"In che senso già sai dove andrai?"la sua voce mi fa ancora uno strano effetto, non so come ho fatto a non riconoscerlo subito. Certo avevo notato delle somiglianze, ma sapevo che lui era morto e non volevo credere alla realtà dei fatti, negavo anche quando l'evidenza era palpabile e rinnegavo a me stessa di credere che lui fosse tornato da me.
"Cosa vuoi Michael?"appoggio accuratamente le buste dell'ammissione nel primo cassetto del mio comodino e quando alzo lo sguardo mi soffermo a guardare la foto che è appoggiata su di esso, una foto che ritrae noi due al nostro ultimo capodanno insieme, prima che successe quell'incidente che lo portò fuori dalla mia vita.
"Cosa ci sta succedendo Marisol?"prova ad avvicinarsi ma io mi allontano, un contatto con lui sarebbe la mia fine, cederei in un battito di ciglia e non posso illudere me ne tantomeno lui.
"Non puoi ricomparire all'improvviso nella mia vita e pretendere che io mi comporti come se nulla fosse Michael!"alzo le braccia verso il soffitto e mi giro a guardarlo, lui abbassa lo sguardo ed io scuoto la testa.
"Sono passati tre anni Michael, credevo di farcela. Ok? Ma non ci riesco."Michael alza lo sguardo e quando quei suoi occhi castani entrano in contatto con i miei non ci capisco più nulla, affogo in un mare di nocciola fuso, un mare dal quale non vorrei più tornare.
"Ti capisco credimi. E ti credo, ti credo quando mi dici che ci hai provato. Ma non capisco perché adesso vuoi allontanarti! Non capisco perché non vuoi che io continui a far parte della tua vita! E non ti credo quando mi dici di andare via perchè il tuo corpo ed i tuoi occhi dicono tutt'altro."si avvicina e appoggia una mano sulla mia guancia, mano che io mi affretto ad allontanare anche se inevitabilmente dei brivido di piacere ricoprono la mia pelle e sento già la voglia matta di baciarlo.
"Credevo di riuscire a starti accanto, sorvolando sul fatto che mi hai mentito per tutti questi anni, ma venire a sapere che TUTTI e dico TUTTI, compreso chi non se lo meritava, sapevano della tua finta morte ed io no, mi ha fatto male."tolgo lo sguardo dal suo altrimenti non avrei il coraggio di dirgli queste cose, vedere ancora, anche se per poco, quei suoi occhi mi avrebbe solo demoralizzata e alzo le spalle cercando di fargli capire la mia frustrazione.
"Ok, ho sbagliato a non darti mie notizie per tre fottuti anni, ma possiamo sorvolare? Ho sbagliato non puoi farmene una colpa."lo fulmino con lo sguardo e già sento le lacrime che fanno di tutto per uscire.
"Questo non è sbagliare, ma è perseverare Michael e no, non posso sorvolare. Perchè non mi hai mentito solo sul fatto che per questi tre anni eri vivo e che sei dovuto scappare da tutt'altra parte, mi hai anche mentito dicendo che gli unici a saperlo erano la mia e la tua famiglia, mentre adesso vengo a sapere che Carly sapeva tutto, chissà quanti altri lo sapevano, mentre io ero all'oscuro di tutto. Non chiedermi di sorvolare. Perchè non ci riesco, ho bisogno dei miei spazi, dei miei tempi e non voglio pressioni."pronuncio l'ultima frase guardandolo negli occhi poi mi siedo sul letto e porto la testa tra le mani.
"Ho accettato la tua scelta di andare ad arruolarti, ho accettato la paura di perderti e questa volta per sempre, lotto con questa paura già da ora, perchè ho una paura terribile di perderti, ma non m'interessava di dover lottare e sai perchè? Perchè credevo che tu fossi onesto nei miei confronti, credevo che almeno tu non mi mentissi su ciò che provavi per me, invece sei come tutti gli altri. Anche tu come loro hai preferito giocare con i miei sentimenti, credimi... Avrei preferito non sapere chi tu fossi. E ora per cortesia va via, vederti mi fa stare ancora più male."lo guardo negli occhi con un intensità tale da farmi male, pronunciare queste parole mi ha lacerato il petto, ma non riesco ad avere fiducia in lui. Non riesco a credergli ma piú lo guardo negli occhi più vedo che è sincero, vedo che è sincero come lo era quando diceva di amarmi, come quando diceva che potevo fidarmi di lui mentre mi mentiva o mi teneva all'oscuro di scelte prese in passato.
"Non puoi dire sul serio, Marisol guardami, sai che ti amo più di me stesso. È vero ho sbagliato ed ho perseverato, ma non allontanarmi!"si abbassa per arrivare alla mia altezza ed io ormai con gli occhi lucidi e con il labbro inferiore tra i denti lo guardo negli occhi.
"A settembre partirò per andare ad Harvard, tu andrai in Germania...comunque non funzionerebbe. Oppure potrei decidere di partire a giugno, andare alla Columbia e non farmi più vedere fino a natale. Il punto è che non riuscirei a sopportare un'altra bugia, un'altra menzogna che andrebbe solo ad accumularsi a tutte quelle che mi hai già detto. Quindi per favore non farti più vedere, almeno che tu non sia obbligato a trovarti nei miei stessi spazi..."vengo interrotta dall'aprirsi della porta.
"Marisol, andiamo?"Clarck entra in camera grattandosi la nuca ed io sorrido anche se sono un pó confusa.
"Dove?"non sono io a parlare, la mia voce non è cosi profonda e così...maschile. Involontariamente mi giro verso Michael e noto che ha la fronte aggrottata.
"Le avevo promesso che saremmo andati a dirvertirci se era stata ammessa a tutte le universitá ma specialmente se l'avevano ammessa ad Harvard. Quindi..."mi guarda lasciando che io capisca il finale della frase.
"Certo, mi cambio e arrivo."mi alzo dal letto e vado ad aprire l'armadio scegliendo di prendere degli shorts grigi ed una canottiera bianca con un cardigan grigio ed i decoltè bianchi.
"Vestiti un pò più sportiva."sono le sue ultime parole prima di uscire dalla camera.
"È per lui vero?"mi giro verso Michael non capendo di cosa parla, infatti lui sembra capirlo e continua a parlare.
"È per quello stalliere da quattro soldi che mi stai lasciando vero? Non perchè io ti ho mentito o perchè ho avuto dei segreti con te o ancora perchè hai bisogno dei tuoi spazi! Ma per lui."è infuriato e non capisco di cosa parla, fino a quando il mio cervello decide di connettersi e mi innervosisco ancora di più.
"No Michael!"come può anche solo pensarlo.
"Certo che no! Ti ho lasciato perchè non ho fiducia in te! Perchè non posso iniziare una relazion senza che io abbia fiducia nella parsona che ho al mio fianco!"lo guardo negli occhi ed inizo a gesticolare.
"Per me Clarck è e rimarrà solo un amico! Tu hai avuto la possibilità di dimostrarmi il tuo amore, ma a quanto pare non era tanto per rivelarmi i tuoi segreti e le tue bugie. Io ti ho detto tutto! TUTTO Michael, mi sono messa al nudo con te e non ti ho mai chiesto nulla in cambio. Forse solo di essere amata come io amo te e di essere sincero con me, come io lo sono stata con te!"ho fatto di tutto per evitare le lacrime, per non dimostrargli le mie debolezze e le mie fragilità.
"Da quando te ne eri andato, questa Marisol non esisteva più! Mi ero creata una corazza, ero diventata una stronza bisbetica che stava sul cazzo a tutti, ero insopportabile e gli unici che sono stati davvero al mio affianco sono Brandon ed Esther, oltre la mia famiglia ovvio. Ma da quando sei tornato, con te non ci riesco, da quando ti incontrai nel corridoio della scuola, non ci sono riuscita. Sentivo come la sensazione che con te dovevo tornare ad essere quella di una volta, e quando mi hai detto che eri tu, avevo creduto di potermi fidare. Invece no. Anche tu come Jack, Mason e tutti gli altri di cui mi sono fidata, mi hai pugnalata al petto, ma la tua è stata la più brutta,la più dolorosa e la più inaspettata. Ma non importa, significa che mi riguarderò dal dare la mia fiducia a qualcun'altro...."vengo interrotta dalla sua presa sulle mie braccia.
"Chi è Mason?"il tono che usa non mi piace, mi prende le braccia con le sue enormi mani e mi guarda negli occhi come se volesse scavare nel fondo della mia anima.
"Un mio vecchio amico, non dovrebbe interessa..."le sue labbra si appoggiano sulle mie in modo delicato, le sue mani si spostano una sul mio fianco in modo da portarmi più vicino a lui ed una tra i miei capelli ed il mondo che c'è al di fuori scompare, si dissolve come sabbia portata via dal vento.
"Farò di tutto pur di farti riavere fiducia in me. In NOI! Non mi arrendo così facilmente Piccola, sono andato via dalla tua vita già una volta. Non me ne andrò di nuovo!"le nostre labbra si dividono quel poco che basta a farmi desiderare di nuovo quel contatto che mi fa sentire tanto bene.
"Non voglio più soffrire Michael, so che in amore si soffre, ma voglio potermi fidare."lo guardo negli occhi e lui appogia la sua fronte alla mia ed incastra i suoi occhi nei miei.
"Non ti prometto che non soffrirai più per amore, ma ti prometto che farò di tutto perchè tu non soffra per i miei sbagli e per i miei segreti."mi lascia un bacio sulla fronte ed io inevitabilmente lo abbraccio. Appoggio la testa sul suo petto e mi lascio cullare dal colore delle sue braccia e dai battiti del suo cuore.
"Marisol, scusa se t'interrompo, ma è tardi."Kyle entra in camera seguito da un Clarck che sembra impaziente di uscire.
"Andiamo, va bene così no? Più sportiva di cone sto."alzo le mani e sorrido indicando il mio look.
"Certo, ma...sportivo io intendevo scap..."Kyle lo interrompe con un colpo di tosse.
"Mia sorella non è il tipo da scarpette. Fa qualsiasi cosa con quelle."indica i miei decoltè e sussurra per modo di dire a Clack che mi guarda in maniera indecifrabile.
"Vuoi andare lo stesso?"Michael si mette di fronte a me ed io sorrido.
"Certo, mi ha promesso che andavamo a divertirci se ero stata ammessa a tutte le universitá, quindi vado a riscattare il mio premio."gli do un bacio sulla guancia e poi esco dalla stanza seguita da tutti loro.******
Finalmente dopo mezz'ora siamo arrivati al posto che più adoro al mondo dopo il posto mio e di Miki. Appena scendo dalla macchina leggo l'insegna del RedBorn che lampeggia sulla mia destra, ed una marea di ragazzi e ragazze che urlano il nome su cui scommettono, tra questi riesco a sentire I schiacciaossa, le fridsorelle, ragazzi e ragazze che io ho gia sfidati e battuti sul tempo. All'improvviso una voce a me molto familiare si diffonde in tutto lo spazio aperto e come gia so anche nel bar sulla mia destra.
"Buona sera signori e signore! Questa sera, solo per voi si sfideranno: Jess, Callie, Hogan, Zac e Trevor! Le iscrizioni per gareggiare saranno chiuse tra due ore poi avranno inizio le gare! Divertitevi ragazzi!"quella voce la riconosco subito, Brave, o meglio Alex è il miglio corridore di tutta Miami, dopo di me ovvio.
"Potevi dirmelo che venivamo qui, venivamo con il mio bolide almeno!"lo guardo e noto che sorride.
"Secondo te perchè è entrato anche tuo fratello in camera?"è una domanda retorica e me ne accorgo dal fatto che guarda dietro le mie spalle.
"Io lo uccido."mi avvicino alla mia macchina e noto che la guida Michael.
"Scendi!"apro la portiera dal lato del guidatore giusto in tempo perchè lui spenga il motore.
"Ehy bambolina cosa c'è?"Michael scende dalla macchina ed io prendo le chiavi del mio gioiellino.
"Nessuno, e dico nessuno ha il permesso di guidare la mia auto! Quindi non azzardarti mai più!"mi giro e vado con Clarck al banco delle iscrizioni.
"Ehy Scheggia. Chi si rivede!"John esce dalla sua postazione e viene ad abbracciarmi, subito dopo una luce bianca si posa su di noi.
"Scheggiaaaa!"ed ecco che anche Alex ci vede.
"Bene ragazzi, adesso abbiamo il nostro ultimo concorrente. Scheggia!"a quelle parole corro alla mia auto ed inizio ad entrare approfittando della fila che hanno aperto gli spettatori.
"Ehy chi abbiamo qui!"scendo dalla macchina e Alex mi viene incontro stringendomi in un abbraccio, anche lui è un bel ragazzo. Capelli castani, occhi verdi ed un fisico che fa girar la tesa alle ragazze per la sua bellezza e ai ragazzi per invidia, sul serio... non ci sono parole.
"Alex, da quanto non ci vediamo!"ricambio la stretta e poi sorrido a quel ragazzo che mi ha vista crescere e correre per la prima volta sulla sua auto.
"Non gareggi?"domando ricordando che tra i nomi che ha elencato il suo non c'era.
"No, stasera voglio godermi la gara, come spettatore. Soprattutto se tu gareggi!"mi accarezza una guancia e sorride, è sempre stato affettuoso con me, per me è come un secondo fratello maggiore.
"Ovvio che gareggio, non sono venuta per stare in panchina!"rido guardando gli sfidanti che mi salutano, conosco quasi tutti. C'è solo una faccia che mi è nuova...
"Auto tre, uomo...chi è?"la mia curiosità non si fa attendere e le parole mi escono di bocca senza che io me ne accorga e per fargli capire meglio di chi parlo faccio un cenno con la testa.
"Oh...lui? È Trevor. È iscritto a queste gare già da quattro settimane."sorride mentre parla di lui e subito riconosco il nome.
"Tuo fratello Trevor? O mio dio è lui? Cazzo potevi dirmelo prima! Vado subito a presentarmi!"lo lascio li e mi dirigo verso Trevor, noto che ha dei tatuaggi che partono dal collo ed alcuni che gli ricoprono il braccio.
"Tu devi essere Trevor Black...giusto?"sorrido in modo di cortesia, Alex mi ha sempre parlato di lui e della sua passione per le auto e le corse, proprio come me.
"Si, tu devi essere scheggia invece. Alex mi ha parlato molto di te. Non vedevo l'ora di conoscerti!"rimango sorpresa da quelle parole, infatti mi giro verso Alex e noto che sta parlando con Michael ed ogni tanto ci guarda.
"E cosa ti ha detto di me, precisamente?"incrocio le braccia al petto ed inarco un sopracciglio.
"Beh... Che sei veloce, non ti fai scrupoli a battere qualcuno e che ami la velocità."scuoto la testa mentre rido divertita.
"Ti ha detto solo questo?"mi fingo delusa e lui ride.
"Di cosa parlate?"Michael ci ha raggiunti insieme ad Alex e mette un braccio intorno alle mie spalle.
"Oh... Michael lui è Teevor, il fratello di Alex, Trevor lui è...il mio ragazzo Michael."guardo Michael negli occhi, come per fargli capire una promessa che solo loro possono esprimere.
"Già, sono il suo ragazzo. Bambolina, mi duole interrompere questa rimpatriata ma Alex mi ha detto che tra un pó inizierà la gara. È a coppie, vieni in auto con me?"nego con la testa e gli poggio una mano sul braccio.
"Tesoro, sai che non gareggio in coppia. Sarò l'unica a gareggiare da sola, la mia auto la guido io e voglio essere libera di correre il rischio come piace a me. Trevor, vinca il migliore!"stringo la mano di Trevor e poi lascio un bacio sulle labbra a Michael mentre ad Alex alzo i due pollici, mi dirigo alla mia auto ed entro. Accendo il motore e stringo il volante tra le mani.
Guardo alla mia destra e noto l'auto di Trevor, guardo a sinistra e c'è Hogan, guardo di fronte e noto una biondina quasi nuda che fa il countdown.
"Siete pronti ragazzi?"alza un braccio con i mano una bandiera e noi garegginti premiamo sull'acceleratore per dare una risposta affermativa.
"Che vinca il migliore!"alza anche l'altro braccio e poi parte la gara.
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Ti Proteggerò Sempre! 2 -- Ho Bisogno Di Te.
RomanceSequel di:"Ti Proteggerò Sempre!" Marisol Motgomery...17 anni, capelli castani e occhi grigi come il cielo in una giornata di tempesta, magra e alta è a capo delle cheerleader della Miami High School, è una scuola molto famosa e importante che ti pe...