Compere Per Natale

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"Miki!!"sussurro cercando di svegliarlo, ieri dopo essere stati tutta la sera in giardino a lanciarci palle di neve e aver ballato insieme per due o tre ore siamo rientrati ed abbiamo cenato con i miei zii, John e Selly, dopo di che siamo andati a letto perché è eravamo stanchi morti. Sono le undici ed io devo andare a comprare dei regali prima che torniamo a Miami dato che tra due giorni è natale e che appena torniamo a scuola ci sarà l'uscita didattica per Amsterdam...approposito...
"Miki su svegliatiii!"esclamo sedendomi su di lui per poi dargli dei piccoli baci che partono dalla guancia fino all'inizio delle labbra, mi è sempre piaciuto stuzzicarlo😉😉😂.
"Dai Bambolina fammi dormire!"esclama con voce impastata di sonno e buttandomi di lato vicino a lui per poi abbracciarmi e sorridere prima di ritornare a dormire.
"No dai!!! Mi serve una mano!"sussurro giocando con l'orlo della mia maglietta mentre faccio il broncio sapendo che non resisterà e vorrà sapere l'orario prima di sapere cosa mi serve.
"Bambolina, sono solo le..."fa per controllare l'orario ma lo interrompo.
"Le undici! Devo andare a comprare i regali di natale prima della nostra partenza per Miami perché poi devo andare ad Amsterdam!"esclamo tutto d'un fiato per poi alzare il viso su di lui.
"Amsterdam? Ci vado anche io!"esclama sorridendo per poi mettersi seduto e trascinare anche me facendomi posizionare tra le sue gambe.
"Evvai saremo in gita insieme! Però fai presto, dobbiamo tornare prima delle sei perché poi dobbiamo preparare le valigie per domani pomeriggio!"esclamo alzandomi per poi dirigermi all'armadio dove ci sono i miei panni.
"E va bene! Chi va per..."non gli lascio finire la frase che senza scegliere cosa indossare mi dirigo in bagno per fare doccia e shampoo, appena finisco di lavarmi metto un asciugamano intorno al corpo ed asciugo i capelli lasciandoli ondulati e morbidi che ricadono sulle spalle, poi vado in camera dove c'è Miki che si sta vestendo.
"Wow!"esclama appena mi vede entrare.
"Scusa, credevo fossi sceso per fare colazione."sussurro andando all'armadio cercando di tenere l'asciugamano ben stretto per non farlo scappare e rossa in viso mentre noto che lui si gira dall'altra parte per non guardarmi, ho sempre adorato il modo in cui cerca di non forzarmi nel fare le cose. Ci conosciamo da molti anni ormai e siamo arrivati alla conclusione che entrambi proviamo qualcosa l'uno per l'altra, ma non sono pronta. Non posso dimenticare questi tre anni come se nulla fosse, so che non è colpa sua ma non riesco a far almeno di pensare che lui si è allontanato da un momento all'altro lasciandomi sola.
"Hai fatto?"domanda distogliendomi dai miei pensieri.
"No scusa...non so cosa mettere!"esclamo dopo aver messo l'intimo.
"Vuoi una mano?"domanda incerto.
"No... Dimmi solo una cosa, ti piace ancora il blu per i pantaloni ed il rosso per le maglie?"domando mettendo pollice ed indice sul mento e corruciando la fronte assumendo così un espressione pensierosa.
"Su di te mi piace qualsiasi colore ma si, sono ancora i miei preferiti!"esclama ridendo.
"Bene!"prendo un jeans blu scuro con una maglia rosso ciliegia e i miei decoltè rosso lucido li indosso e mi giro verso di lui.
"Sono pronta!"sussurro mettendo le mani nelle tasche dei jeans.
"Ma non avrai freddo?"domanda vedendo la maglia sottile a maniche lunghe mentre io lancio un occhiata veloce al suo armadio.
"Si...ma se mi presti una tua felpa..."lascio in sospeso la frase mentre lui ride e mi porge la sua felpa preferita.
"No..questa è la tua preferita!"sussurro restituendogliela.
"È la mia preferita è vero, ma sta meglio a te!"sussurra infilandomela per la testa.
"Sei sicuro??"domando una volta averla messa notando come mi sta.
"Sicurissimo Bambolina! Ora andiamo o faremo tardi!"esclama sorridendo mentre io metto il giubbino imbottito blu e poi lo raggiungo fuori alla porta della camera per scendere insieme.
"Buongiorno!"esclamiamo entrando in cucina.
"Ehy ragazzi, avete da fare oggi?"domanda mia zia sorridendo.
"Si, non pranzeremo qui e torneremo nel tardo pomeriggio."esclamo prendendo due mele una verde ed una rossa per poi dare la rossa a lui.
"Grazie!"esclama baciandomi una guancia per poi mordere la mela.
"Va bene, mi raccomando non fate tardi!"esclamano mentre noi usciamo di casa dopo aver salutato tutti.
"Allora come ci spostiamo?"domanda mettendo un braccio sulle mie spalle.
"John questa mattina mi ha detto che potevamo prendere la sua macchina, quindi...guidi tu?"domando passandogli le chiavi.
"Certo!"apre la macchina ed io mi ci infilo dentro non essendo abituata al freddo di New York.
"Ogni inverno che vengo qui rimpiango la mia Miami! Fa troppo freddo!"esclamo accendendo l'aria condizionata.
"Oh... Beh... Allora non venire più!"esclama mentre ha lo sguardo concentrato sulla strada.
"Come osi? Qui c'è la mia Stardust! Ed il piccolo puledro!"esclamo mettendo le mani davanti alla bocca mentre sgrano gli occhi.
"Scherzavo, so che non rinunceresti mai a lei!"esclama scuotendo la testa con un sorriso a trentadue denti.
"Mi hai fatto venire un colpo! Comunque fermati al centro di Manhattan!"esclamo guardando fuori dal finestrino dove fiocchi di neve cadono appoggiandosi sui tetti delle case e sulle strade, per non parlare di quanti c'è ne sono su ogni macchina.
"Cos'hai fatto in questi tre anni?"domando quando ormai la canzone che trasmetteva lo stereo finisce per poi abbassare il volume.
"Beh.. I miei genitori hanno perso tutti i soldi, quindi ho dovuto trovare un lavoro per continuare gli studi e dare una mano alla mia famiglia, ho lavorato per un anno come barista, la paga era ottima ma gli orari mi uccidevano, dovevo svegliarmi alle sei e mezzo per andare a scuola, dovevo lavorare e studiare nello stesso momento, quindi decisi che non potevo farcela e mi presi un anno saubatico, un anno fa mio padre ci ha lasciati e il signore che hai conosciuto a quella cena è il secondo marito di mia madre, lo ha conosciuto quando lavorava come cassiera per un negozio di abiti maschili..."lo ascolto parlare del periodo buio che ha passato e mi rattristo al solo pensiero che quel ragazzo che credevo di conoscere così bene sia diventato tanto forte nel superare tutte le sfide che gli si sono presentate davanti.
"Siamo arrivati!"sussurra spegnendo e scendendo dalla macchina mentre io scendo subito dopo di lui che mi raggiunge per poi chiudere la macchina ed avviarci nelle strade del centro di Manhattan.
"Lavorava in quel negozio da due anni ed il signor Westmour era diventato cliente fisso da sei mesi, un giorno le chiese di uscire per un caffè e mia madre accettó.
Dopo un anno il mio patrigno ha chiesto a mia madre di sposarlo, lui era a conoscenza dei nostri debiti e che noi stavamo estinguendo mano a mano ogni debito ma lui ha chiesto comunque a mia madre di sposarlo, ed una volta che mia madre ha accettato ci ha pagato tutti i debiti, lui sa della nostra amicizia e di come ci siamo lasciati...per questo quando ci chiese dove volevamo trasferirci io senza pensarci due volte ho chiesto di venire di nuovo qui, a Miami, non potevo farmi scappare l'occasione di rivederti e non vedevo l'ora di riabbracciarti Bambolina!"sussurra l'ultima frase guardandomi negli occhi.
"Mi dispiace per tuo padre Miki, se vuoi oggi possiamo andare a trovarlo..."sussurro abbracciandolo nel bel mezzo della strada.
"Gli farebbe molto piacere!!"sussurra mettendo la testa nell'incavo del mio collo per poi staccarsi e ritornare a camminare con me al suo fianco.
"Tu invece? Cos'hai fatto in questi tre anni?"domanda mentre io mi fermo a guardare una vetrina dove vendono attrezzi per sport tra cui il golf, sport che piace tanto a mio padre il che mi fa ricordare che ha bisogno di nuove mazze e nuove palline cosi entro portandomi dietro anche Mike.
