Amore.

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Ragazze/i scusate il ritardo ma ho avuto da fare. E spero che il capitolo vi piaccia. Non ho avuto tempo perché ho scoperto di  essere incinta, quindi con esami del sangue ecografie ed altro non riuscivo a scrivere. Prometto che appena avrò sistemato le idee e saprò finalmente come fare allungherò gli altri capitoli.
P.s mi scuso per gli eventuali errori.

Tre giorni, sono tre giorni che sei stesa su questo letto, tre giorni che non sento la tua voce, che non ti guardo negli occhi e che non vivo dei tuoi sorrisi...tre giorni che la mia vita ha messo radici in questo ospedale vicino a te, tre giorni che non vivo bene, tre giorni che mi manchi da morire amore mio.
"Bambolina, sono qui. Vi aspetto con ansia e non vedo l'ora di vedere quel tuo sorriso e quei tuoi occhi pieni di vita, non vedo l'ora di poterti abbracciare stando attento a non fargli male. Sai, oggi i dottori hanno detto che il bambino sta crescendo bene, che non hanno mai visto una cosa del genere. Ma io gli ho speigato che sei Marisol, e che se vuoi portare una cosa a termine la porti lottando con tutte le tue forze, però sai per cosa ti chiedo di lottare? Ti chiedo di lottare per svegliarti, per guardarmi negli occhi e dirmi tutto ciò che ti passa per la testa, riempimi di insulti se vuoi, ma fammi sentire la tua voce e fammi vedere quei tuoi bellissimi occhi. Bambolina, ti amo e farei di tutto per te, ma per favore svegliati. Già amo questa piccola creatura che sta crescendo nel tuo grembo e nom vedo l'ora di vederla, di tenerlo tra le braccia, di portarlo al parco, di sentirlo ridere, di sentirlo piangere durante la notte. Non vedo l'ora di coccolarci,di tenervi entrambi tra le mie braccia. Amore ti prego, svegliati!" le accarezzo con cura la pancia e sorrido nel pensare che lì, proprio nel suo grembo c'è il frutto del nostro amore.
"Michael caro, va a casa a riposarti e a cambiarti, ti prometto che se ci saranno miglioramenti ti chiamo."
"No, signora, non voglio allontanarmi. Potrebbe svegliarsi da un momento all'altro e io voglio esserci." non la guardo, so che questa mia risposta non la sopporta ma non posso fare a meno di volerci essere sempre. Ho paura che da un momento all'altro si svegli ed io non ci sono, non me lo perdonerei mai, non esserci quando si sveglia e farle credere che io non sia stato al suo fianco per tutto questo tempo.
"Tesoro, non vorrai che si svegli e ti veda così?  Con la barba di due giorni, i vestiti della sera dell'incidente e con due occhiaie nere che ti scavano gli occhi?"sorride pogiandomi una mano sulla spalla ed incitandomi ad alzarmi.
"È vero Michael, non vorrai che veda, così il padre di suo figlio? Sembri un barbone!"Elise mi guarda sorridendo ed anche lei con le mani mo oncita ad alzarmi da questa sedia ed andare a casa, ma non voglio allontanarmi.
"Elise, non voglio che mi veda cosi ovvio. Ma non voglio neanche che non mi veda. Voglio esserci quando lei riaprirà gli occhi!" ho le lacrime agli occhi, ma faccio di tutto per trattenerle.
"Va a casa figliolo, anche solo per lavarti e raderti. Ma prenditi cinque minuti per te." guardo Selene e non posso far a meno di notare la sua voglia di restare con la figlia, così mi alzo ed annuendo e salutando mi avvicino alla porta della stanza per poi uscire.
Una volta arrivato a casa mi dirigo in camera e prendo degli abiti puliti, vado in bagno e inizio a spogliarmi, mi butto sotto il getto d'acqua caldo e le lacrime che ho trattenuto fino ad ora finalmente escono libere, percorrono il mio viso e si uniscono all'acqua della doccia.
"Perché non me l'hai detto? Avrei evitato di farti gareggiare e adesso stareste qui entrambi, potrei vederti mentre involontariamente ti passi una mano su quel pancino che giorno dopo giorno sta crescendo, vedrei il tuo sorriso mentre trovi finalmente il coraggio di dirmelo ed io potrei stringerti tra le mie braccia con la paura di fargli del male, non vi avrei lasciato per nulla al mondo, nulla!"batto un pugno sulla parete della doccia e appoggio la fronte ad essa mentre continuo a sfogarmi e a piangere, l'acqua della doccia diventa rosa a causa del sangue che non sono riuscito a togliere via lavandp mani e viso, ma non m'interessa. Lei è lì che lotta per restare in vita, da sola.
"Mike, tesoro. Ha chiamato Selene...dice che devi dirci qualcosa di importante, figliolo di cosa parla?"chiudo il getto d'acqua ed esco dalla doccia dopo essermi coperto con un asciugamano.
"Dammi il tempo di vestirmi e poi scendo mamma. Cinque minuti!"apro un pò la porta per farle vedere che sto bene anche se lei non sembra crederci.
"Va bene tesoro."esce dalla camera ed io inizio a radermi pensando a lei che si trova in un lettino d'ospedale, incosciente di ciò che le accada intorno e che lotta per rimanere in vita per il nostro bambino e per lei. Mi taglio due o tre volte a causa delle lacrime agli occhi ma finalmente sono pulito e profumato e posso tornare da lei. Sto scendendo le scale quando mia madre mi chiama.
"Mike, vieni siamo curiosi di sapere cosa dovevi dirci."raggiungo il soggiorno e li trovo seduti sul divano mentre io mi appoggio sul tavolino e cerco di sorridere.
"Ecco... Dalle analisi è risultato che Marisol è incinta. Di tre mesi, io non lo sapevo lo giuro. Siamo sempre stati attenti e credo che lei lo abbia scoperto solo quando abbiamo litigato ed è per questo che non me lo ha detto, voleva del tempo per sé e rivelarmi una cosa del genere avrebbe significato avermi intorno ventiquattro ore su ventiquattro."prendo un bel respiro prima di continuare e li guardo, mia madre a le lacrime agli occhi e una mano davanti alla bocca per mascherare lo stupore, mentre Leo la stringe in un abbraccio, io invece abbasso lo sguardo colpevole e mi torturo le mani come una ragazzina.
"Se avessi saputo che era incinta non le avrei mai permesso di partecipare a quella gara... Non le avrei mai permesso di mettere a rischio la loro vita per una stupida gara. Non avrei permesso che mi facesse stare lontano da lei per tutto questo tempo. Ma Marsiol è testarda, è orgogliosa e giustamente voleva il suo tempo per riflettere sugli avvenimenti degli ultimi mesi, non è stato giusto nei suoi confronti fingermi morto e spuntare dopo tre anni di sofferenze per lei e dirle che sono vivo. Quindi capisco il suo tenersi stretto il nostro segreto. Voleva proteggerlo dalle mie bugie."alzo la testa e guardo mia madre che scuote la testa e mi sorride sorride poi viene ad abbracciarmi mentre Leo sorride e scuote la testa.
"Quindi tra un pò ci saranno delle nozze?"domandano entrambi sorridendo.
"Si, appena si sveglia voglio chiederle di sposarmi. E non solo perché è incinta, lo avrei fatto lo stesso. Mamma, papà non ditemi nulla, ma devo fare una commissione e poi vado da Marisol. Non torno!"li saluto con due baci sulla guancia e poi esco di casa per andare da lui...

Ti Proteggerò Sempre! 2 -- Ho Bisogno Di Te. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora