventesima volta che ripeto queste cose ad alta voce e con gli occhi chiusi, appena li riapro mi ritrovo davanti Mike James Westmour che sorride con le braccia incrociate e con uno sguardo dolce.
"Cosa ci fai tu qui?"domando alzandomi di scatto e chiudendo il libro con uno scatto fulmineo.
"Beh...tua madre ha chiamato la mia, chiedendoci di venire a mangiare qui stasera ed eccoci qui."spiega allargando le braccia alla fine della frase.
"Cosa? Mamma!"esclamo scendendo le scale di corsa con ancora addosso la tuta.
"Cosa c'è tesoro?"domanda mia madre facendo segno di aspettare ai due signori che sono all'ingresso.
"Scusate...mamma posso parlarti un attimo?"domando abbassando la testa e facendo segno a mia madre di seguirmi in cucina.
"Perchè non mi hai detto che gli ospiti erano la famiglia Westmour? E poi perchè hai permesso a Mike di salire in camera mia? Stavo studiando!"esclamo a bassa voce e gesticolando.
"Mi aveva detto che andava in bagno..."esclama pensierosa ma poi le si forma un sorriso furbo ma anche molto dolce.
"Non è come pensi, Chiamalo e fallo scendere. Io mi cambio e vengo a cucinare, stasera ti occuperai tu degli ospiti!"esclamo andando al piano di sopra dove trovo un Mike curioso che gironzola per la mia stanza andando a fermarsi alla bacheca dove ho tutte le foto più importanti tra cui molte mie e di Miki.
"Cosa stai facendo?"domando incrociando le braccia al petto e guardandolo con sguardo incriminatorio.
"È tuo padre?"domanda mostrandomi la foto di Cody.
"No...lui è...lui è un vecchio amico di famiglia. Credo sia più opportuno chiamarlo così."esclamo con le lacrime agli occhi. So di non conoscerlo di vista ma da come me ne hanno parlato sembrava un ragazzo che voleva cambiare per la sua amata ma non ne ha avuto la possibilità.
"Perchè?"domanda corruciando la fronte.
"Non sono affari tuoi, tua madre ti vuole. Scendi."esclamo indicandogli la porta della mia camera.
"Non mi ha chiamato, non ho sentito il mio nome uscire dalle sue labbra, quindi...questa è Stardust?"continua a domandare per poi mostrarmi la foto di Stardust, una puro sangue interamente bianca.
"Si, la mia piccola Stardust..."sussurro prendendo la foto e accarezzando la piccola cavalla bianca.
"Beh.... Non è più tanto piccola ormai!"esclama mettendo le sue mani sulle mie spalle.
"Già...chissà a causa di chi!"esclamo posando la foto al suo posto e poi vado all'armadio.
"E questo chi è?"prende una foto di Miki dove sorride, quella foto gliel'ho scattata al mio tredicesimo compleanno, ricordo che si era presentato a casa mia prima di tutti solo per aiutarmi a sistemare la casa per la festa e poi è rimasto fino a notte fonda per aiutarmi a sistemare.
"Non sono affari tuoi."gli prendo la foto di mano stando attenta a non romperla e la rimetto al suo posto.
"Ora puoi uscire? Devo cambiarmi e tu devi andare giù!"esclamo aprendo l'armadio che è in un ordine perfetto.
"Ok..."esclama alzando le mani ed uscendo dalla mia camera.
Una volta assicuratami che è uscito dalla stanza mi assicuro di chiudere la porta a chiave per non avere brutte sorprese, poi mi avvicino di nuovo all'armadio ed opto per un jeans nero strappato sulle ginocchia ed una maglia grigia a giro maniche con un cardigan bianco poi indosso i tacchi bianchi e mi dirigo in bagno dove metto un filo di trucco, poi attacco i capelli in una treccia di lato mi avvicino alla porta e passo per la scrivania dove sopra c'è appoggiata una cornice che contiene la foto mia e di Miki dove siamo al mare, accarezzo la sua sagoma e poi scendo giù dove trovo tutta la famiglia, butto un occhiata all'orologio e noto che sono solo le sette e che ho a disposizione un ora intera per preparare una cena con i fiocchi.
"Sorellina, sei uno schianto!"esclama Kyle venendo verso di me.
"Grazie."esclamo per poi guardare tra gli ospiti e noto mio padre rientrare in casa.
"Papà! Sei tornato!"esclamo andando ad abbracciarlo.
"Non potevo perdermi questa cena, e voglio anche vedere se hai commesso un omicidio!"sussurra l'ultima frase dopo avermi stretta tra le sue braccia.
"Nessun omicidio, anche se c'ero quasi!"sussurro al suo orecchio per poi fare spazio agli altri che vogliono salutarlo ed io mi dileguo in cucina dove inizio a preparare la cena.
"Ottimo rapporto con i tuoi genitori, ottima capo cheerleader, sei una bravissima ballerina per quanto mi hanno detto i tuoi e ami cavalcare Stardust, ottima studentessa, adesso invece vengo a conoscenza delle tue doti culinarie."esclama una voce alle mie spalle che mi fa sussultare e mi giro di soprassalto.
"Mike!"esclamo finendo di tagliare le carote per la bolognese, un famoso pasto italiano.
"Scusa, non volevo farti spaventare!"sussurra trattenendo una risata e venendo vicino al bancone.
"Marisol ti serve una mano?"domanda Loui entrando.
"Si, mettete la tavola tu e Kyle?"domando sorridendo.
"Certo, Kyle vieni!"esclama prendendo ciò che occorre.
"Grazie Fratellino, ah...porti dì la Mike? Vuole fare un giro della casa!"esclamo guardando con aria di sfida Mike.
"Veramente, già l'ho visitata prima, tua madre oggi mi ha fatto fare il giro panoramico."esclama sorridendo in modo furbo.
"Ok, allora puoi rimanere qui a farle compagnia..."esclama Loui andando di là e poi noto entrare Kyle.
"Fratellone, vuoi far vedere il giardino a Mike?"domando facendogli capire che non lo voglio tra i piedi.
"Certo, andiamo Mike!"esclama con un tono che non accetta replice Kyle.
Un'ora dopo ho finalmente finito di preparare una cena coi fiocchi e adesso sto portando i piatti a tavola.
"Mamma, ho finito...ho anche già messo i piatti a tavola!"esclamo andando di là dopo aver tolto il grembiule decorato con fiori.
"Certo, se volete seguirmi andiamo a cenare!"esclama alzandosi mia madre.
Appena raggiungiamo la sala da pranzo ci sediamo ognuno ai propri posti ed io capito tra Mike e Kyle.
"Marisol complimenti, sei un ottima cuoca!"esclama il padre di Mike.
"La ringrazio, è tutto merito di mia madre..."esclamo abbassando la testa per nascondere l'imbarazzo.
"Beh...sembra che a cucinare sei stata tu mia cara, e puoi chiamarmi Leo!"esclama il padre di Mike per poi finire di mangiare.
"Oh... Ma io sono migliore, vero mamma?"domanda Mike gonfiando il petto come se fosse tarzan e anche questo mi ricorda Michael, voleva sempre essere più bravo di me in tutto...chissà forse ora se fosse ancora in vita sarebbe molto più bravo di me in cucina.
"Beh... Non tanto bravo come Marisol ma...te la sai cavare! Comunque Marisol cara, puoi tranquillamente chiamarmi Chantal!"esclama la madre sorridendo, la madre di Mike è identica alla madre di Michael, stessi occhi, stesso sorriso e addirittura la stessa luce di felicita che aveva la signora West prima che Miki morisse. Devo smetterla con questi pensieri. Miki è morto da tre anni ormai e devo farmene una ragione...
"Beh...io invece vengo a sapere che non sai cucinare, non sai danzare, non so se sai effettivamente cavalcare Diablo... E... Ah si una cosa che sai fare c'è...giocare come rimpiazzo nella squadra del mio ex!"esclamo sorridendo per poi mettere in bocca l'ultima forchettata del primo sfidandolo con lo sguardo, mentre noto la madre di Mike sgranare gli occhi alla parola ex.
"Non gioco da rimpiazzo nella squadra del tuo ex! Non lo conosco nemmeno poi. Io gioco come attaccante nella squadra di basket di Jack Mecfeen il mio migliore amico!"esclama e lì mia madre inizia a ridere.
"Sai vero... Che hai appena detto di non conoscere Jack...dovrò dirglielo domani! Mi piace farlo una merda dopo ciò che è successo!"sussurro al suo orecchio per poi alzarmi e prendere il secondo e vedo che mia madre inizia a parlare con quella di Mike.
"Si prospetta una bella serata!"sussurro tra me e me per poi andare a mettere il secondo a tavola.

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