"Sai...subito dopo l'incidente sono corsa in ospedale, dove però mi hanno detto che Micheal West non era mai stato segnalato, così chiamai i tuoi genitori che mi dissero che non eri sopravvissuto al trasporto in ambulanza, giuro che mi sono sentita cadere il mondo addosso, quella stessa sera la parte più gioiosa, amorevole, aperta a nuove esperienze pur di stare con la persona che amava era morta con te. Dopo il tuo finto funerale non ho mangiato per due mesi, stavo elaborando il lutto, almeno così diceva lo psicologo, agli allenamenti di cheerleading mi assentavo spesso, sono arrivata anche ad abbandonarli lasciando il posto a Carly, mi ricordavano troppo te..."sussurro alzando lo sguardo dalle mazze da golf per portarlo su di lui.
"Le uniche cose che non ho mai lasciato sono la danza e l'equitazione, la danza mi aiutava a scaricre la frustazione, il dispiacere ma soprattutto riuscivo a sfogare tutto il mio dolore. Un anno dopo la tua perdita ho fatto un saggio, è i talent scout erano presenti, cercavano una stella per il loro spettacolo che sarebbe durato per sei mesi, scelsero me... Ma io dissi di no. Non ero pronta, con la tua perdita, nessuno sa il vero motivo del perchè non accettai, dissi a tutti che era il natale, lo studio e il compleanno di mio fratello e che quindi non me la sentivo. Non so se ricordi, ma prima che tu andassi via...io studiavo il classico...volevo diventare una scrittrice."lo guardo negli occhi e lui annuisce.
"Beh...quando la sera dell'incidente non sono riuscita a tenerti sveglio, non sono riuscita a fermare l'emorragia, mi sono sentita impreparata, inutile e quindi mi sono ripromessa che avrei fatto di meglio. Due anni fa mi sono iscritta allo scientifico. Volevo diventare medico per salvare vite umane, per non sentirmi mai più impreparata in una situazione del genere. Volevo che tu fossi fiero di me perché so quanto ci tenevi, ho reso il tuo sogno il mio sogno. Studiare per diventare medico era la mia ossessione, il mio modo per tenerti con me, per tenere vivo il tuo ricordo."accarezzo una mazza da golf.
"Come sei finita col stare insieme a Jack?"domanda curioso ma anche un po arrabbiato e deluso.
"Beh...sono finita col mettermi con Jack perché per un periodo sembrava cambiato. Mi ricordava tanto te, diciamo che ha giocato sul mio punto debole. Ogni volta che lo vedevo la mattina mi portava la colazione, ero dimagrita parecchio...ero persino caduta in anoressia e depressione. Ma grazie all'aiuto di Cara e di Esther e anche un po' grazie a Jack sono riuscita a cavarmela, anche nell'anniversario della tua morte, per tre anni mi sono chiusa in me stessa. Andavo nel nostro posto e mi sfogavo, piangevo fino a non sentirmi più gli occhi, parlavo con te sperando in una tua risposta. Che però non è mai arrivata... Almeno fino a tre giorni fa. Ti confesso che ancora non ho realizzato di averti qui al mio fianco..."vado ad abbracciarlo sentendone il bisogno.
"In questi tre anni entrambi abbiamo perso una persona a noi cara, io mio nonno Carl e tu tuo padre...mi dispiace di non esserci stata!"sussurro con la testa, sul suo petto.
"Credimi, dispiace molto di più a me. Non avrei dovuto abbandonarti così!"sussurra con voce tramante.
"Ma ora sei qui, è questo ciò che conta. Quindi...quale mi consigli per mio padre?"domando mostrandogli gli articoli.
"Queste, puoi farle personalizzare."esclama indicando un completo di mazze, e palline da Golf interamente bianche con una placchetta d'oro bianca.
"Affare fatto!"prende il tutto ed andiamo nel prossimo reparto dove prendo un pallone da basket autografato dalla squadra preferita di mio fratello ed al quale Miki aggiunge la sua.
"Possiamo andare!"una volta pagato ci dirigiamo fuori dove proseguiamo fino a raggiungere un gruppo di persone che si sono accerchiare intorno a dei musicisti.
"Ma questa è... All I want for Christmas, di Mariah Carrey!"sussurro trascinando Mike in prima fila dove noto che manca il cantante e all'improvviso mi ritrovo sul palco insieme a Miki che inizia a cantare.
"I don't want a lot for Christmas, there's just one thing I need. I don't care about presents, underneath the Christmas tree. I just want you for my own, more than you could ever know, make my wish come true. All I want for Christmas is you!"Mi porge la mano e ciò significa che devo continuare così sorrido e afferro la sua mano iniziando a ballare.
"I don't want a lot for Christmas, there is just one thing I need, I don't care about presents underneath the Christmas tree. I don't need to hang my stocking, there upon the fireplace. Santa Claus won't make me happy with a toy on Christmas day, I just want you for my own more than you could ever know, make my wish come true.
All I want for Christmas is you...
You baby! I won't ask for much this Christmas, I won't even wish for snow. I'm just gonna keep on waiting underneath the mistletoe, I won't make a list and send it
To the North Pole for Saint Nick I won't even stay awake to. Hear those magic reindeer click, 'Cause I just want you here tonight
Holding on to me so tight what more can I do Baby all I want for Christmas is you...
You! "canto guardandolo nello negli occhi per fargli capire ché è tutto ciò che voglio.
"All the lights are shining. So brightly everywhere and the sound of children's, laughter fills the air and everyone is singing. I hear those sleigh bells ringing, Santa won't you bring me the one I really need won't you please bring my baby to me. Oh, I don't want a lot for Christmas, this is all I'm asking for I just want to see my baby. Standing right outside my door. Oh I just want him for my own more than you could ever know, make my wish come true.
Baby all I want for Christmas is You.
All I want for Christmas is you baby...
All I want for Christmas is you baby."Appena finisce la canzone tutti iniziano ad applaudire e a chiedere il bis mentre io abbasso lo sguardo e divento rossa come un pomodoro, Mike invece sorride e mi abbraccia.
"Vogliamo il bis!"urlano le persone che si sono riunite per sentire la band.
"Ragazzi siete stati grandi!"esclama il chitarrista.
"La ringrazio, ma ora dobbiamo andare!"Mike scende dal palco e mi fa segno di scendere buttandomi in modo che lui mi afferri e così faccio, ritrovandomi poco dopo tra le sue braccia.
"Andiamo Bambolina!"esclama trascinandomi fuori dalla folla per poi dirigerci in altri negozi.
"Cosa farai a natale con la tua famiglia?"domando curiosa mentre passiamo davanti ad una vetrina di abiti per uomo.
"Non lo so...forse lo passeremo con voi."mi guarda ed io non posso fare altro che abbracciarlo.
"Passeremo un natale fantastico!"esclamo rafforzando la presa dell'abbraccio.
"Non vedo l'ora, bambolina...ti dispiace se mi allontano per una mezz'oretta? Devo vedere delle cose..."domanda abbassando lo sguardo sentendosi in colpa.
"No, vai..non preoccuparti. Io nel frattempo compro qualcosa a Cara ed Esther, ci vediamo al MC tra mezz'ora ok?"domando sorridendo.
"Certo, allora io vado!"mi da un bacio sulla guancia e poi sparisce mentre io ne approfitto e torno indietro nella gioielleria dove siamo passati prima e gli compro un regalo per il suo compleanno.
"Salve, come posso aiutarla?"domanda un ragazzo sulla ventina d'anni.
"Salve, vorrei vedere cosa avete per un ragazzo..."domando sorridendo.
"Certo, ha delle preferenze?"domanda cortesemente senza mai smettere di guardarmi e sorridere, devo ammettere che anche se è un bel ragazzo il suo modo di guardarmi mi inquieta molto.
"Un orologio, la marca più costosa e bella che avete!"esclamo guardandomi intorno, non m'interessa quanto spenderò, voglio che sia il regalo più bello di tutti.
"Abbiamo un rolex, che è la marca migliore!"esclama mostrandomi una collezione di orologi rolex tutti oro e oro bianco, ma a me ne piace uno in particolare.
"Voglio questo qui, quanto costa?"domando indicando l'orologio oro bianco e blu.
"5.000, sai? Hai scelto il più bello ed il meno costoso!"esclama per poi ridere.
"Grazie, può farmi un pacco regalo?"domando cercando la mia carta di credito nel portafogli.
"Certo, hai qualche preferenza?"domanda sorridendo mentre io nego con la testa e pago per poi prendere la bustina e metterla in una delle tante buste che ho e dirigendomi poi in un negozio di abbigliamento unisex così da poter comprare qualcosa a lui e alle ragazze, a Cara decido di prendere un pantalone nero un pó stracciato sulle ginocchia come piace a lei. una maglia verde smeraldo che può abbinare con qualsiasi cosa e delle adidas nere e bianche, a Esther invece prendo un vestitino blu con un coprispalle bianco e degli stivaletti col tacco neri che può indossare in qualsiasi occasione, a Mike invece scelgo di prendere un Jeans strappato sulle ginocchia con una catenina oro che scende nei lati, ho notato che ne ha parecchi quindi gli piacciono, una felpa blu come piacciono a lui e poi un paio di trainer blu. Decido di prendergli anche un pigiama che gli regalerò al suo compleanno per fare l'effetto sorpresa e poi esco fuori dopo aver pagato tutto. A mia madre ho regalato un abito da sera molto elegante che indosserà quando Kyle si deciderà a fare la proposta di matrimonio a Cara.

[...]

"Eccoti finalmente!"esclama appena mi vede arrivare piena di buste.
"Dammi una mano!"esclamo allungando un braccio
"Dai, andiamo a mangiare qualcosa e poi finiamo questi giri di compere per natale e torniamo a casa, voglio vedere come farai entrare tutta quella roba nelle tre valige che hai portato con te che sono tutte piene!"esclama indicando le buste.
"Due sono vuote!"mi metto a ridere quando vedo che strabuzza gli occhi.
"Sei un genio!"ride subito dopo.
Dopo aver mangiato decidiamo di andare a fare un giro per i negozi e mi accorgo di non aver preso nulla per i suoi genitori.
"Mike.."sussurro dopo che abbiamo posato le buste in macchina.
"Dimmi Bambolina!"viene verso di me e appoggia un braccio sulla mia spalla.
"Ho dimenticato di comprare qualcosa ai tuoi, dobbiamo tornare per forza ai negozi!"esclamo abbassando lo sguardo e mettendo un piccolo broncio.
"Ci andiamo subito!"sorride e poi iniziamo a camminare di nuovo per quelle strade, fin quando non ci fermiamo davanti ad una gioielleria.
"Vieni!"esclamo trascinandolo con me nella stessa gioielleria di prima.
"Salve, oh... Sei di nuovo tu.."si ferma quando nota una mia occhiata impaurita e fa finta di non conoscermi.
"Mi scusi, mi sono confuso. Cosa le servo?"domanda sorridendo mentre io caccio un sospiro di sollievo.
"Mi serve una collana swarovski e dei gemelli oro bianco, preferibilmente vorrei che fossero due L e due W..."porto una ciocca di capelli dietro alle orecchie sorridendo mentre mike mi afferra per un polso e mi trascina verso di lui.
"È troppo, prendi qualcosa di meno costoso!"sussurra preoccupato.
"Tranquillo, sono soldi che ho messo da parte da un sacco di tempo, posso spendere quanto voglio. Quindi dopo mi accompagni a comprare qualcosa per andare ad Amsterdam!"esclamo sorridendo per poi raggiungere di nuovo il bancone dove il ragazzo mi mostra le collane.
"Mi piace questa qui!"indico una collana con brillanti azzurri.
"Bene, i gemelli vanno bene questi?"domanda porgendomeli ed io annuisco.
"Mi faccia due pacchi regalo per cortesia!"sorrido e poi gli do la carta di credito per pagare e una volta finito usciamo ed andiamo in un negozio di panni dove compro cinque completi e cinque paia di adidas tutte differenti e poi compro dei vestiti e vestitini per la sera quando usciremo.
"Hai speso troppo per i miei!"esclama una volta che siano saliti in macchina.
'Sapessi quanto ho speso per te... Ti strapperesti i capelli dalla radice!'penso sorridendo.
"Non preoccuparti!"esclamo per poi alzare il volume della radio per fargli capire che il discorso è più che chiuso.
"Siamo arrivati!"urlo una volta entrata in casa e poi ci dirigiamo entrambi in camera dove io infilo tutto nelle valige stando attenta a non fargli vedere la scatola dell'orologio.
"Dopo andiamo a trovare tuo padre!"esclamo chiudendo l'ultima valigia.
"Quando vuoi!"sussurra venendo ad abbracciarmi.

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