Pranzo e Compere Per Ragazze

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Mike Part.

Siamo da poco arrivati al ristorante e stiamo attendendo il fratello di Kyle e Marisol.
"Salve volete ordinare o aspettate qualcun altro?"domanda il cameriere guardando solo le ragazze, ma dico siamo forse invisibili?
"No, stiamo aspettando altre persone, le farò io segno quando saremo pronti per ordinare!"esclamo brusco mettendo il braccio intorno alle spalle di Marisol ed attirandola a me.
"Va bene."il cameriere si dilegua dopo aver lanciato un ultima occhiata a Marisol e dopo aver ricevuto un mio sguardo assassino.
"La smetti per favore Mike?"domanda irritata quest'ultima.
"Cos'ho fatto ora?"domando esasperato. Insomma un perfetto estraneo può spogliarla con gli occhi mentre io che sono il suo ragazzo non posso abbracciarla e far capire a tutti che lei è solo mia? Cose da pazzi.
"Cos'hai fatto? Sembravi un cane che marchiava il suo territorio! Ci mancava solo che mi facevi pipì intorno!"esclama infuriata e appoggiando il tovagliolo sul tavolo per poi alzarsi ed uscire fuori, mi alzo e la raggiungo subito.
"Scusa ok, non volevo 'Marchiare' il territorio, solo che mi ha dato fastidio come ti ha guardato quell'imbecille di un cameriere!"sussurro abbracciandola da dietro.
"Non mi ha guardata in nessuna maniera, ha solo chiesto gentilmente se volevamo ordinare o dovevamo aspettare altre persone!"sbuffa appoggiandosi al mio petto. Adoro quando si comporta così, ma credo che sia ora di dirle una cosa che la devasterà parecchio.
"Marisol..."non la chiamo mai con il suo nome intero, la chiamo così solo se devo dirle cose serie, solo se so che la cosa non le piacerà molto, ma quando si gira a guardarmi con sguardo preoccupato non c'è la faccio, mi tiro in dietro, mi dico che non è ora il momento. Forse più in là ma non oggi.
"Cosa c'è amore?"domanda accarezzandomi un guancia e a sentire quel nomignolo cado in mille pezzi, non posso dirglielo. Non ora, in fondo ho ancora un pó di tempo per dirglielo, ho ancora molto tempo prima che mi arrivi la risposta ed ho molto tempo per farmi forza e dirle tutto.
"Ti Amo!"sussurro guardandola e noto i suoi occhi farsi lucidi, il suo volto illuminarsi e il sorriso che tanto amo aprirsi sul suo viso.
"Nom ho sentito bene!"sussurra ad un soffio dalle mie labbra.
"Ti Amo bambolina! Volevo dirtelo, dovevo dirtelo. Non c'è la facevo più, ti amo da tutta una vita ed ora volevo renderti partecipe di ciò che provo per te! E sono fottutamente geloso di chiunque ti guardi o ti tocchi almeno che non sia io, sei solo mia e sarò egoista ma non voglio dividerti con nessuno!"esclamo mettendo le mie mani sui suoi fianchi mentre i miei occhi vagano dai suoi occhi alle sue labbra, lei non risponde, non parla e questo mi fa male. Ma quando mi bacia capisco che per lei un banale Anch'io non basta, lei ha sempre usato i gesti e questo bacio racchiude tutte le parole che fino ad ora non è riuscita a dire.
"Ti Amo!"sussurra quando ci stacchiamo, d'istinto la prendo in braccio e inizio a girare su me stesso mentre lei lancia un urlo di felicità.
"Smettila Mike!"urla appoggiando la testa nell'incavo del mio collo cosi la metto a terra e la bacio come non ho mai fatto prima d'ora.
"Marisol, eccoci. Siamo in ritardo?"domanda Loui mentre noi ci stacchiamo e la sorella nega con la testa.
"No, vi stavamo aspettando in realtà, andiamo dentro."sussurra prendendomi per mano ed entrando di nuovo nel ristorante.
"Eccoci!"sussurra Marisol per poi sedersi di nuovo al mio fianco ed io faccio segno al cameriere di venire ed ordiniamo.
"Cosa devi comprare Sol?"domanda Kyle e lei sorride.
"Bagnoschiuma, spazzole, asciugamani, un completo per le visite ed un vestito per quando usciremo la sera, poi altre cose...perchè?"domanda sorridendo.
"No...così, tu Cara?"domanda alla fidanzata.
"Qualche vestito, io non devo andare ad Amsterdam."alza le spalle disinteressata.
"Tu Esther?"domanda interrogativo.
"Oh...io tutto, a partire dai completi per le visite."sussurra una volta che ha ingoiato l'ultimo boccone ed io e Kyle ci guardaimo disperati, per fortuna Marisol non deve comprare molte cose...
Dopo due ore di pranzo e chiacchiere finalmente noi uomini possiamo adare a pagare il conto mentre le donne ci aspettano fuori, ci siamo divisi di nuovo con Loui dicendogli che quando saremo tornati alle auto lo avremmo avvisato noi. Adesso ci stiamo dirigendo in un negozio di accessori per la casa, in modo che Esther e Marisol possano comprare le cose necessarie, una volta entrati Marisol mi tira con se dopo avermi dato un cestino e inizia a riempirlo con bagnoschiuma, shampoo e creme per il corpo...indovinate di che fragranza? Rose bianche ogni giorno ho sempre di più la certezza che ne è ossessionata. Una volta preso questo passa allo spazzolino ed al dentifricio, prende due spazzole, gli asciugamani, due pacchi quei cosi che le donne utilizzano nel loro periodo peggiore, dei ferretti e dei codini.
"Possiamo...a no, aspetta!"corre a prendere non so cosa e poi ritorna con in mano dell'acetone, dello struccante, dei dischetti d'ovatta e tre paia di smalti, una volta accertato che ha preso tutto ci dirigiamo alla cassa, paghiamo tutto ed aspettiamo Esther che esce dopo cinque minuti.
"Hai preso tutto?"si domandano all'unisolo per poi ridere, mi è sempre piaciuto il legame che hanno tutte e tre, sanno di potersi sostenere le une con le altre e sanno anche quello che pensa una delle tre ancora prima che essa lo esprima, si capiscono con un solo sguardo e se devo essere sincero sono felice di sapere che in questi tre anni in cui io non c'ero loro se ne sono prese cura, le hanno dato una mano ad andare avanti e a farla diventare la donna forte che è oggi, per questo quando ho guardato i suoi occhi non sono riuscito a dirle ciò che ho deciso, non sono riuscito a dirle di aver preso una decisione molto importante. Non so come la prenderà ma so che devo dirglielo.
"Vieni amore entriamo in quel negozio."Cara trascina Kyle in un negozio di abiti da sera lasciando me con Esther e Sol che decidono di entrare in un negozio di Chanel per prendere dei profumi ed un paio di scarpe per ciascuno mentre io le seguo immerso nei miei pensieri. Ogni volta che la guardo mi sento maledettamente male per ciò che mi sono promesso di diventare, per quello che ho deciso di affrontare e per la quale ho mandato mesi fa una lettera la quale risposta mi sarebbe arrivata tra non so quanto, ma non voglio cambiare idea, non posso perchè voglio saperla al sicuro.

Marisol Part.

Da quando siamo usciti dal ristorante ho notato che Micheal è molto silenzioso, è perso nei suoi pensieri ed io non sono vicino a lui per capire cos'abbia, ma so che non me ne parlerà fin quando non riterrà opportuno farlo, forse me lo dirà stasera, o domani o addirittura tra due mesi. Ma so che ha bisogno dei suoi tempi ed io glieli darò, dopo essere usciti da Chanel mi metto al suo fianco e gli dò la mano per fargli capire che io ci sono qualsiasi cosa abbia fatto o qualsiasi cosa sia successa di così importante da farlo ammutolire in un istante.
"Sol entriamo li?"domanda Esther indicando un negozio dove vendono tute e abiti comodi per delle lunghe passeggiate, annuisco e tutti e tre ci dirigiamo li, Esther prende sette completi diversi tra cui anche due tute una blu ed una rossa mentre io prendo quattro tute una grigia, una nera, una bianca ed una bordoux tutte che stanno benissimo affiancati dai tacchi. Quando ha finito e ha misurato tutto, stessa cosa che faccio io, paghiamo e poi ci dirigiamo in un negozio dove vendono abiti da sera, entriamo ed Esther si butta subito sui vestiti mentre io dato che ne ho comprati molti mi dirigo verso i pantaloni attillati sempre seguita da un Micheal muto, non lo sopporto più. Il suo silenzio mi uccide ho bisogno di sapere cosa gli passa per la testa e subito.
"Che succede?"domando mentre guardo un pantalone attilato bianco.
"Nulla..."si sente dal suo tono di voce che non ci crede neanche lui, sembra che vuole convincere se stesso anziché confortare me
"Non ci credi neache tu Micheal. Cosa succede, cosa ti passa per la mente di così importante da non farti parlare per quattro ore!"esclamo l'ultima frase guardando l'orologio per poi prendere il pantalone e guardarlo dritto negli occhi.
"Nulla sul serio. Sono solo un po stanco..."mette un braccio sulle mie spalle ed io annuisco facendo finta di credergli.
"Va bene che sei stanco, ma fammi sentire le tua voce. Non sopporto di saperti vicino a me ma in silenzio, io vivo per sentirti parlare!"sussurro abbracciandolo.
"Quel pantalone non mi piace, è bianco..."ribbatte imbronciato mentre io inizio a ridere e ne prendo un altro dello stesso modello ma blu.
"Prendilo anche rosso, ti starà benissimo!"sussurra prendendone uno rosso mentre io arrossisco come una ragazzina di quindici anni.
"Ora mi servono le maglie...i vestiti ne ho molti per i nostri appuntamenti che aspetto con tanta attesa!"sussurro dirigendomi nel reparto maglie dove trovo anche Esther.
"Cosa prendi?"domando avvicinandomi a lei che mi mostra sette completi tutti diversi e sette vestiti tutti diversi.
"Ok, io prendo questa!"esclamo prendendo una felpa bianca con scritto I Love Biscuits in blu adatta per il pantalone rosso.
"Perchè non prendi anche questa?"domanda Mike mostrandomi una felpa rossa con disegnato topolina e topolino che si baciano.
"Mi piace!"esulto come una bambina per poi saltargli in braccio e dargli un bacio sulle labbra, questo è il mio Micheal. Una volta finito tutti gli acquisti torniamo a casa. Loui ha detto che restava ancora un pó in giro con i suoi amici e Mike si è offerto di andarli a prendere una volta che si sarebbero stancati.
"Siamo tornati!"urliamo in coro per poi correre nelle camere e preparare le valigie, una volta finita anche la seconda preparo il beauty case con le cose essenziali e poi mi butto esausta sul letto e mi addormento tra le braccia del mio uomo.

Ti Proteggerò Sempre! 2 -- Ho Bisogno Di Te. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora